Nottetempo

Il lupo

Il lupo

Garry Marvin

Libro: Copertina morbida

editore: Nottetempo

anno edizione: 2021

pagine: 256

Il lupo è una delle creature animali più potenti e carismatiche nell'immaginario umano. È l'icona della wilderness, la natura "selvaggia" percorsa nelle sue cacce di branco. I popoli cacciatori ne hanno ammirato l'abilità e la resistenza, rispettandolo ed evocandolo nei loro cerimoniali. Eppure, la sua sorte sul pianeta è stata segnata dalla violenza dell'uomo, il superpredatore che non ama la competizione sul "suo" territorio. Con la nascita della domesticazione degli animali sono iniziate infatti la persecuzione del lupo e la sua demonizzazione, lasciando tracce evidenti nell'immaginario culturale: dal lupo rapace del simbolismo cristiano al lupo cattivo delle favole, fino alle leggende popolari sui licantropi. Ed è iniziata una storia di ostilità e sterminio della specie attraverso i secoli, culminata nell'eradicazione quasi totale dell'animale da Europa, America, Russia, Giappone. Solo negli ultimi decenni, grazie a studi scientifici sistematici e a una nuova sensibilità ecologica, questo animale ha cominciato a riguadagnare parte dei suoi spazi vitali, con campagne di ripopolamento e una graduale ricolonizzazione. E a essere conosciuto e riconosciuto per quel che è - non solo come fantasma delle nostre proiezioni.
18,00
Amor di gloria

Amor di gloria

Maria Pace Ottieri

Libro: Copertina morbida

editore: Nottetempo

anno edizione: 2021

pagine: 144

"Non so che cosa intendiate per gloria," dice Alice a Humpty Dumpty, che le sorride con aria di superiorità e risponde: "Certo che non lo sai, finché non te lo dico. Volevo dire, questo è un bellissimo e irrefutabile argomento". Delle spiegazioni di Humpty Dumpty non ci si può fidare, si sa, e tuttavia Alice non è la sola a stupirsi di fronte a questa parola. Cos'è davvero la gloria? Come è stata pensata lungo i secoli? E ha ancora uno spazio nel mondo di oggi, dove appare un concetto ormai lontano, legato perlopiù al passato? "La gloria ha a che fare con il sogno, la grandiosità, la dismisura", scrive Maria Pace Ottieri, che con "Amor di gloria" ci guida in un percorso appassionante tra autori, testi, personaggi e aneddoti, indagando con acume, levità e grazia una parola sorprendente. Un'inchiesta letteraria tra storia, cultura e attualità per scoprire cos'è, cosa può essere oggi, la vera gloria.
15,00
Come pensano le foreste. Antropologia oltre l'umano

Come pensano le foreste. Antropologia oltre l'umano

Eduardo Kohn

Libro: Copertina morbida

editore: Nottetempo

anno edizione: 2021

pagine: 448

Le foreste pensano? E perché, nella foresta di Ávila, i cani sognano? In questo libro, Eduardo Kohn sfida i fondamenti stessi dell'antropologia, mettendo in discussione i presupposti di base su cosa significa essere umani, e per questo distinti da tutte le altre forme di vita. Dopo quattro anni di lavoro sul campo tra i Runa dell'Alta Amazzonia, in Ecuador, il ricercatore attinge alla ricca etnografia e biologia dell'immensa e minacciata foresta "pensante" per esplorare come i popoli amazzonici interagiscono con le numerose creature che abitano uno degli ecosistemi più complessi al mondo. Se focalizziamo l'osservazione antropologica sulle modalità in cui gli umani entrano in relazione con gli altri esseri viventi, il tradizionale punto di vista occidentale dell'analisi, che ha l'effetto di separarci dal resto del mondo, collassa. Tuttavia, la novità maggiore del saggio sta nell'evidenziare che questo collasso può rappresentare un'opportunità: approfondendo come le nostre vite e quelle degli altri viventi siano inestricabilmente interconnesse nella grande rete della foresta, davanti a noi si dischiudono nuovi strumenti concettuali e nuove visioni ispirate alla catena delle interrelazioni e al linguaggio con cui il resto del mondo parla e ci parla. In questo lavoro rivoluzionario, Kohn conduce dunque l'antropologia verso una direzione inedita ed entusiasmante, offrendo un modo più ampio e aperto di pensare a un pianeta radicalmente condiviso. Prefazione di Emanuela Coccia.
20,00
Quello che non c'è. Quindici storie vere

