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UTET

L'invenzione del boomer

Matteo Bordone

Libro: Libro in brossura

editore: UTET

anno edizione: 2023

pagine: 144

Il 4 novembre 2019, durante una seduta a tema ambiente del parlamento neozelandese, una deputata di venticinque anni zittisce un collega più anziano con due semplici e all’epoca oscure parole: «Ok, boomer». Inizia così la fortuna di un’etichetta che sembra saldare i fronti di uno scontro generazionale: da una parte, i “figli del boom”, che hanno surfato sull’esplosione economica e occupato militarmente tutti i posti di potere; dall’altra, le generazioni nate all’ombra della crisi del nuovo millennio, consapevoli del disastro economico-ambientale e desiderosi di ottenere sui boomer la propria rabbiosa rivalsa – o forse vendetta. Matteo Bordone ricostruisce la storia di questa faida antica come le commedie di Plauto, che nell’era dell’identità sembra aver trovato una nuova, animosa e un po’ stolida forza di contrapposizione. Ma questa contrapposizione è vera, in questi termini puramente anagrafici? E soprattutto: ci è utile, al di là degli sfoghi a mezzo social? Anche perché, proprio quando tutto sembra rigido, le acque si mescolano di nuovo: quanti tra i nati negli anni Sessanta, settanta ma persino ottanta si accusano quotidianamente a vicenda di “fare il boomer”? Quanti mettono le mani avanti a suon di “dirò una cosa un po’ da boomer, ma...”? Insomma, più L’invenzione del boomer resta un enigma, che cambia forma e funzione di continuo, più diventa importante capire perché abbiamo deciso di affidare a questa parolina un pezzo del nostro modo di vederci e raccontarci nel mondo.
14,00

Il sogno di Ulisse. Storia umana del Mediterraneo dalla guerra di Troia all'emergenza degli sbarchi

José Enrique Ruiz-Domènec

Libro: Libro rilegato

editore: UTET

anno edizione: 2023

pagine: 512

Per millenni navi molto diverse hanno solcato le acque apparentemente placide del Mediterraneo: bastimenti carichi di merci e minacciose triremi irte di lance, barche da diporto e da esplorazione, traghetti di linea e bagnarole dei trafficanti di uomini. Il “mare in mezzo alle terre” è stato luogo di incontro e di conflitto, culla dei miti classici e delle grandi religioni monoteiste, teatro di alcune delle più folgoranti creazioni dell’umanità e campo di battaglia di terribili guerre. Tutta questa lunga storia, in fondo, nasce da un antico racconto: finita la guerra di Troia, deposte le armi, il guerriero Ulisse si fa esploratore e commerciante, antropologo e ambasciatore. Il suo viaggio verso casa diventa una lunga peregrinazione in cui scopre territori sconosciuti e conosce i popoli più diversi, mostrando alla cultura greca, e a noi posteri, la bellezza di aprirsi al nuovo e comprendere la varietà del mondo. Questo sogno letterario di un Mediterraneo multiculturale e fervido attraverserà i secoli: "Il sogno di Ulisse" guida lo sviluppo del sapere classico, si fa moderno nei versi di Dante, indica le rotte per le scoperte geografiche, resiste di fronte al dominare dei nazionalismi. È un sogno che però si è spesso fatto incubo, quando il commerciante e l’esploratore sono tornati guerrieri, imbracciando le armi e vessando i popoli – dalla follia delle crociate agli scontri tra imperi, fino alla tragedia contemporanea dei migranti, disconosciuti e osteggiati, che annegano in quelle stesse acque millenarie. José Enrique Ruiz-Domènec racchiude la storia universale del Mediterraneo in un affresco ambizioso che comprende tutto, dalla guerra di Troia all’assedio di Sarajevo, da Carlo Magno a Napoleone, dalla morte di Socrate alla primavera araba. Con grande abilità narrativa unisce gli eventi più importanti e gli episodi meno conosciuti, i grandi personaggi e le masse in movimento. Il risultato è un’ampia meditazione sull’eredità della cultura mediterranea nella civiltà occidentale, che ci invita a esplorare il passato per decifrare gli enigmi del nostro presente. Perché tornare a farsi guidare da Ulisse può aiutarci a resuscitare il suo sogno, e forse finalmente a scongiurare l’incubo.
32,00
Incontri con fotografi illustri

