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PaperFIRST

La sciagura. Giorgia Meloni e il suo governo disastroso

Andrea Scanzi

Libro

editore: PaperFIRST

anno edizione: 2023

pagine: 194

“Il 22 ottobre 2022 Giorgia Meloni presta giuramento al Quirinale: è la prima presidente del Consiglio donna della Repubblica italiana, anche se una delle sue prime mosse ufficiali sarà quella di esigere di essere chiamata “il” presidente e non “la” presidente. La sua vittoria è dipesa da molti aspetti contingenti, tra cui l’assist perfetto di Mario Draghi, ma anche dal dato immutabile che l’Italia è un Paese naturalmente di centrodestra. La ragione più evidente e banale, però, è la motivazione “ultima spiaggia” di un elettorato sfinito: “Li ho visti tutti. Tranne lei: proviamola dai!”. E così ci ritroviamo un capo del governo che ascoltava canzoni antisemite e ora fa la guerra alle minoranze, si blocca se deve condannare il fascismo, afferma che i rom devono “nomadare e transumare” e combatte strenuamente per difendere la famiglia (la sua e basta). Senza contare le altre perle che Andrea Scanzi raccoglie e mette in fila: sì al blocco navale, ni alla sostituzione etnica, no ai centri di accoglienza che “distruggono i territori”, il mio caro amico Saied, quel gran genio di Orbán, guerra santa alle Ong, i migranti che partono sprezzanti del pericolo (perché non se ne stanno a casa loro?), è un complotto dell’Europa, è una trama ordita dalla Germania, è una congiuntura storica ideata dagli alieni. Ma se pensiamo a Meloni come a un fenomeno marginale e provvisorio, sbagliamo totalmente. Non sarà facile, non sarà breve e non sarà indolore. Saranno anni pesanti. Ma non abbiamo altro che questo: conoscere, reagire, resistere.”
16,00

Pane e politica. Per un centrosinistra che torni a vincere

Matteo Ricci

Libro

editore: PaperFIRST

anno edizione: 2023

pagine: 208

Il 25 settembre del 2022 il Pd incassa la più sonora sconfitta della sua breve vita. Per la prima volta, un esponente del vecchio Movimento sociale italiano varca la soglia di Palazzo Chigi. Come reagisce il Partito democratico? Dimissioni del segretario, elezione di un nuovo leader. Si deve fare una Costituente delle idee, dicono tutti. Bisogna rifondare il partito, riscrivere il suo rapporto con la società. Ma il dialogo con il Paese stenta a decollare. Matteo Ricci decide di partire per una inedita campagna post-elettorale. Un giro dell’Italia alla ricerca delle ragioni della sconfitta. Si fa invitare a cena nelle famiglie italiane. Siede con loro a tavola. Fa domande. Ascolta. Riempie il suo taccuino di appunti. Vuole capire perché la gente ha voltato le spalle alla sinistra. Ne consegue, nella seconda parte del libro, un appunto di viaggio per una sinistra europeista e popolare. Nuove idee per rilanciare il partito con le indicazioni, le suggestioni, le vie indicate dai cittadini stessi, in quelle cene in famiglia, con uno sguardo fisso sull’Europa, chiamata a una sfida cruciale di cambiamento. Una costituente dal basso, da Nord a Sud, casa per casa, come si faceva una volta. Ma non per chiedere il voto: per chiedere, invece, perché il popolo ha voltato le spalle alla sinistra e cosa occorre per tornare a parlarsi. Prefazione di Walter Veltroni.
16,00

