Minimum Fax
Hollywood sul Tevere. Storie scellerate
Giuseppe Sansonna
Libro: Copertina morbida
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2016
pagine: 145
La storia ruggente del cinema italiano come nessuno l'ha mai raccontata, attraverso un pugno di storie scellerate intercettate nella penombra di Cinecittà. Dietro i magnifici film che trasformarono una nazione uscita a pezzi dalla guerra in centro propulsivo dell'immaginario mondiale si celano incredibili vicende di vita vissuta, sospese tra squallore e magnificenza. Grandi registi, produttori megalomani, attrici viziose e comici nazionalpopolari in possesso di inconfessabili segreti. La grazia demoniaca di Tina Aumont, Alighiero Noschese reclutato dalla P2, la bravura patologica di Gian Maria Volonté, Gualtiero Jacopetti e l'Fbi, il titanico Salvo Randone ridotto in miseria, Tognazzi che offre la propria visceralità alle eresie di Marco Ferreri... esistenze trasversali, che somigliano a sceneggiature non ancora girate.
L'uomo dai mille volti. Inchiesta su un'impostura sentimentale
Sonia Kronlund
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2025
pagine: 139
Si fa chiamare Ricardo, Alexandre, Daniel o Richard; è argentino, brasiliano, portoghese. Fa il chirurgo, l’ingegnere, il fotografo. Ha donne, mogli, forse figli sparsi per diversi continenti. Contattata da una delle numerose vittime di questo bugiardo seriale, la documentarista Sonia Kronlund si lancia in un’inchiesta che la porterà a trovarsi faccia a faccia proprio con lui, Ricardo, l’impostore totale. Ma chi è veramente Ricardo? Cosa lo spinge a ingannare tutte queste donne, a inventarsi identità sempre diverse senza fermarsi mai, nemmeno quando le sue bugie vengono svelate? Chi c’è dietro le sue molteplici facciate: uno psicopatico, un pericoloso manipolatore o semplicemente un seduttore compulsivo? "L’uomo dai mille volti" è un’inchiesta appassionante che si legge come un thriller, ma anche una riflessione vertiginosa su cosa accade quando arriviamo a scorgere il sottilissimo confine che separa realtà e mistificazione. Come il Jean-Claude Romand di L’avversario e il Frank Abagnale di Prova a prendermi, Ricardo ci sconvolge perché apre uno squarcio su un sentimento oscuro: quel misto di orrore e fascinazione che si prova di fronte a personaggi la cui vita è già letteratura.
Malotempo
Veronica Galletta
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2025
pagine: 245
Paolino Rasura aveva un sogno: lasciare Santafarra per frequentare l’Accademia di Belle Arti. Adesso ha trent’anni, non è più Paolino, si è fatto una famiglia sua e vive a Palermo, fa il pittore di carretti e sente di aver sprecato la sua chance. Nel dicembre del 1967 l’artista mancato fa ritorno al paese natio per le esequie di Filippu, l’eccentrico scultore che aveva trasmesso al piccolo Paolo l’amore per l’arte. La morte di Filippu è per Paolo l’occasione di raccogliere i pezzi della sua vita passata, trovando però solo cocci: si sente un estraneo perfino tra i suoi fratelli, e le opere di Filippu, che un tempo gli parlavano, aiutandolo ad affrontare il mondo, parlano adesso a una banda di ragazzini capeggiata dalla combattiva Francesca che, con l’aiuto delle teste di Rachel Carson e Federico García Lorca, si adopera per impedire l’esproprio del Giardino e la demolizione delle sculture per costruire la superstrada. Dopo Pelleossa, Veronica Galletta torna a Santafarra e, con la maestria che guida la sua penna, dà voce a un luogo martoriato da cui hanno origine tante delle crepe e storture di oggi, restituendoci una parte di Sicilia all’alba del terremoto del 1968.