Incontri con fotografi illustri

Ferdinando Scianna

Libro: Libro rilegato

editore: UTET

anno edizione: 2023

pagine: 256

Nella sua vita Ferdinando Scianna ha realizzato migliaia di ritratti: i contadini duri e dignitosi di Bagheria, le donne estasiate durante le processioni siciliane, l’amico e coinquilino Leonardo Sciascia, e ancora splendide modelle internazionali, profughi africani, pastori yemeniti… c’è tuttavia una collezione che non è mai stata esplorata: i ritratti di altri fotografi. Dopo oltre sessant’anni di carriera Ferdinando Scianna mette ordine nella galleria dei fotografi illustri che ha incrociato nel suo percorso: dal venerato maestro Henri Cartier-Bresson al grande amico Gianni Berengo Gardin, da Enzo Sellerio a Sebastião Salgado, fino a Martin Parr, Franco Zecchin e Letizia Battaglia. Ma a diventare “illustri” attraverso l’obiettivo di Scianna non sono solo i grandi artisti canonizzati, ma anche ritrattisti di strada incontrati in una via polverosa di Dacca o pittoreschi fotografi di matrimoni napoletani, capaci di presenziare contemporaneamente a più eventi. Scatti rubati durante le storiche riunioni parigine dell’agenzia Magnum o al festival di Arles, oppure inseguendo la stessa storia per un reportage da consegnare a qualche giornale, sfogliando le pagine di questo personalissimo album emergono in filigrana gli anni d’oro della fotografia, i suoi protagonisti e lo spirito avventuroso e appassionato che ha sempre caratterizzato chiunque abbia scelto di fare di quest’arte la sua vita. Con la consueta ironia, intervallando il racconto a oltre cinquanta ritratti inediti, Scianna costruisce un repertorio di artisti che attraverso il loro obiettivo hanno interpretato lo spirito dei tempi, e che, in varia misura, hanno contribuito a forgiare l’estetica di uno dei maestri italiani della fotografia.
28,00
Eroi, mutanti, mostri & meraviglie. Un viaggio mai tentato prima al cuore dell'universo Marvel

Eroi, mutanti, mostri & meraviglie. Un viaggio mai tentato prima al cuore dell'universo Marvel

Douglas Wolk

Libro: Libro rilegato

editore: UTET

anno edizione: 2023

pagine: 416

Iron Man, Captain America, Thor, Wolverine, e persino Deadpool, Shang-Chi, i Guardiani della Galassia… L’immaginario Marvel ha conquistato il mondo, ma nessuno lo avrebbe immaginato nel 1962, quando Stan Lee e gli altri ebbero l’idea di creare “supereroi con superproblemi” in cui i ragazzi potessero identificarsi: Spider-Man sparava ragnatele e scalava grattacieli, ma era come loro, con le loro stesse ansie, speranze e paure. Sono passati i decenni, quei ragazzi sono cresciuti e le infinite storie di Eroi, mutanti, mostri & meraviglie si sono accumulate intrecciandosi tra loro in un unico grande universo che ha iniziato a parlare a sempre più persone, di età, estrazione e interessi disparati. Commedia, fantasy, romance, epica, fantascienza, gotico, avventura: tutta la cultura alta e bassa veniva ogni settimana messa dagli autori Marvel in un grande frullatore, riciclando e innovando senza freni. Intanto, là fuori, il mondo cambiava, la società evolveva nel bene e nel male, e tutto questo si proiettava nell’universo Marvel, che ha continuato a espandersi tra fumetti, film, cartoni, videogiochi fino a diventare la più lunga storia ininterrotta mai raccontata, amata da miliardi di persone. Douglas Wolk, studioso e appassionato, ha preso di petto la missione impossibile di leggere tutti i 27 000 fumetti Marvel, e restituirne l’essenza magica in questo libro colossale e spassoso, andando finalmente al cuore di questa nuova e coloratissima mitologia pop globale.
29,00
Ritratto dell'artista da piccolo. Undici infanzie di scrittrici e scrittori

