Saletta dell'Uva
Storia di un comunista. La professione politica di Paolo Broccoli
Adelchi Scarano
Libro
editore: Saletta dell'Uva
anno edizione: 2024
pagine: 168
Il chimico è lo scrittore. Incontro fra scienza e letteratura nel Sistema periodico di Primo Levi
Marianna Zarrillo
Libro
editore: Saletta dell'Uva
anno edizione: 2024
pagine: 156
Capua the second Rome. New studies and research
Mario Pagano, Antonella Tomeo
Libro
editore: Saletta dell'Uva
anno edizione: 2023
pagine: 292
Sulle «Storie del buon Dio» di Rainer Maria Rilke
Francesco Donadio
Libro
editore: Saletta dell'Uva
anno edizione: 2023
pagine: 102
Autostima e nuovi stili di vita. Elementi di comunicazione auto-organizzativa
Fabio Migliorini, Antonello Giannotti
Libro
editore: Saletta dell'Uva
anno edizione: 2023
pagine: 151
La solidarietà non si delega: è prendere su di sé l’altro
Rolando Pini
Libro
editore: Saletta dell'Uva
anno edizione: 2023
pagine: 158
«Impolitiche conversazioni». Due conversazioni con Paolo Broccoli
Andrea A. Ianniello
Libro
editore: Saletta dell'Uva
anno edizione: 2023
pagine: 78
Cristiani nei «segni» dei tempi
Tommaso Zarrillo
Libro: Libro in brossura
editore: Saletta dell'Uva
anno edizione: 2023
pagine: 212
Il testo contiene il percorso compiuto dall’autore all’interno del movimento cattolico ed un’analisi della Chiesa locale e generale nei suoi rapporti con i contesti storici del Novecento e dell’inizio del Duemila.
Gaetano Chiaromonte. Scultore salernitano
Marco Lombardi
Libro: Libro in brossura
editore: Saletta dell'Uva
anno edizione: 2022
pagine: 173
Vittima innocente. Un errore giudiziario. Il caso Alfonso Bolognesi
Raffaele Gaetano Crisileo
Libro: Libro in brossura
editore: Saletta dell'Uva
anno edizione: 2022
pagine: 421
Sullo «spirito» dell'Enciclica «Fratelli tutti»
Francesco Donadio
Libro: Libro in brossura
editore: Saletta dell'Uva
anno edizione: 2022
pagine: 94
Si propone qui una lettura sintetica dell'Enciclica «Fratelli tutti», cercando di evocarne l'anima che ne governa l'architettura complessiva. Il rischio di contentarci di una comune scena d'esistenza, senza rovelli e senza passioni, è quello di ignorare le orme su cui camminiamo, che sono quelle che ci rivelano la nostra appartenenza agli altri, il respiro comune che ci unisce tutti. L'Enciclica, ci richiama a questa nostra identità di base, senza alcuna pretesa di offrirci risposte geometriche, ma mettendoci in guardia dalla cupidigia del potere e dal desiderio di possesso, che sono fonti d'inaridimento della nostra vita individuale e collettiva, un ripiegamento narcisistico su noi stessi che si traduce in una indifferenza per l'altro. Ciò ci riporta alla presa d'atto dei nostri «sogni andati in frantumi», ma senza cedere a nessuna forma di disfattismo. Intrecciando l'analisi dell'utilità e danno connessi all'attuale globalizzazione del mondo, l'Enciclica ci richiama alla necessità di un riscatto etico, che è essenzialmente recupero della nostra libertà dalle diverse forme di schiavitù che ci minacciano. Importante resta la terapia d'urto, interiore prima che operativa, alla diagnosi di un mondo in evoluzione ricco di fermenti innovativi e di ferite da curare. È l'invito a lasciarsi coinvolgere da un radicale ripensamento della propria condizione di fede e a recuperare identità sbiadite, se non tradite, scardinando illusorie certezze e fortezze, meccaniche eredità di parole d'ordine e ordini di parole, per restituire loro un suono credibile e un timbro autentico, il loro originario soffio vitale.