Quodlibet
La scuola di Freud sottosopra. Ciò che la storia della psicoanalisi dice alla psicoanalisi e viceversa
Francesco Napolitano
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 230
Per capire il presente, si interroghi il passato. A partire dal 1902 si raccolsero attorno a Freud intellettuali di varia formazione, che ogni mercoledì sera si riunivano per discutere della nascente psicoanalisi. Dal 1906 e fino alla Grande Guerra, Otto Rank, in veste di segretario dei "Mercoledì", fu chiamato a stendere i verbali di quelle serate, noti oggi come "Minute della Società Psicoanalitica di Vienna". Questo il passato da interrogare. Non solo per il valore documentale della fonte, che descrive passo dopo passo lo sviluppo e l’espansione di uno specifico sapere, ma anche perché, interpretato con strumenti psicoanalitici, quel passato mostra le dinamiche che segnarono il gruppo dei padri costituenti dell’istituzione psicoanalitica e che, trasmesse per via transgenerazionale, da allora sono ancora oggi in parte attive. Questo il presente da capire.
Osservazioni su architettura e analogia
Valter Scelsi
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 176
«Tutti ci serviamo dell'analogia, ma raramente si avverte il bisogno di formularne il procedimento in maniera esplicita», avvertiva Enzo Melandri in "La linea e il circolo". Il volume affronta dunque l'arduo quanto affascinante rapporto fra analogia e architettura servendosi delle riflessioni in materia dei più grandi filosofi moderni. L'analogia occupa una posizione intermedia tra il pensiero puramente formale e quello contenutistico, dove il primo viene comunemente identificato, in sede teoretica, con la logica e il secondo con l'insieme dei procedimenti di pensiero che possiamo ricondurre alla sfera psicologica. E se da un lato l'analogia richiama una famiglia di concetti, problemi e pratiche che ruotano intorno a un nucleo spesso inafferrabile – come dimostra tutta la poetica di Aldo Rossi dopo "La città analoga" –, dall'altro la componente analogica di un'opera appare la più evidente, quella che si fatica di più a nascondere, a mascherare come nel caso della citazione. Così, tra le altre conseguenze, l'analogia tende a sottrarre le architetture dal loro naturale stato di solitudine, e, fattasi racconto, volendo parlare del già noto finisce per parlare dell'ignoto. Perciò è fondamentale l'opera di Oswald Mathias Ungers, in particolare Morphologie City Metaphors, dove sottolinea la scarsa importanza della funzione nell'architettura del Novecento: da quando Le Corbusier ha paragonato l'architettura a una macchina e Alvar Aalto i propri vasi al paesaggio finlandese, l'accostamento analogico è divenuto un metodo di scoperta. In tal modo, Scelsi rilegge teoricamente progetti celebri di Jacopo Barozzi da Vignola, Gian Lorenzo Bernini, Ludwig Mies van der Rohe, Philip Johnson, Gabetti & Isola e oggetti analoghi come la Tour Eiffel, la calcolatrice Olivetti o l'arbre magique. Prefazione di Nicola Braghieri.
Convenzioni e governo del mondo
Massimo De Carolis
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 228
Fino a un secolo fa, la dinamica sociale sembrava saldamente vincolata alle norme istituite dagli Stati e agli obblighi contrattuali che garantivano il funzionamento dei mercati. Eppure già allora, al di sotto dei meccanismi normativi dello Stato e del mercato, la vita collettiva era consegnata a un genere di accordi molto più informali, esenti da obblighi e promesse, che David Hume designava col termine di convenzioni, paragonandoli all'intesa spontanea che nasce tra due rematori sulla stessa barca, portati a imitare ciascuno il ritmo dell'altro. A lungo trascurate dai grandi meccanismi istituzionali, le dinamiche emulative che danno forma alle convenzioni sono gradualmente divenute, negli ultimi cento anni, il bersaglio principale di tecniche sempre più sofisticate di manipolazione e controllo, seduzione e governo, che hanno finito per creare una rete di legami sempre più fitti e opachi tra la politica e l'economia. Norme e contratti, in questa zona grigia, perdono la loro forza vincolante, lasciando trapelare una specie di normalità senza norme. Mentre le grandi istituzioni diventano così sempre più fragili e porose, al loro interno ha preso corpo un ordine sostitutivo, alimentato dal continuo scambio tra potere e valore. La difficoltà è che le convenzioni sono intrinsecamente ambivalenti: sempre in bilico tra la festa e la guerra, possono veicolare tanto l'accordo quanto il conflitto, tanto la stabilità quanto la crisi. Nell'universo della convenzionalità domina perciò l'insicurezza, non c'è limite al possibile e la normalità convive con lo spettro del tracollo di ogni ordine civile. Su un terreno così insidioso, le forze che aspirano a un nuovo equilibrio globale devono misurarsi con una rete di centri di dominio cresciuti alla frontiera tra politica ed economia, pronti a rendere cronica l'insicurezza pur di mantenere intatta la propria egemonia. La posta in palio, nello scontro, è il governo del mondo. E l'esito non è mai stato tanto incerto.
