Quodlibet
Pietre di pane. Un'antropologia del restare
Vito Teti
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2024
pagine: 224
Nulla più dell’idea del «restare» potrebbe apparire estraneo alla storia del sapere etnografico. Restare sembra l’antitesi del viaggiare, del mettersi in discussione, della disponibilità al disordine, alla scoperta, all’incontro. Ma davvero l’idea e la pratica del restare sono inconciliabili con l’esperienza antropologica? E, soprattutto, è possibile pensare un viaggiare separatamente dall’esperienza del restare, e davvero il restare va accostato all’immobilità, alla scelta di non incontrare l’alterità e di non fare i conti con la propria ombra, il proprio doppio? Restare è difendere un appaesamento o esiste anche una maniera spaesante di restare che, a volte, può risultare più scioccante del viaggiare? L’avventura del restare – la fatica, l’asprezza, la bellezza, l’etica della «restanza» – non è meno decisiva e fondante dell’avventura del viaggiare. Le due avventure sono complementari, vanno colte e narrate insieme. Restare, allora, non è stata, per tanti, una scorciatoia, un atto di pigrizia, una scelta di comodità; restare è stata un’avventura, un atto di incoscienza e, forse, di prodezza, una fatica e un dolore. Senza enfasi, ma restare è la forma estrema del viaggiare. Attraverso racconti, memorie, note di viaggio e riflessioni, che si fondono in un romanzo antropologico ambientato tra la Calabria e il Canada, Vito Teti ricostruisce la complessità della «restanza», senza nessun cedimento a un’estetica dell’immobilismo e con una sofferta interrogazione sul senso dell’erranza nell’epoca della modernizzazione globale.
Scottature
Dolores Prato
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2024
pagine: 88
"Scottature" è la storia dell’uscita nel «mondo» di una ragazza cresciuta in convento. Tutti si aspettano qualcosa da lei: che attraversi l’oceano per sposare un bravo giovane, che tema Dio, che mostri buon senso, che preghi in maniera vistosa, che, disperata di trovare un posto nel «mondo», si faccia suora. La ragazza delude ogni singola aspettativa. Compie sì un viaggio, ma per diventare studentessa universitaria; ha più dimestichezza con Dio che con le sue creature e dunque non lo teme; preferisce sempre la logica al buon senso e la gratuità al debito che attiva un apparente beneficio; forse prega e senz’altro prova riconoscenza, ma non lo dà a vedere. Tra ustioni e accartocciamenti, riesce così a diventare donna a modo suo, senza sposarsi né con Dio né con un uomo. Il racconto condensa i tratti indocili della prosa di Dolores Prato: la rapidità imprevedibile del dettato, la vividezza linguistica in studiato accordo con l’oralità, il rifiuto di lirismi e frammentismi d’accatto, uno humour malinconico e spaesato, l’autobiografia come spazio e non come genere della propria scrittura.
Cartamodello. Dal bidimensionale al tridimensionale-From the two-dimensional to the three-dimensional
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2024
pagine: 240
Cartamodello è un manuale che partendo da un elemento base per la costruzione degli abiti, il cartamodello, ne racconta l’uso e le funzioni attraverso un percorso tra persone, luoghi ed epoche. Per capire come sono fatti gli abiti, e per provare a farne uno. Il rapporto tra il corpo, tridimensionale, e il tessuto, bidimensionale, è una continua sfida, un dialogo che ci porta a ragionare per trovare soluzioni che traducano l’idea di funzione e di bello.