Israele e i palestinesi in poche parole

Marco Travaglio

Libro

editore: PaperFIRST

anno edizione: 2023

pagine: 128

In principio fu la Diaspora degli ebrei, cacciati dalla loro terra dai romani dopo la distruzione di Gerusalemme nel 70 d.C. E dispersi nel mondo per 17 secoli. Poi una serie infinita di dominazioni e di persecuzioni, fino alla fine dell'Ottocento e ai primi del Novecento, quando il Sionismo teorizza e organizza il ritorno a casa. Il resto lo fa la Shoah, lo sterminio di 6 milioni di ebrei per mano del nazismo. Nel 1947 l'Onu spartisce la Palestina transgiordana (più piccola del Piemonte sommato alla Valle d'Aosta) in due Stati: uno ebraico e uno arabo-palestinese. Ma nasce solo il primo. Le classi dirigenti arabe si giocano i palestinesi, vittime dei “fratelli” oltreché dei nemici israeliani, alla roulette russa delle guerre (quattro) e del terrorismo. E perdono sia le guerre sia i territori. Israele restituisce quelli occupati all'unico Paese arabo che nel 1978 accetta di riconoscerlo e fare la pace: l'Egitto. Poi nel 1993 lo fa anche l'Olp di Arafat col premier israeliano Rabin e si riaccende la speranza, subito frustrata dall'assassinio di Rabin da parte di un ebreo fanatico. Fra alti e bassi, violenze e attentati, massacri incrociati, torti e ragioni intrecciati, si arriva al ritiro israeliano da Gaza a opera del falco Sharon. Che però un ictus mette subito fuori gioco, inaugurando la lunga e buia era Netanyahu. Questi sabota il processo di pace con sempre nuovi insediamenti ebraici in Cisgiordania, appoggia addirittura Hamas per indebolire il moderato Abu Mazen e fa passare definitivamente Israele dalla parte del torto. In questo libro alla portata di tutti, che si legge d'un fiato come un romanzo, Marco Travaglio racconta con sintesi e chiarezza, lontano dalle opposte tifoseria da curva sud, la Guerra dei Cent'Anni israelo-palestinese. E risponde a tutte le domande e a tutti i dubbi suscitati dagli ultimi bagni di sangue.
12,00
La pretesa del comando. Da Gelli alla destra al governo presidenzialismo e assalto alla Costituzione

La pretesa del comando. Da Gelli alla destra al governo presidenzialismo e assalto alla Costituzione

Stefania Limiti, Sandra Bonsanti

Libro

editore: PaperFIRST

anno edizione: 2023

pagine: 180

La vittoria della destra in Italia ci mette di fronte alla concreta possibilità che venga stravolta la Costituzione del 1948. Da tempo si parla soprattutto di introdurre l’elezione diretta del capo dello Stato o del presidente del Consiglio. Il mondo democratico e progressista si trova di fronte a una grande battaglia politica per contrastare una riscrittura della Carta che ne mette in discussione i suoi princìpi fondanti. È vero che esistono Paesi democratici che eleggono direttamente il capo dello Stato ma è anche vero che in altri l’elezione popolare del presidente coincide con tratti fortemente autocratici, dall’Ungheria alla Russia e alla Turchia. Le autrici hanno dunque voluto contestualizzare la questione nella nostra storia repubblicana, ricostruendo il significato del presidenzialismo – formula tecnico-giuridica tesa a rafforzare i poteri del governo, indebolendo quelli del Parlamento – alla luce delle esperienze politiche che lo hanno sostenuto, a oggi senza successo: quelle golpiste e missine, la piccola pattuglia dei gollisti democristiani, la P2, la Grande Riforma craxiana e le nervose esternazioni di Francesco Cossiga, fino ai giorni più recenti con la pretesa delle grandi banche d’affari di “azzoppare” le costituzioni antifasciste. Contestualizzare il presidenzialismo nella storia italiana consente dunque di vedere chiaro dietro alle intenzioni di chi vorrebbe mettere il potere nelle mani di un capo eletto a furor di popolo. Le autrici confutano le ragioni dei sostenitori della proposta presidenzialista e concludono: «è vecchia, mentre la Costituzione è giovane».
16,00
Fuori gioco. Non solo Juve. Sceicchi e false plusvalenze. Ecco chi sta uccidendo il nostro calcio

Fuori gioco. Non solo Juve. Sceicchi e false plusvalenze. Ecco chi sta uccidendo il nostro calcio

Antonio Massari, Gianluca Zanella

Libro: Libro in brossura

editore: PaperFIRST

anno edizione: 2023

pagine: 288

Cosa ha rappresentato l’ultimo scandalo che ha travolto la Juventus? Verrebbe da dire “niente di nuovo sotto il sole”, eppure l’inchiesta Prisma della Procura di Torino, grazie all’utilizzo delle intercettazioni, ha consegnato uno spaccato quanto mai vivido di quello che è diventato oggi il mondo del calcio in Italia. Un mondo dove lo sport ha ceduto alle logiche di mercato. Questo è stato il punto di partenza per una riflessione più ampia: mentre nel nostro Paese gli scandali si allargano a macchia d’olio, cosa succede nel resto del globo? Chi detiene – oggi – il controllo di uno sport in grado di spostare consensi, di ripulire l’immagine di un Paese, di iniettare nelle vene giuste fiumi di denaro? Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi – guidati dai nuovi “messia del pallone” – fanno tesoro di esperienze (e sbagli) maturati in Europa per generare un sistema, oliato da un imponente flusso di oro nero, che sta rivoluzionando i canoni del calcio mondiale. Ma è ancora lo stesso calcio?
17,00
Destra e sinistra