Ritratto dell'artista da piccolo. Undici infanzie di scrittrici e scrittori

Marta Barone

Libro: Libro rilegato

editore: UTET

anno edizione: 2023

pagine: 224

La mela cotta nel tubo della stufa che aspetta il risveglio del piccolo Walter Benjamin, Marguerite de Crayencour (non ancora anagrammata in Yourcenar) vestita da santa Elisabetta d’Ungheria e fotografata tra le pecore, Eudora Welty e i fratelli caricati sulla Oakland a cinque posti come in una coloratissima tavola di Norman Rockwell, Virginia (che sposerà Leonard Woolf) e la sorella Vanessa sotto il tavolo a chiedersi se i gatti neri abbiano o non abbiano la coda. Cosa c’è stato, degli scrittori e delle scrittrici, prima? Prima dei libri che hanno scritto, prima di scoprirsi autori, prima ancora di saper scrivere? In un percorso non banale nella letteratura dell’ultimo secolo sfilano davanti a noi paesaggi, città, genti, lingue le più diverse: dalla Libia in cui visse qualche anno la piccola Anna Maria Ortese alla Czernowitz di Gregor von Rezzori che non esiste più, dalla Carinzia incantata e poi ferocemente bombardata di Ingeborg Bachmann alla terra ai confini dell’Europa dove nasce Elias Canetti, tra «bulgari e turchi, greci, albanesi, circassi, armeni, zingari, rumeni, e qualche russo». Per Marta Barone, a sua volta scrittrice, nonché lettrice acutissima, non si tratta di trovare nell’infanzia dell’artista il «“fatto” che spieghi poi la storia, la vita, l’arte»: questi undici, strepitosi ritratti non sono biografie, né saggi critici. Sono album di ricordi, racconti d’atmosfera, palinsesti miracolosamente in equilibrio tra vita e arte, infanzia e maturità, tra il senno di poi di noi lettori e la sconfinata apertura che ogni bambino porta al mondo.
16,00
Domicilio sconosciuto. Perdersi nella letteratura latinoamericana

Domicilio sconosciuto. Perdersi nella letteratura latinoamericana

Luciano Funetta

Libro: Libro in brossura

editore: UTET

anno edizione: 2023

pagine: 208

L’America Latina è un continente senza porte, in cui le strade si trasformano in impervi sentieri che si biforcano in diramazioni labirintiche. Mappare la sua letteratura appare impresa improba, rinchiuderla in confini nazionali riduttivo, non inseguire i legami tra autori apparentemente distanti sarebbe un peccato. Per fortuna, Guerra – scrittore incaricato di redigere un saggio sulla letteratura latinoamericana – ha le chiavi d’accesso dell’Istituto, enclave onirica in cui dimorano tutti gli scrittori dell’America Latina. Nei suoi corridoi si aggirano, emaciati e con gli occhi febbricitanti, autori sconosciuti e boriosi premi Nobel, poeti disperati e scrittori visionari di racconti brevi, ma soprattutto il temibile Direttore dell’Istituto, lo scrittore più grande di tutti, padre da uccidere e spietato Tiresia. Luciano Funetta, grazie alle sue capacità narrative, ci accompagna in un vagabondaggio in cui sogno e memoria si intrecciano creando un gioco di specchi dove ogni frammento di letteratura è un crocevia di percorsi inaspettati. Una mappa letteraria unica e personale dell’America Latina, che da Julio Cortázar e Roberto Arlt arriva a Juan Rulfo e Juan Carlos Onetti, passando per Gabriel García Márquez e Rubem Fonseca, fino a Horacio Quiroga e Ricardo Piglia. "Domicilio sconosciuto" è un saggio dall’andamento romanzesco che strizza l’occhio alle peregrinazioni picaresche di Bolaño, ma anche alle sofisticazioni di Borges e Bioy Casares, un testo intrinsecamente latinoamericano, la chiave d’accesso perfetta alla letteratura dell’Istituto.
17,50
Cinema Italia. I film che hanno fatto gli italiani