Quello che non c'è. Quindici storie vere

Mariusz Szczygiel

Libro: Copertina morbida

editore: Nottetempo

anno edizione: 2021

pagine: 256

Szczygiel affresca storie vere dal sapore onirico. In ogni sua opera il reportage diventa una riflessione sull'esistenza senza mai perdere la presa sul reale. "Quello che non c'è" è un percorso tra narrazioni, suggestioni e riflessioni attorno al tema della mancanza, dell'assenza, della perdita. Ma anche attorno alla memoria, e alla consapevolezza del tempo inesorabile. Ciò che non c'è non è necessariamente qualcosa che è andato perduto o è sparito per sempre: "Ogni cosa deve avere una sua forma e un suo ritmo. Soprattutto l'assenza" è la lezione di Hanna Krall che echeggia in ognuna di queste pagine. Quindici storie che ritraggono situazioni e personaggi appartenenti a mondi e tempi distanti tra loro: si va da un artista albanese a un negozio di rigattiere a Budapest, da una poetessa ceca a un soldato ucraino, fino al padre dell'autore stesso, con cui Mariusz Szczygiel intraprende un viaggio che forse sarà l'ultimo. Diciassette occasioni per osservare quel che accade quando qualcosa non c'è, quando qualcuno non c'è, quando il passato non c'è più o la memoria si perde. Quando non esistono tulipani blu. Quando non c'è amore o non si trovano le forchette da formaggio. Quando non c'è nessuna finzione, come nella poesia e nell'arte del reportage di cui questo autore si conferma maestro.
16,00
La città per tutti. Scritti scelti

La città per tutti. Scritti scelti

Paulo Mendes da Rocha

Libro: Copertina morbida

editore: Nottetempo

anno edizione: 2021

pagine: 112

Paulo Mendes da Rocha è uno degli architetti contemporanei più premiati al mondo. La sua opera è interessata a una pluralità di elementi che vanno dalle scienze umane a quelle strutturali, con l'obiettivo di rimettere al centro della riflessione sull'architettura - e della sua pratica - la questione dello spazio per l'uomo. Da questa selezione di testi del maestro brasiliano, tutti finora inediti in italiano, emergono la sua visione e il suo pensiero aperti al mondo e ai temi della contemporaneità, in cui l'architettura svolge un ruolo cruciale attraverso il condizionamento urbano del presente. Il rapporto con la natura, l'ambiente, la geografia e lo spazio della città è costante nell'opera di Mendes da Rocha e, proprio perché "costruendo la città contemporanea realizziamo la più alta aspirazione dell'uomo", ciò che emerge dalla sua ricerca è il valore umanistico dell'architettura e la portata rivoluzionaria che essa può avere, facendo leva sull'immaginazione e con lo sguardo sempre rivolto al futuro.
12,00
Chi se non noi

Chi se non noi

Germana Urbani

Libro: Copertina morbida

editore: Nottetempo

anno edizione: 2021

pagine: 180

Anziché un orologio come ai suoi fratelli, per la prima comunione il nonno regala a Maria una Polaroid: lei è affascinata dallo spazio intorno e sogna di diventare architetto da grande, di andare a vivere in città e indossare "scarpe violette magari tutti i giorni per andare in giro, a godersi la bellezza, profumando di buono". E anche se suo padre le ha detto che "i sogni non si realizzano mai", Maria ce la fa: si laurea, va ad abitare a Ferrara, lavora a Bologna nello studio di un importante architetto, frequenta i convegni di bioarchitettura e le mostre dei fotografi che tanto ama, insomma ha la vita che ha sempre desiderato. Eppure, ogni venerdì torna nel Delta del Po, quel mondo paludoso che avrebbe preferito dimenticare se Luca, l'uomo che ama con un'intensità febbrile, non fosse stato così legato a quella terra. Lui è criptico, ambiguo, manipolatore, alterna sprezzo a dolcezza. E quando la lascia, è come se un'onda di piena si rovesciasse sotto quegli "immensi cieli color cicoria". Germana Urbani, nel suo romanzo d'esordio, si immerge con spietatezza nelle pieghe più intime della mente di una donna e nelle contraddizioni che spezzano i rapporti umani, scova il nodo che può legare l'amore più ingenuo e il dolore più accecante, sfuma i confini opachi tra passione e follia. Fotografia dai colori annebbiati di un Polesine ancora segnato nel territorio e nelle storie familiari dal ricordo della grande alluvione del '51, "Chi se non noi" rapisce, disorienta e costringe a fare i conti con le proprie pulsioni più oscure.
15,00
La poltrona di Proust