Il latino allo specchio. Riflessi dell'antico nel romanzo di Stendhal
Paola D'Andrea
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2024
pagine: 240
Questo libro esplora il ruolo dei classici latini nell'immaginario letterario di Stendhal. Il proposito non è quello di tracciare una genesi — o di redigere una campionatura — delle fonti latine confluite nei romanzi stendhaliani al fine di rilevarne l'accuratezza storica o filologica. L'indagine si propone, piuttosto, di interrogare le pagine in cui la ripresa dell'antico si fa veicolo degli interventi, incisivi e dissacranti, che la prosa di Stendhal riserva alle ipocrisie e alle assurdità dell'universo a lui contemporaneo. Muovendo dalla finzione autobiografica dell'Henry Brulard, l'analisi si sofferma sul progetto incompiuto di una Pharsale napoleonica, dedicandosi poi ai due romanzi maggiori (Le Rouge et le Noir, La Chartreuse de Parure). L'impiego di citazioni, allusioni e riferimenti intertestuali si dipana in un ventaglio di forme, dalla più marcata ed esposta (l'epigrafe a inizio capitolo) a quella che rimane in filigrana o in sottofondo (il nucleo narrativo a carattere mitologico). Queste riscritture consentono a Stendhal di mobilitare le risorse di una platea di lettori diversificata, più o meno equipaggiata a riconoscere le spie testuali di matrice latina, e in cui l'autore percepisce già i rischi dell'appiattimento consumistico che caratterizzerà la più avanzata era industriale. Il contatto con il mondo della Roma antica innesta, nel dettato di Stendhal, un controcanto di disallineamento e opposizione, e il latino vi agisce come strumento ermeneutico teso a far cadere, una dopo l'altra, le maschere di una società liberata dagli eccessi della Rivoluzione, ma svuotata di qualsiasi slancio di idealità. Prefazione di Nicola Gardini.
Retorica e polemica nel «Capitale» di Marx
Elisabetta Mengaldo
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2024
pagine: 144
Questo saggio esplora il "Capitale" nella sua dimensione poetica e retorica, rivelando come le sofisticate qualità letterarie contribuiscano in modo decisivo all'impianto filosofico e teorico dell'opus magnum di Marx. Lo studio indaga le svariate strategie del discorso critico e polemico marxiano, quali l'invettiva personale, la complessa rete intertestuale prodotta dalle molte citazioni e gli inserti narrativi impiegati a scopo polemico.
Discipline filosofiche. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2024
pagine: 310
Rivista fondata da Enzo Melandri. Periodico semestrale.
Il sé comico. Ovvero la liberazione del sé
Timothy Campbell, Grant Farred
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2024
pagine: 160
Invito provocatorio e non convenzionale a espropriare il sé da sé stesso, nonché una sfida alla nozione contemporanea del self-care e all'ossessione occidentale per il «possesso di sé», Il sé comico passa in rassegna il discorso filosofico e letterario con l'idea di proporre un modello diverso, meno tossico, per l'orizzonte delle aspirazioni umane: un sé comico, appunto. Per gli autori il problema della «cura di sé», da Foucault ai giorni nostri, sta nel rafforzamento dell'identità, tramite il consolidamento della relazione tra «io» e «mio». Questo rapporto tocca una questione cruciale per comprendere come vivere insieme agli altri e a noi stessi: è possibile prendersi cura di qualcosa che, fondamentalmente, non si possiede? La risposta va cercata nell'effetto straniante del sé comico.
Assaliti dalle mille luci del cielo. La cultura della percezione
Andrea Sartori
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2024
pagine: 184
Nel delineare una critica della cultura contemporanea euro-americana, il volume propone un'analisi che si avvale di fonti filosofiche (Berkeley, Hegel, Marx, Adorno), letterarie (Musil, Canetti, DeLillo), sociologiche (health sociology), nonché dei testi della più recente Media Theory. La tesi è che una tale cultura, basata sulla mera e "puntillistica" percezione di immagini, più che di fatti, non sia supportata dal pensiero riflessivo, ma si presti ad una "colonizzazione" passiva della mente e dell'immaginario collettivo. Tutto ciò accade a beneficio del profittevole sfruttamento dei dati personali gratuitamente forniti dagli utenti della rete, che vengono così messi "al lavoro" anche durante il tempo libero, e persino quando si occupano della loro salute (si pensi al fenomeno del self-tracking). Questo meccanismo, d'altra parte, non viene affatto intaccato dai rabbiosi identitarismi politici che monopolizzano i social media, particolarismi che anzi risultano "coerenti" con il suo funzionamento, e con l'abbassamento generalizzato della funzione critica, dovuto all'atomizzazione del discorso.
Sigve Knutson. Metamorphosis signals. Ediz. italiana e inglese
Barbara Brondi, Marco Rainò
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2024
pagine: 144
Esito di un’elaborazione intimamente introspettiva e di un intenso rapporto con le forze terrene del cosmo naturale, le elaborazioni progettuali di Sigve Knutson sono caratterizzate da tratti programmaticamente elementari per comunicarsi come oggetti enigmaticamente simbolici. La sua sperimentazione, guidata da una grande fascinazione per l’intuitivo e l’inaspettato, riflette sui limiti della produzione seriale e sulle opportunità connesse alla creazione di oggetti in esemplare unico, entità dalle forme archetipiche con differenti attitudini d’uso e inattese prestazioni funzionali.