Cinema Italia. I film che hanno fatto gli italiani

Giovanni De Luna

Libro: Libro in brossura

editore: UTET

anno edizione: 2023

pagine: 336

«Nel 1914 esce Cabiria, forse il più grande kolossal della storia del cinema italiano. La trama, in teoria, dovrebbe ricostruire l’epico scontro tra Roma e Cartagine, ma l’estetica orientaleggiante e liberty dell’epoca, con tanto di Gabriele D’Annunzio alla sceneggiatura, racconta facilmente in controluce il presente di quell’Italia desiderosa di guadagnare visibilità e credibilità internazionale. Di fronte a Cabiria, spiega Giovanni De Luna, lo storico finisce per «aggirarsi tra quelle immense scenografie, fiutando non l’aria del III secolo a.C. ma quella carica di odori e di miasmi pestiferi del primo Novecento, di quella incredibile e paradossale stagione in cui stava finendo l’Ottocento e fragorosamente e maledettamente stava nascendo il terrificante XX secolo». Parte da qui il percorso affascinante di uno storico che utilizza i film come documenti del periodo in cui venivano realizzati, in un’inedita lettura del modo in cui il cinema, specchio di un presente in procinto di farsi storia, ha contribuito a “fare gli italiani”: l’immediato dopoguerra di Ladri di biciclette, i primi venti del boom di Un americano a Roma, la lotta sociale di La classe operaia va in paradiso, ma anche l’edonismo pre Mani pulite di Yuppies o Vacanze di Natale. Ma non solo, perché in molti casi proprio il cinema, arte nobile e popolare insieme, ha voluto farsi a sua volta strumento di indagine storica, che fosse propaganda di stato o contestazione intellettuale: per ogni Cabiria ci sono stati moltissimi La grande guerra, Una giornata particolare, La notte di San Lorenzo, La meglio gioventù… Mescolando alto e basso senza timore, e con qualche sortita nel cinema straniero, Giovanni De Luna ricostruisce la storia del nostro paese per come l’abbiamo vista, o meglio, voluta vedere al cinema noi italiani, che fossimo di volta in volta sceneggiatori, registi o solo semplici ma appassionati spettatori.
16,00
I russi sono matti. Corso sintetico di letteratura russa 1820-1991

I russi sono matti. Corso sintetico di letteratura russa 1820-1991

Paolo Nori

Libro: Libro in brossura

editore: UTET

anno edizione: 2023

pagine: 224

Quando per un viaggio organizzato si ritrova nel ruolo insolito di guida tra le strade di San Pietroburgo, Paolo Nori scopre che i turisti sono più interessati a visitare la casa dove nella finzione abitava il protagonista di "Delitto e castigo" che non la sede della polizia dove Dostoevskij fu nella realtà processato. E d'altra parte è per noi più reale Anna Karenina delle sue contemporanee in carne e ossa, perché come diceva Sklovskij: «Quello che c'è scritto in Anna Karenina è più vero di quel che scrivono sui giornali e nelle enciclopedie». Così, dopo quarant'anni di frequentazione, tra libri letti, amati e tradotti, Nori scrive il suo "Corso sintetico di letteratura russa", che di accademico ovviamente non ha nulla. Esilarante e rocambolesco, sbilenco e a suo modo intimo, passa in rassegna le idiosincrasie e il genio dei grandi autori: da Puskin che per primo e forse per caso abbandona l'aristocratico francese per scrivere «nella lingua dei servi della gleba», creando di fatto il romanzo russo, a Erofeev che in piena dissoluzione dell'Urss riempie di bestemmie un capitolo del suo Mosca-Petuski, mettendo però cortesemente in guardia le lettrici; da Tolstoj che in una lettera dice di non poterne più di scrivere «la noiosa, la triviale Anna Karenina» a Dostoevskij che si considera «un uomo felice che non ha l'aria contenta»; da Gogol' che dopo ogni (supposto) fiasco fugge all'estero fino a Brodskij che si fa dettare dall'agente del Kgb il motivo della sua stessa richiesta di espatrio. Eppure se anche davvero "I russi sono matti", hanno creato in appena due secoli una delle più grandi letterature mai esistite, capace di cogliere l'umorismo tragico dell'esistenza e di togliere l'"imballaggio" alle parole, restituendo loro tutta la forza poetica perduta nell'uso, di cogliere l'intraducibile byt (diciamo per semplicità: la vita) nel suo farsi, di costruire romanzi pieni, come diceva un detrattore di Puskin, di «scenette insignificanti da vite insignificanti», ma che forse proprio per questo ancora oggi ci sembrano più veri del vero.
15,00
La clemenza-Apocolocyntosys-Epigrammi-Frammenti. Testo latino a fronte