La voce umana
Giorgio Agamben
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 104
I grammatici antichi cominciavano dalla voce la loro trattazione del linguaggio, distinguendo con cura la voce confusa degli animali – «il nitrito dei cavalli, l’urlo rabbioso dei cani, il ruggito delle fiere e il sibilo del serpente» – dalla voce «articolata» degli uomini. L’antropogenesi, il diventar umano del vivente «uomo» coincide cioè con un’operazione sulla voce, che la rende significante, trasformando il verso espressivo dell’animale in uno strumento impareggiabile di dominio e di conoscenza. Ma che cos’è una voce articolata? Attraverso una paziente indagine archeologica, il libro ricostruisce il senso e le modalità di questa «articolazione» della voce, interrogando la funzione che in essa ha svolto l’invenzione della scrittura e revocando innanzitutto in questione il rapporto fra voce e linguaggio, fra il nome e il discorso, fra chiamare e significare. Situare il linguaggio nella voce significa, infatti, articolare insieme non soltanto il suono e il senso, ma anche il vivente e il parlante, il corpo e la mente, la natura e la storia. La riflessione sulla voce è allora inseparabile da una riflessione sulla natura umana e costituisce in questo senso un problema essenzialmente politico, perché in esso ne va ogni volta della decisione di ciò che è umano e di ciò che non lo è.
È pericoloso essere felici. L'invidia degli dèi in Grecia
Dino Baldi
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 264
In Omero, Zeus assegna i destini agli uomini attingendo da due orci posti accanto a sé, uno colmo di beni e l’altro di mali. Questa mescolanza determina il corso della vita umana, che non deve, non può essere interamente felice: la felicità è un privilegio esclusivo degli dèi, e l’uomo che supera, anche senza volerlo, il limite invisibile assegnato ai mortali viene colpito con tanta maggiore spietatezza quanto più si è spinto in alto nella scalata al cielo. È questa la cosiddetta «invidia degli dèi», ben nota come formula, spesso fraintesa nel suo significato profondo. Com’è possibile che gli dèi provino invidia per gli uomini? Come può chi ha tutto e ha potere su tutto nutrire un sentimento così tipico della meschinità umana? Dal confronto con divinità poco compassionevoli, e dal sentirsi fuori posto in cielo e in terra, nasce la saggezza greca arcaica, che ha posto temi e problemi con i quali tutto il pensiero religioso, filosofico e politico dei secoli successivi si è dovuto misurare. Attraverso le vicende esemplari di Prometeo, Creso, Policrate, Serse, Agamennone, si ricompongono le molte facce di una visione etica e sociale inquieta, avvincente per chi crede che il modo migliore per conoscere e comprendere uomini tanto lontani nel tempo sia, prima di tutto, quello di ascoltare le loro storie.
«Climactions». La mitigazione dell'isole di calore urbana tra salute e pratiche di rigenerazione
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 176
I cambiamenti climatici stanno modificando le città e i territori abitati. Con sempre maggior urgenza siamo chiamati ad agire preventivamente sullo spazio per mitigare gli effetti che questi producono sulla salute delle persone e per preservare l'integrità dei sistemi naturali. Il progetto di ricerca CLIMACTIONS (finanziato dal Ministero della Salute) affronta il tema della mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici in ambiente urbano attraverso una convergenza disciplinare operata su diversi livelli; il volume presenta i risultati del lavoro prodotto dall'Unità di Ricerca del Dipartimento di Architettura dell'Università di Roma Tre. Il gruppo, attraverso lo sviluppo di un caso studio applicato all'area di piazza Mancini a Roma, si confronta con i temi dell'urban health con una prospettiva che mira a trasformare le irrimandabili necessità di mitigazione e adattamento climatico in occasioni per rigenerare e valorizzare gli spazi urbani. Il volume restituisce la complessità delle questioni affrontate attraverso le voci e gli specifici sguardi disciplinari di diversi docenti e professionisti che, in una logica di continua negoziazione, convergono nel progetto. Introduzione di Paolo Desideri.