La poltrona di Proust

Alessandro Mendini

Libro: Copertina morbida

editore: Nottetempo

anno edizione: 2021

pagine: 104

La mia vocazione è un istinto: quello di cercare dentro e fuori di me (nella memoria, nella storia, nei luoghi, nelle persone, raramente nella natura) dei segnali visivi, e di elaborarli e di restituirli, di trasformarli in 'realtà'. Questo è il mio unico e labirintico lavoro". "La poltrona di Proust" è stata pubblicata per la prima volta nel 1991, ma trent'anni dopo questa raccolta di scritti di Alessandro Mendini è ancora attuale, anzi forse anche più attuale, per lo sguardo acuminato che getta sull'arte, l'architettura, il design. Questa serie di "telegrammi", incisivi e quasi aforistici, compone un piccolo teatro popolato di oggetti, pensieri e idee sul mondo del progetto. Un'antologia di ispirazioni e vividi punti di vista sulla progettualità, emblematica del pensiero di una delle menti più brillanti degli ultimi decenni. "Uomo schivo, non mondano, internazionale", scrive Marisa Galbiati nell'introduzione a questa nuova edizione del libro, "un 'grande e domestico eroe borghese' come lo definisce Fulvio Irace, Mendini ha influenzato generazioni di progettisti ma anche di persone non necessariamente vicine ai territori del progetto. Grazie a lui oggi vediamo i paesaggi umani e artificiali con altri occhi. Ci ha regalato uno sguardo curioso e poetico capace di trarre energia dagli oggetti banali, dagli spazi che abitiamo".
14,00
Davanti al dolore degli altri

Davanti al dolore degli altri

Susan Sontag

Libro: Copertina morbida

editore: Nottetempo

anno edizione: 2021

pagine: 160

Le sofferenze della guerra e l'orrore della morte si stampano nella mente attraverso immagini che lasciano un'impronta ostinata: dai cadaveri dei soldati della Guerra Civile Americana fotografati da Alexander Gardner alla celeberrima Morte di un miliziano repubblicano di Robert Capa, dalla bandiera usa a Iwo Jima ai bambini vietnamiti bruciati dal napalm, dalle foto dei lager nazisti nel gennaio del '45 a quelle del campo di Omarska in Bosnia, per arrivare fino alle rovine di Ground Zero. Susan Sontag parla, a questo proposito, dello "shock" della rappresentazione fotografica, che ci mette in modo autoritario e immediato davanti al dolore degli altri. Esaminando la cavalcata di questo shock nel corso del tempo, l'autrice arriva a un nodo cruciale della nostra contemporaneità: malgrado la complessità e l'instabilità dei concetti di realtà/riproduzione, memoria/oblio pubblico, visibilità/invisibilità, il "valore etico" delle immagini di sofferenza che ci investono - a volte fino all'ipersaturazione - rimane intatto. E rimangono le domande che percorrono stringenti le pagine di questo libro: cosa succede davanti alla rappresentazione del dolore degli altri? È possibile una "riproduzione" del dolore? Come si può fotografarlo o filmarlo senza sottrargli verità o produrre effetti di voyeurismo? E, più alla radice, chi è l'altro, quell'emblema perturbante che ci interpella dalla sua riproduzione? Ecco perché questo libro, pubblicato nel 2003, è ancora ricco di spinta e incisività, oltre a restare un irriducibile atto d'accusa contro la violenza: "nessuno può pensare e al tempo stesso colpire un altro essere vivente".
15,00
Esercizi di potere

Esercizi di potere

Margaret Atwood

Libro: Copertina morbida

editore: Nottetempo

anno edizione: 2020

pagine: 224

Quella che leggiamo in "Esercizi di potere" si mostra come un'indagine dell'intelligenza, ma è poesia fatta di una meticolosa crudeltà dello sguardo, di un sentire svincolato dal tempo che mette in rassegna infiniti istanti di interiorità e li affonda nella storia, tutta la storia umana condensata nell'incontro - nello scontro - tra uomo e donna. Ne emana un paesaggio intimo e lunare, una voce cosí forte, cosí onesta, da restare incantata dall'alterità, fino a difenderla, resistendo alla tentazione di una sintesi. È forse a questo potere che allude il titolo.
12,00
Il discorso