La clemenza-Apocolocyntosys-Epigrammi-Frammenti. Testo latino a fronte

Lucio Anneo Seneca

Libro: Libro in brossura

editore: UTET

anno edizione: 2023

pagine: 848

Filosofo di vocazione e spinto alla politica dall’ambizione del provinciale, Seneca è stato il massimo esponente dello stoicismo romano, ma anche uno dei grandi protagonisti della vita pubblica nella Roma imperiale. Combattuto fra l’esigenza di partecipare alla vita politica e quella – tutta stoica – di astenersene, fece il suo ingresso a corte come precettore del giovane Nerone, che si apprestava a scalzare con l’inganno l’imperatore Claudio. Illudendosi che i propri insegnamenti potessero preservare il suo allievo dai pericoli di una monarchia macchiata dal sangue e dalla violenza, Seneca compose il De clementia con l’intento di esortare il nuovo principe all’uso della clemenza come strumento per guadagnarsi la fedeltà dei sudditi e mantenere la difesa e la sicurezza dello Stato, poiché solo un uomo di grande animo poteva esercitare con onestà un così grande potere. E sicuramente agli occhi di Seneca non doveva essersi distinto per grandezza d’animo l’ormai defunto Claudio, a cui invece era stato legato da un’ostilità così malcelata da volerne celebrare la morte con una feroce satira, intitolata Apocolocyntosis: qui il filosofo si fa beffe della sorte dello “zuccone” che, dopo essersi visto negare gli onori dell’Olimpo, viene relegato per l’eternità agli inferi, dove diventa cancelliere del suo stesso liberto. Completano infine questo volume gli Epigrammi, un mosaico poetico che delinea gli episodi salienti della vita del filosofo, e i Frammenti appartenuti a orazioni, epistole e altri testi ormai andati perduti, che insieme alle opere maggiori contribuiscono a ricostruire la complessa e sfaccettata natura di uno dei più raffinati intellettuali latini, capace di cogliere le contraddizioni dell’animo umano e fare della conoscenza uno strumento del proprio agire nel mondo.
24,00
Il diritto di andarsene. Filosofia e diritto del fine vita tra presente e futuro

Il diritto di andarsene. Filosofia e diritto del fine vita tra presente e futuro

Giovanni Fornero

Libro: Libro rilegato

editore: UTET

anno edizione: 2023

pagine: 336

Dj Fabo, Eluana Englaro, Piergiorgio Welby, Federico Carboni e tanti altri: puntualmente la cronaca e il grande lavoro degli attivisti arrivano a svegliarci dal torpore, ricordandoci l’urgenza di un tema ancora tabù in Italia, quello dell’eutanasia e del suicidio assistito. Per quanto i singoli casi emblematici catturino sul momento l’interesse del pubblico e degli studiosi, è difficile che il dibattito porti a una visione profonda e complessiva delle tematiche del fine vita. Anche perché la frontiera del discorso si sposta di continuo, includendo tematiche controverse ma estremamente attuali: per esempio, le questioni connesse alla stanchezza di vivere degli anziani e alle loro sofferenze, generate non solo da patologie di matrice fisica, ma anche vicissitudini di tipo esistenziale. Giovanni Fornero, filosofo ed esperto di questioni bioetiche, si immerge filosoficamente nel tema dell’autodisponibilità esistenziale: la facoltà di un individuo di disporre della propria vita comprende o meno anche Il diritto di andarsene? E fino a dove questo diritto può spingersi? A ben vedere, sono interrogativi di fondo della filosofia, che interessarono pensatori di tutte le epoche, da Seneca, difensore della possibilità di optare per la morte, a Hume – che in Sul suicidio riprese la dottrina di Seneca contrapponendosi alla tradizionale tesi di Kant secondo cui «ciascuno è tenuto a conservare se stesso». La riappropriazione completa della propria esistenza, e quindi anche della morte, fu poi teorizzata da Nietzsche: «Muori al momento giusto: così insegna Zarathustra». Muovendosi non solo su un piano etico e bioetico, ma anche giuridico e biogiuridico, "Il diritto di andarsene" ricostruisce il complesso dibattito sul tema in una ricerca interdisciplinare e documentata, e allo stesso tempo di grande chiarezza divulgativa. Nel dialogo tra etica e diritto, Fornero dimostra come alla base delle norme giuridiche che regolano la nostra società ci siano spesso principi filosofici, in un’idea della filosofia come attività intellettuale che deve occuparsi non solo del presente, ma anche e soprattutto del futuro. Prefazione di Marco Cappato.
22,00
L'acqua non ha memoria. Storia salvata del disastro del Vajont