Destra e sinistra

Libro: Libro in brossura

editore: PaperFIRST

anno edizione: 2023

pagine: 208

Destra e sinistra riacquistano senso. Dopo più di trent’anni, un’altra Guerra fredda distanzia l’Occidente dall’Oriente e rende conflittuali i reciproci rapporti. Intanto, per la prima volta nell’Italia repubblicana, tre partiti di destra hanno vinto le elezioni e tre formazioni di sinistra sono costrette a fare i conti con se stesse, a precisare la loro identità, a formulare un loro modello identitario di società, a progettare una loro strategia. La crescita delle disuguaglianze, la crisi del neoliberismo, il bipolarismo, tutto cospira verso un ritorno al primato della politica sull’economia costringendo entrambi i poli ad assumere contorni più definiti, ad abbandonare il consociativismo e adottare metodi più radicali. Dunque, destra e sinistra riacquistano senso. E, per esplorare il significato di questo ritorno, sei prestigiosi intellettuali di destra si sono confrontati con sette prestigiosi intellettuali di sinistra esponendo il proprio punto di vista su questa dicotomia e sui concetti più cari alla destra (Dio, Patria, Famiglia) e alla sinistra (Libertà, Uguaglianza, Felicità).
16,00
Il santo

Il santo

Marco Travaglio

Libro: Libro in brossura

editore: PaperFIRST

anno edizione: 2023

pagine: 522

Il libro definitivo con tutto ciò che dobbiamo sapere e ricordare per evitare il pericolo peggiore: il berlusconismo senza Berlusconi.
17,00
Democrazia tradita. Dal G8 di Genova al governo Meloni: la pandemia antidemocratica che ha travolto l'Italia

Democrazia tradita. Dal G8 di Genova al governo Meloni: la pandemia antidemocratica che ha travolto l'Italia

Roberto Bertoni, Marco Revelli

Libro: Libro in brossura

editore: PaperFIRST

anno edizione: 2023

pagine: 244

Genova, luglio 2001. Dal giorno in cui Carlo Giuliani è stato ucciso in piazza Alimonda è cambiato tutto. Sono cambiati i movimenti, rinati solo di recente grazie alla passione ambientalista delle nuove generazioni. È cambiata la sinistra, che di fatto è quasi evaporata. È cambiata, assai in peggio, l'informazione: una conseguenza inevitabile dell'editto bulgaro e di tutto ciò che ha comportato nei giornali e, soprattutto, in televisione. Ed è cambiata, infine, la nostra democrazia: più fragile, con istituzioni sempre meno credibili e una classe dirigente sempre più screditata. Se vogliamo comprendere il melonismo di oggi, dunque, dobbiamo riandare a quei giorni dell'estate del 2001, uno spartiacque epocale per il nostro Paese e per il mondo. Viviamo, infatti, in mezzo a un popolo che - per dirla con Piero Gobetti - "non è ancora una nazione", in una democrazia sul piano formale che talvolta non riesce a esserlo sul piano sostanziale. La nostra, insomma, è una democrazia tradita, e gli artefici di questo disastro sono senz'altro le classi dirigenti ma siamo, soprattutto, noi che glielo abbiamo consentito.
16,00
Lucio Battisti. Il genio invisibile

Lucio Battisti. Il genio invisibile

Andrea Scanzi

Libro

editore: PaperFIRST

anno edizione: 2023

pagine: 144

Andrea Scanzi torna in libreria con il suo terzo libro dedicato ai cantautori italiani. Dopo i libri su Franco Battiato e Giorgio Gaber, il volo si sposta sopra Lucio Battisti. Come spiega lo stesso autore, ci sono almeno dieci motivi per scrivere di Battisti: perché è la più grande e geniale espressione italiana del concetto di “canzone popolare”; perché sta all’Italia come i Beatles stanno al mondo; perché credono di conoscerlo tutti, ma in realtà lo conoscono in pochi; perché era un genio: un implacabile costruttore di melodie, ora immediatissime e ora ricercatissime; perché nessuno, tra i miti italiani, ha coltivato così ostinatamente il concetto più assoluto e totale di assenza; perché se ne fregava della politica, ma è stato uno dei più grandi rivoluzionari del Novecento; perché ancora oggi viene chiamato da molti “papà dei cantautori”, eppure “cantautore” in senso classico non lo era per niente; perché quando Mogol gli dava dei testi splendidi sapeva esaltarli, e quando gli propinava dei testi bruttini sapeva esaltarli lo stesso; perché non ha parlato quasi mai, ma ha detto tutto. E, infine, perché Scanzi lo ha sempre adorato.
14,00
Confessioni di un ex elettore. Pensare con la propria testa all'epoca del governo Meloni