Il discorso

Fabrice Caro

Libro: Copertina morbida

editore: Nottetempo

anno edizione: 2020

pagine: 208

Sono le 17:56 di un giorno qualunque, ma per Adrien è un'ora fatale: la sua ex Sonia, in pausa di riflessione, ha letto l'sms che lui le ha inviato alle 17:24 nel tentativo di riagganciarla dopo trentotto giorni di ansiogena separazione, e non gli ha ancora risposto. Che fare?, è la domanda che comincia ossessivamente a ronzare in testa al protagonista. Insistere, aspettare, procrastinare, assumere ad arte un contegno distaccato o cedere all'impulso, costi quel che costi? Tutto questo mentre Adrien è a tavola per una cena familiare, che potrebbe seguire il suo rassicurante copione con annessi refrain se non fosse che, oltre alle congetture sulle reazioni al messaggio che mettono in subbuglio i suoi nervi, il futuro cognato lo incastra con una frase che lo getta nel panico più totale: "Sai, a tua sorella farebbe davvero piacere se tenessi un discorsetto il giorno del matrimonio". Si incrociano così, nella mente di questo quarantenne incline alla depressione ma dotato di un'autoironia folgorante, due flussi di elucubrazioni: gli abbozzi di discorsi matrimoniali fallimentari, che lo fanno impantanare sempre più nel suo odio per le cerimonie, e il film della storia con Sonia, alla ricerca spasmodica di un lieto fine. Il quadro che ne deriva è una commedia romantica, dolceamara e spesso esilarante, in cui l'humour sulla coppia e sul disadattamento esistenziale crea una miscela irresistibile.
16,00
La forza della nonviolenza

La forza della nonviolenza

Judith Butler

Libro: Copertina morbida

editore: Nottetempo

anno edizione: 2020

Judith Butler definisce le dinamiche psicosociali che determinano il campo di forza della violenza mettendo in luce la mistificazione linguistica e la strumentalizzazione operate dal potere nei suoi confronti. Nel far questo, smonta le posizioni che ammettono, in alcuni casi e con determinate finalità, la violenza come strumento per combattere la violenza stessa e, allo stesso tempo, la concezione per cui la nonviolenza sarebbe una scelta morale individuale caratterizzata dalla passività. Centrale, in quest'analisi, è l'idea che esista una radicata distinzione biopolitica tra vite degne di lutto - dunque meritevoli di essere preservate e difese - e vite dispensabili - per questioni razziali, identitarie, collegate al gender o di altro tipo: in questo senso, la violenza è connessa all'esperienza della disuguaglianza e la nonviolenza non può che essere una pratica collettiva di contestazione delle disuguaglianze, del tutto sganciata da un approccio individualista. Recuperando - analiticamente e criticamente - Foucault, Fanon, Gandhi, Benjamin e, tra gli altri, soprattutto Freud e Klein, Butler delinea così un'idea di nonviolenza che, prendendo coscienza e sovvertendo attivamente le forme di aggressività che caratterizzano il sé e i suoi legami sociali, costituisca una tattica politica tutt'altro che passiva, una forza in grado di contrastare la violenza che pervade la società contemporanea senza riprodurne la distruttività, un vincolo etico e politico che sia tutt'uno con le lotte condotte dai movimenti che ogni giorno si battono per l'interdipendenza, l'uguaglianza e la giustizia sociale.
19,00
Un tempo gentile

Un tempo gentile

Milena Agus

Libro: Copertina morbida

editore: Nottetempo

anno edizione: 2020

pagine: 204

In un piccolo paese dell'entroterra sardo, nel Campidanese, le vite degli abitanti procedono senza troppe scosse, riparate dai muri grigi delle case rimodernate con blocchetti di cemento e arrese alle monocolture di carciofi e biomasse. Un paese "perduto", con le erbacce nei giardini e senza più vocazione, che si è arenato su una secca e dimenticato del mondo che lo circonda. Finché non arrivano "gli invasori": una manciata di migranti che vengono da lontano e di volontari che li accompagnano, destinati a sistemarsi nel Rudere, una casa abbandonata con le finestre sgangherate aperte sulle colline. Lo sconcerto assale tutti, paesani e invasori: "Non era questo il posto", si ripetono da entrambe le parti - l'una spaventata da quella novità indecifrabile piovuta all'improvviso da chissà dove, l'altra catapultata in quel "corno di forca di paesino sardo" dove i treni non si fermano più. Ma la vita, anche quando sembra scivolare nell'insensatezza, è sempre aperta al futuro, è sempre un "fare, disfare e rifare". E se nel tempo imprevedibilmente gentile di quello strano consorzio umano gli orti tornano a germogliare, il Rudere a popolarsi, le emozioni a dilagare, qualche traccia di nuovo resterà comunque a cambiare i colori delle cose.
16,00