Nicolodi
Jindagi. Himalayan lives and destinies
Silvia Lanfranchi, Daniel Pittet
Libro: Libro rilegato
editore: Nicolodi
anno edizione: 2006
pagine: 120
I cantieri di Palermo. Azione di governo e politiche culturali per le città
Francesco Giambrone
Libro: Libro in brossura
editore: Nicolodi
anno edizione: 2006
pagine: 202
La storia più recente del nostro Paese ha messo in evidenza le insidie che si nascondono dietro la deriva efficientista che è stata imposta alle politiche culturali negli ultimi anni. Una attenzione via via minore è stata rivolta al ruolo della cultura quale potenziale di ricchezza e strumento di riscatto e valorizzazione del territorio, mentre grandi energie sono state dedicate alla definizione di un approccio aziendalistico che ha spesso fatto dimenticare il senso del progettare cultura e del promuovere e valorizzare il patrimonio. È in questo contesto che si inserisce questa testimonianza che racconta il cambiamento profondo di Palermo dopo la stagione delle grandi stragi di mafia del 1992, grazie anche a un'azione politica moderna e appassionata.
Antenati. Gli eroi
Giuseppe Maraniello
Libro: Libro in brossura
editore: Nicolodi
anno edizione: 2006
pagine: 72
Mario Bellini. Il fuoco nell'occhio. Tokyo-Osaka a 220 km orari
Libro: Libro in brossura
editore: Nicolodi
anno edizione: 2006
pagine: 148
E. 471. Locomotive di sogno
Erminio Mascherpa
Libro: Libro rilegato
editore: Nicolodi
anno edizione: 2006
pagine: 158
I prati aridi del Trentino meridionale
Antonio Sarzo
Libro: Libro in brossura
editore: Nicolodi
anno edizione: 2006
pagine: 320
Il paesaggio come palinsesto. Progetti per l'area fluviale dell'Adige a Trento
Renato Bocchi
Libro: Libro in brossura
editore: Nicolodi
anno edizione: 2006
pagine: 136
Oggetti modulanti nelle piazze di Trento
Claudia Battaino
Libro: Libro in brossura
editore: Nicolodi
anno edizione: 2006
pagine: 80
Belvedere, gazebo, balconate, passerelle, percorsi attrezzati, pensiline, sono oggetti ideati per mettersi in relazione con il paesaggio urbano e naturale, dal punto di vista estetico e visivo. Gli oggetti modulanti sono progetti che partono dall'architettura e arrivano nella città. Oggetti che pur non avendo un vero e proprio spazio interno, attraverso l'interrelazione con il paesaggio urbano, configurano lo spazio aperto. Oggetti che in assenza di particolari obblighi funzionali, normativi o dimensionali, con soltanto problemi di costo, possono sperimentare configurazioni spaziali libere. Oggetti che restano fondamentalmente aperti, poiché ciascuno potrebbe anche essere esportato in altri luoghi della città o addirittura in altre realtà urbane, ma con risultati differenti. Le sperimentazioni progettuali raccolte in questo libro, condotte presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Trento, nascono dall'esigenza espressa dalla città di valorizzare alcuni spazi del centro storico, male o poco utilizzati, perciò anche scarsamente rappresentativi ed incapaci di costituirsi come elementi di qualificanti e poli di attrazione, con nuovi elementi di "arredo urbano".
Forti. Architettura e progetti
Claudia Battaino
Libro: Libro in brossura
editore: Nicolodi
anno edizione: 2006
pagine: 104
Il libro raccoglie pensieri ed esperimenti sul progetto dei nuovi interventi per il recupero dei forti del novecento. Le ipotesi e le scelte che li riguardano, prodotti in diverse occasioni esigono un approccio che parte dal mondo della composizione, che approfondisce aspetti singolari e spaziali che caratterizzano fortemente la struttura di questi edifici, nei rapporti multiscalari con i paesaggi. Esse propongono un approccio all'esistente basato sul rapporto tra procedure compositive e realtà storiche, sull'uso di figure architettoniche nuove in relazione a paradigmi compositivi antichi e della loro reciproca necessità. Una logica che è lontana dal tema della conservazione intesa come mantenimento di una forma che permane nel tempo, perché ogni progetto, quando interviene sull'esistente, introduce una trasformazione. Nei progetti qui raccolti, memoria e invenzione, sono messi a confronto. I forti diventano allora principio formale, suggeriscono composizioni minimali, architetture possibili, per fare rivivere questi spazi, contro ogni imbalsamazione.