Confessioni di un ex elettore. Pensare con la propria testa all'epoca del governo Meloni

Antonio Padellaro

Libro: Libro in brossura

editore: PaperFIRST

anno edizione: 2023

pagine: 160

Ci siamo davvero chiesti chi fossero i 22.840.317,5 cittadini italiani (il 44,90%) che alle Politiche del 25 settembre 2022 non sono andati a votare? E perché lo hanno fatto? Trattandosi di circa metà della popolazione italiana adulta questa Confessione di un ex elettore cerca di cucire le più diffuse pulsioni – razionali, irrazionali, rabbiose, beffarde, ingenue – di tale monumento al non voto. Per esempio, lo sgomento di chi dopo aver votato per una vita a sinistra un brutto giorno si risveglia fan di Giorgia Meloni. Quanto all’autore si riconosce in quel cittadino tormentato, diviso, dimezzato, scisso tra una lunga consuetudine ai seggi e la tentazione di starne lontano. Soprattutto, in seguito al suicidio-catastrofe del centrosinistra che ha spianato la strada al governo Meloni. Un pamphlet che è una Confessione allargata con una certa dose di contaminazione di generi dentro una notevole confusione. Lo stesso trambusto interiore che ci agita in parecchi.
14,00
Satira madre

Satira madre

Riccardo Mannelli

Libro

editore: PaperFIRST

anno edizione: 2023

pagine: 176

Una rivisitazione del lavoro satirico svolto per il Fatto Quotidiano negli ultimi anni con molti inediti e qualche contaminazione pittorica. Quella di Riccardo Mannelli è un'opera unica nel suo genere. Il disegno infatti permette di ritrarre il mondo contemporaneo così come si presenta alla nostra pancia, prima che ai nostri occhi. Il suo tratto ci ricorda anche che la satira è una forma d'arte: c'entrano pochissimo il giornalismo o la comicità televisiva e per nulla la militanza o appartenenza politica. È soprattutto quest'ultima, con la complicità di buona parte dell'informazione, che cerca di sminuire l'arte satirica attribuendole un ruolo di parte, di schierarla a favore o contro questo o quello con argomentazioni strumentali. Prefazione di Marco Travaglio, postfazione di Tomaso Montanari.
22,00
Scemi di guerra. La tragedia dell’Ucraina, la farsa dell’Italia. Un paese pacifista preso in ostaggio dai nopax

Scemi di guerra. La tragedia dell’Ucraina, la farsa dell’Italia. Un paese pacifista preso in ostaggio dai nopax

Marco Travaglio

Libro: Libro in brossura

editore: PaperFIRST

anno edizione: 2023

pagine: 464

Winston Churchill diceva che “gli italiani vanno alla guerra come se fosse una partita di calcio e vanno a una partita di calcio come se fosse la guerra”. Infatti, come tutte le tragedie, anche la guerra scatenata dalla Russia in Ucraina, appena varcato il confine italiano s’è trasformata in farsa. E Marco Travaglio la racconta in questo libro, col suo stile fra l’ironico e il sarcastico. È il diario, giorno per giorno, degli eventi drammatici che si consumano nell’Europa dell’Est mentre in casa nostra la politica e il giornalismo danno il peggio di sé. Putiniani smemorati che impartiscono lezioni di antiputinismo a chi ha sempre condannato Putin. Bellicisti da diporto che fanno il presentat’arm sul sofà e le marcette nel salotto di casa e della tv con l’elmetto sulle ventitré, tifano Terza guerra mondiale (possibilmente atomica) sulla pelle degli altri, si eccitano per le stragi e per la corsa al riarmo, prendono per oro colato e rilanciano le balle più ridicole, compilano liste di proscrizione, tentano di tappare la bocca a chi non la pensa come loro. Tengono in ostaggio un Paese in gran parte pacifista e lo costringono a vergognarsi di credere nei grandi valori della pace, del dialogo e della Costituzione. Se in Russia è vietato parlare di guerra e in Ucraina è vietato negoziare con la Russia, in Italia è proibito parlare di pace. Ma gli scemi di guerra non sono solo le nostre Sturmtruppen, che comunque ci guadagnano. Siamo noi, europei e italiani, che paghiamo il conto senza ribellarci.
17,00

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