L'altra pratica clinica. Psicoanalisi e istituzione terapeutica
Alfredo Zenoni
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2024
pagine: 336
Alfredo Zenoni, studioso e psicoanalista, ha lavorato nelle istituzioni psichiatriche per oltre trent’anni e, a differenza di molti teorici della «psicoterapia istituzionale», è veramente esistito all’interno dell’istituzione: ha fatto turni durante i fine settimana, ha assistito alle riunioni dello staff, giocato con i residenti ed è partito con loro per le vacanze estive. La sua non è mai stata una voce che pontifica dall’alto, ma quella di un clinico che si applica, che non è mai assente in ciò che ipotizza o raccomanda. Al contempo, questa dimensione pragmatica non ha mai escluso la ricerca teorica, al contrario, l’ha resa più rigorosa. I testi qui presentati, frutto di anni di studio e di pratica, testimoniano questo percorso. Nella loro varietà e nella loro ampia portata, mostrano che la clinica in istituzione non è il sottoprodotto modesto o la generosa ma sommaria applicazione della vasta teoria. Partendo soprattutto da Freud e Lacan, Zenoni affronta soggetti diversi in registri differenti (teorici e tecnici), e scompagina ogni idea di gerarchia nella riflessione analitica. In fondo, l’autore ha applicato alla psicoanalisi lo stesso trattamento che Dashiell Hammet, uno dei padri del romanzo noir americano, aveva applicato al crimine nel romanzo classico: togliendolo dal suo «vaso di vetro veneziano» per gettarlo in strada. Prefazione di Félix Samoilovich. Introduzioni di Fabienne Hody, Rachel Silsky, Jean-Louis Aucremanne, Patrick Lejuste. Postfazione di Alexandre Stevens.
Le rovine e i sensi. Progettare l'esperienza dello spazio archeologico
Irene Romano
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2024
pagine: 136
Se tra le rovine, lasciate a loro stesse, ci sentiamo in un tempo sospeso, «fuori dai cardini», e a guidare il nostro cammino sono disorientamento, scoperta e sorpresa, una tale esperienza oggi non è più possibile nei parchi e nei siti archeologici più celebri, ottimizzati per lo sfruttamento turistico. Percorsi obbligati sono progettati per ridurre la permanenza dei visitatori; pannelli, mappe, audioguide comunicano una descrizione immediata del manufatto con informazioni che saturano la visita senza lasciare spazio a riflessioni e rielaborazioni individuali. Nei casi migliori, i resti si sono trasformati in luoghi della memoria, documenti di un tempo passato e oramai inaccessibile. Nei siti archeologici musealizzati non c'è più spazio per contemplazione, per il disorientamento, per il vagare senza meta e senza scopo e da queste esperienze fisiche far emergere un'emozione, dalle interazioni con il luogo far affiorare un interrogativo.
La guerra e gli asfodeli. Romanzo e vocazione epica di Beppe Fenoglio
Gian Luigi Beccaria
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2024
pagine: 112
Fenoglio, il meno formalista tra i prosatori del Novecento, è stato quello più di tutti teso alla ricerca di uno stile. Il suo viaggio dentro e verso una dura, scolpita e corposa lingua approda a un italiano acuminato, scarnificato, essenziale, eppure ebbro di ribollente maestà. Ossessionato dal sospetto verso la parola, dal timore del "mediocre" e della facilità narrativa, Fenoglio insegue, nelle due redazioni del Partigiano Johnny, un suo sogno formale: l'alta gravità dell'inarrivabile sublime. Sul “caso Fenoglio” fiumi d'inchiostro sono stati versati da critici e filologi, ma problemi – sacrosanti – di date, inchiostri, varianti, note in margine hanno preso a lungo il sopravvento, dilagando sulla sua pagina al punto da offuscare anche gli splendori di un romanzo d'eccezione che ha saputo sublimare la cronaca, e volgersi ai problemi ultimi: gli interrogativi del destino, la morte, la violenza, il bene e il male, la libertà, la pace.