Dedica a Mario Bortolotto
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 208
Figure oltre il presente: all’insegna di questo titolo il Teatro Verdi di Pordenone ha inaugurato un ciclo di iniziative a cadenza annuale dedicato di volta in volta a protagonisti della vita musicale italiana ed europea del nostro tempo. La prima edizione della rassegna, che a momenti di riflessione affidati a studiosi e critici abbina esibizioni concertistiche, era imperniata su Mario Bortolotto (1927-2017), illustre figura di concittadino destinata a essere ricordata a lungo negli ambienti musicologici e musicali tout court per i suoi testi che hanno aperto prospettive inedite e disvelato universi spesso ignorati dalla comune riflessione. In questo volume sono raccolte sia le testimonianze della giornata di studi a lui dedicata sia le prolusioni ai concerti nei quali sono state eseguite pagine del repertorio a lui caro. Se alcuni degli autori hanno conosciuto Bortolotto – Daniela Goldin Folena, Giorgio Pestelli, Jacopo Pellegrini –, gli altri invece si sono avvicinati a lui attraverso i suoi scritti. I saggi di Goldin Folena e Pestelli sono pensati in forma di “dedica”, dove i ricordi si uniscono a una singolare rivisitazione del pensiero di Bortolotto. Quelli di Francesco Fontanelli, Angelina Zhivova, Mauro Casadei Turroni Monti e Jacopo Pellegrini esplorano aspetti cruciali del suo magistero, quali la sconfinata attività critica, la formazione del suo orientamento estetico, i legami con la musica russa dell’Ottocento; infine, Angela Carone, Roberto Calabretto e Luca Cossettini si soffermano su un testo pionieristico dedicato alla Nuova Musica, il celebre Fase seconda che molto fece discutere alla sua comparsa (1969).
Rivoluzioni e popolo nell'immaginario letterario italiano ed europeo
Stefano Brugnolo
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 422
Il libro esamina come la letteratura ha rappresentato l'evento rivoluzionario (accaduto, atteso, temuto) dall'epoca della Riforma protestante fino al '68 e oltre. La Rivoluzione, qui intesa latamente come possibilità di sollevazione di massa e trasformazione "catastrofica" del mondo, è considerata come una specie di grande metafora con cui l'Occidente moderno si è concepito nei termini di un progetto pericolosamente aperto sul futuro. Si comincia con Machiavelli passando attraverso Milton, Büchner, Hugo, Manzoni, Zola, Nievo, Verga, fino ad arrivare a Malaparte, Pasolini, Calvino e tanti altri, anche saggisti (da Galileo a Gramsci). Al centro ci sono soprattutto gli scrittori italiani perché essi sono ritornati tante volte sulla Rivoluzione come occasione mancata. Essi vengono fatti dialogare con alcuni grandi scrittori europei sulla base di pochi grandi motivi ricorrenti. In definitiva, il libro intende essere una specie di excursus attraverso tante visioni e versioni del fenomeno rivoluzionario per giungere a un bilancio finale e provare così a rispondere alla domanda se e come la letteratura possa ancora con i suoi mezzi immaginare un futuro altro, sia esso in chiave di sogno o di incubo.
Mutarsi in altra voce. Metrica, storia e società in Franco Fortini
Andrea Agliozzo
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 284
L'opera di Franco Fortini (1917-1994) è attraversata da un uso costante e polisemico della nozione di metrica, tanto da porsi come elemento centrale della sua riflessione critica e della sua scrittura poetica. Attraverso un'indagine sulle aperture storico-antropologiche ed etico-politiche del termine, "Mutarsi in altra voce" indaga la riflessione metrica fortiniana superando lo studio tecnico-formalistico del verso per intercettare una visione totale della forma che ingloba una prassi politica fondata su una visione critica della poesia come strumento fallibile e contraddittorio di autocoscienza e di autopedagogia. Accanto al commento e alla contestualizzazione dei saggi, le pagine del volume affrontano la ricerca metrica di Fortini in una triangolazione tra storia, politica e vita in grado di definire i termini di una scrittura orientata alla verifica dei processi di comunicazione e aperta a una dialettica tra letteratura e storia, tra spazio poetico ed extrapoetico.