L'acqua non ha memoria. Storia salvata del disastro del Vajont

Piero Ruzzante

Libro: Libro in brossura

editore: UTET

anno edizione: 2023

pagine: 304

È il 9 ottobre 1963. Sono le 22.39 quando una gigantesca frana di roccia si stacca dal monte Toc precipitando nel bacino idroelettrico che chiude il passaggio del torrente Vajont. L’acqua supera il limite di sicurezza dell’invaso travolgendo i paesi intorno al lago, e un’onda enorme scavalca la diga riversandosi nel fondo valle. Interi conglomerati urbani vengono spazzati via, quasi duemila persone perdono la vita. Grazie a una ricerca meticolosa e appassionata, Piero Ruzzante torna in quei luoghi a caccia della memoria ancora sepolta tra le macerie, recupera le voci dei superstiti, analizza le carte processuali, raccoglie documenti rimasti nascosti negli archivi, indaga la verità giudiziaria e civile costruendo una commovente Spoon River di testimonianze. Riemergono così le vicende personali e collettive della tragedia: la storia del carabiniere che si salvò grazie alla chiamata in servizio nel cuore della notte ma che vide la sua famiglia spazzata via, quelle degli operai, delle centraliniste, delle cuoche impegnate alla diga, degli ingegneri che analizzarono la fattibilità del progetto e se ne assunsero la responsabilità, di Tina Merlin e di quanti hanno caparbiamente ricercato la verità, dei geologi che per primi si accorsero del possibile pericolo, degli avvocati che hanno difeso l’Enel-Sade e dei legali di parte civile, fino alle storie degli sfollati che sotto le macerie di uno dei più grandi disastri nella storia d’Italia hanno perso tutto. A sessant’anni dall’esondazione, gli allarmi rimasti inascoltati riecheggiano nel presente come un monito ineluttabile: dobbiamo cominciare ad ascoltare e rispettare la terra che ci ospita, le conseguenze altrimenti saranno catastrofiche.
19,00
Mescalina. Storia globale della prima sostanza psichedelica

Mescalina. Storia globale della prima sostanza psichedelica

Mike Jay

Libro: Libro in brossura

editore: UTET

anno edizione: 2023

pagine: 336

Quando i conquistadores incontrarono il peyote in Messico, lo considerarono solo un’altra bizzarria tribale: le popolazioni andine estraevano dal piccolo cactus una sostanza che usavano per i rituali, scatenando visioni mistiche di comunione con la natura e gli antenati. Ci vollero secoli perché l’Occidente lo decodificasse a suo modo, chimicamente: nel 1897 Arthur Heffter isolò l’alcaloide responsabile delle capacità psicotrope e allucinatorie del peyote. Era nata la mescalina. Da quel momento, le strade di peyote e mescalina si dividono: il cactus diventerà il simbolo di una resistenza secolare delle culture indigene alla modernizzazione; l’alcaloide sedurrà con la sua forza esperienziale un manipolo di pionieri spericolati, desiderosi di espandere i confini della mente. Quando poi nel 1954 Aldous Huxley pubblica Le porte della percezione, accogliendo le masse nel regno terribile e meraviglioso del trip psichedelico, si compie una vera rivoluzione percettiva: mescalina e poi LSD trasformano velocemente la cultura giovanile, circolando nei raduni hippie, nei concerti rock oceanici e nei party della Swingin’ London per un decennio, fino alla messa al bando nel 1970. Ma le porte della percezione, una volta aperte, non si possono richiudere. Mike Jay traccia la prima completa storia globale della Mescalina, unendo botanica, farmacologia, etnografia, letteratura e neuroscienza. Con sapienza intreccia le molte vite di questa sostanza che sedusse artisti e mistici, come Aleister Crowley, Carlos Castaneda e Antonin Artaud, ma anche intellettuali pensosi come Walter Benjamin e Jean-Paul Sartre. Ormai mitizzata dalla cultura pop, negli anni è stata descritta da alcuni come un veleno, usata da altri come un farmaco, considerata uno stimolo per la creatività e il piacere, un mezzo spirituale per connettersi con Dio. Se l’Occidente ha provato a strumentalizzarla in ogni modo, non è però mai riuscito a definirne con certezza il funzionamento. Così questa storia si apre e si chiude con i suoi luoghi d’origine, dove il peyote non è limitato alle proprietà psichedeliche ma accolto nei suoi aspetti diversi e spesso imprevedibili: un’essenza divina dal carattere affascinante e indomabile.
22,00

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