Vita dulcis. Paura e desiderio nell'Impero romano
Libro: Libro rilegato
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 144
Negli ultimi anni, Francesco Vezzoli ha sviluppato la sua pratica artistica creando un ponte tra l’immaginario contemporaneo e la storia dell’arte. Una prassi che lo ha portato a rivolgere la sua poetica all’arte antica, al passato e alle sue icone, e a districarsi tra diversi linguaggi, in un gioco di riferimenti e mescolanze tra cultura classica – solenne, eterna – e cultura pop. La mostra presentata in questo catalogo, pensata per il Palazzo delle Esposizioni, vede l’intersezione di diversi livelli: l’arte contemporanea, la storia romana attraverso le opere provenienti dalle sedi del Museo Nazionale Romano diretto da Stéphane Verger e la rappresentazione che della storia romana è stata fornita attraverso il cinema nel corso del Novecento. Vita dulcis è un progetto che vuole creare una nuova narrativa, presentando opere e reperti dell’arte classica romana in un percorso espositivo privo di quella «freddezza» e «lontananza» caratteristiche di molte esposizioni museali, per restituire al visitatore l’intensità vitale e la passione autentica che questi reperti sanno suscitare, immergendoli in un allestimento concettuale e scenografico suggestivo e inaspettato, che li mette in relazione con alcune opere recenti di Vezzoli che incorporano elementi d’epoca antica o che all’antico sono ispirate. Il cinema è il completamento ideale del racconto di Vita dulcis: tra tutte le arti visive, è stato il mezzo che più di tutti ha utilizzato e celebrato il periodo storico dell’antica Roma, sempre cercando di restituirne la verità, la passione, le storie, le psicologie, le atmosfere e i colori. Fin dagli inizi della sua carriera da artista, Vezzoli ha celebrato la Settima Arte come medium privilegiato per l’interpretazione della realtà e come riferimento emotivo e narrativo più potente nel dibattito contemporaneo. E non è un caso che una delle sue opere più note, Trailer for a Remake of Gore Vidal’s Caligula, presentata alla Biennale di Venezia del 2005, unisca appunto in una citazione irriverente dei peplum, il cinema e l’antico per offrire una rappresentazione della degenerazione contemporanea del potere. È stato dunque per lui naturale accostare i reperti di epoca romana a spezzoni di film ambientati nell’antica Roma, creando un excursus parallelo sulla storia del cinema che parte da Cabiria del 1914 (il primo kolossal italiano, sceneggiato da Gabriele D’Annunzio), al Satyricon di Federico Fellini, fino alle incarnazioni più contemporanee, sia di produzione italiana che internazionale. Il risultato è un intenso mosaico di opere classiche iconiche, sorprendenti reperti inediti, capolavori del cinema mondiale e un tocco di contemporaneità. Immersi in una dimensione installativa, suggestiva e teatrale, disegnata dall’artista Filippo Bisagni, ed esaltati da un gioco di luci e ombre, di bianchi e neri, concepito da Luca Bigazzi, i reperti e le opere contemporanee selezionati da Francesco Vezzoli e Stéphane Verger dialogano all’interno di un percorso complesso ed emozionante, fatto di stratificazioni e accostamenti di livelli estetici distanti, epoche diverse, arte colta e arte popolare, racconto del potere e fotografia della vita «reale».
Carlo Aymonino. Progetto città politica
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 384
Carlo Aymonino, architetto, docente di Composizione Architettonica e Urbana, rettore allo IUAV di Venezia, assessore per gli Interventi sul Centro storico di Roma, presidente dell'Accademia di San Luca, Medaglia d'Oro per meriti della Scienza e della Cultura, è stato un protagonista dell'architettura italiana del secondo Novecento. Con questo volume, il Dipartimento di Architettura e Progetto di Sapienza Università di Roma intende dare un proprio contributo per ricostruirne la figura e per approfondire lo speciale rapporto che lo legava alla Capitale, fonte di ispirazione di molte delle figure ricorrenti nelle sue architetture; il volume raccoglie dunque la sintesi di una serie di iniziative – dal titolo "Carlo Roma" 2020 – curate da un gruppo di docenti DiAP e volte ad aprire una discussione sull'eredità attiva dell'opera del maestro romano nel panorama architettonico contemporaneo e nel rapporto con le giovani generazioni. I risultati della mostra "Disegni per Carlo Aymonino e del convegno Carlo Aymonino. Progetto, città e politica" concorrono, in queste pagine, a disegnare un affresco unitario; materiali visivi e testuali fanno parte di un unico insieme, che alterna i contenuti intrecciando le diverse forme espressive, assecondando una modalità esplorativa a tutto tondo. I saggi, suddivisi in tre capitoli illustrati da una selezione di schizzi autografi dell'architetto romano, si alternano ai ventisette disegni redatti per Carlo da altri autori, anch'essi divisi in tre blocchi. Questi ultimi sono accompagnati da brevi citazioni, estrapolate in forma di aforismi e tratte dalle numerose interviste rilasciate da chi, con Aymonino, ha avuto modo di lavorare in prima persona. Si viene a costruire, così, una narrazione intrecciata, rapsodica, libera ed evocativa, in sintonia col temperamento dell'autore cui queste pagine sono dedicate.
Vesper. Rivista di architettura, arti e teoria-Journal of architecture, arts & theory. Volume Vol. 8
AA. VV.
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 216
L'ottavo numero di «Vesper» è dedicato al tema Vesper, insistendo quindi su una doppia specchiatura: quella insita nella figura del numero otto e quella tra contenuto e nome del contenitore. I vespri e il progetto del tempo, il crepuscolo, il binomio Occidente e Oriente, il doppio come condizione e come strategia, Venere e Venezia, il tramonto come direzione propizia, il disegno delle ombre, il camouflage, Vesper Lynd e il cocktail Vesper (entrambi invenzioni della penna di Ian Fleming) sono la costellazione di punti che si propagano dal termine vesper e che «Vesper» 8 vuole illuminare.