Il padre morto
Donald Barthelme
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2025
pagine: 225
Il Padre Morto non è vivo, ma non è nemmeno morto. È morto «solo in un certo senso», dato che si rifiuta di restare inerte e lasciarsi trascinare da una spedizione con a capo il figlio verso la destinazione più ovvia. Prima di morire, ha governato con mano ferma, sicura e dittatoriale. È mezzo morto e mezzo vivo, in parte biologico in parte meccanico, è saggio e vanitoso, potente e indomabile, non si rassegna al destino di carcassa e con le ultime forze cerca di liberarsi dai lacci. Il viaggio è forse il simbolico parricidio che il figlio deve compiere per emanciparsi? È una satira di stampo freudiano? E il Padre è Dio, è il linguaggio, è la cultura? Tra dialoghi scombinati, carambole linguistiche, citazioni enciclopediche, divertissement eruditi, nonsense esilaranti e lampi di fulminante verità questo romanzo straordinario è un tuffo nell’universo di Barthelme: un imponente collage postmoderno dal quale è impossibile distogliere lo sguardo, in cui la scrittura ribolle e sembra animarsi di una vita biologica, procreando, mutando e proliferando in un’evoluzione incessante che dà l’impressione di scrutare direttamente nel magma del subconscio collettivo.
La teoria del salto
Corrado De Rosa
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2025
pagine: 433
Settembre 1928. Durante un’escursione sulle Alpi tirolesi, un dentista ebreo cade in una scarpata. Il figlio Philipp corre a chiedere aiuto, ma quando torna con i soccorsi il padre è morto, ucciso da alcuni colpi alla testa incompatibili con una caduta. Per il ragazzo inizia un’altra vita, la seconda, in cui viene arrestato e condannato per parricidio. Sembra la trama di un film, ma è una storia vera che sarà ricordata come «l’affare Dreyfus austriaco». Numerose personalità – tra i tanti, Einstein, Freud, Thomas Mann – sottolineano come le incongruenze nelle indagini e l’assenza di movente riflettano un clima fortemente intriso di antisemitismo, rinfocolato dal nazismo che inizia a bruciare l’Europa. Il giovane, graziato ma segnato dallo stigma della colpa, modifica il proprio nome, si trasferisce a Parigi e dà inizio alla sua terza vita, diventando uno dei fotografi più famosi al mondo: Philippe Halsman. Con l’abilità del romanziere e la perizia dello psichiatra, Corrado De Rosa ricostruisce gli eventi che hanno trasformato uno studente di ingegneria processato per un tragico reato in un artista innovativo che ha saputo rialzarsi e immortalare l’anima dei suoi soggetti.
Tredici storie e tredici epitaffi
William T. Vollmann
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2025
pagine: 256
Popolato dalla variegata galleria di personaggi che riconosciamo dalle opere precedenti di Vollmann, questo dettagliato resoconto dal fronte della realtà ci accompagna nel mondo di persone disperate, ossessionate, spacciate o smarrite che cercano di capire in che momento tutto è andato storto e vivono nella speranza che un’altra dose, un’altra notte di sesso, un altro viaggio dall’altro capo del mondo porterà la pace interiore tanto bramata. Tredici storie che sfumano il confine tra l’invenzione e il reportage, la finzione e l’autobiografia, i mostri immaginati e quelli reali, e costituiscono uno dei più coraggiosi, approfonditi e sovversivi ritratti dell’America, un mosaico ardente sempre sospeso tra brutalità e romanticismo, in cui ogni storia si conclude con una piccola riflessione sulla morte, intesa come perdita irrecuperabile: piccoli epitaffi – per persone, animali, oggetti – che non sono un finale ma l’inizio di un nuovo modo di interpretare l’esistenza, per afferrare il senso di una vita in cui non c’è spazio per la paura perché tutto – il dolore, la violenza, la bellezza e l’amore – sono parte dello stesso percorso, voci che si sommano nello stesso grido di speranza.
L'ultimo don Camillo. Immagini e ricordi di un film perduto
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2025
pagine: 143
Il 13 luglio 1970, a Brescello, cominciano le riprese di Don Camillo, Peppone e i giovani d’oggi. Diretto dal francese Christian-Jaque, il film è tratto dall’ultimo romanzo di Giovannino Guareschi sui due eterni litiganti della bassa emiliana. Dovrà essere la sesta pellicola interpretata da Fernandel e Gino Cervi, e anche la prima a colori. Malgrado il caldo infernale, le settimane iniziali trascorrono senza particolari problemi, accompagnate dall’attenzione della stampa, non solo italiana, e dalle attese dei tanti ammiratori della saga. Il 31 luglio un improvviso malore costringe però Fernandel a lasciare il set; alcuni mesi dopo, la morte dell’attore blocca per sempre la lavorazione. Misteriosamente sparisce anche il girato: cercato invano per mezza Europa, il film sembra essersi dissolto, evaporato nella leggenda. Parecchi anni dopo, vengono fortunosamente ritrovati centinaia di provini fotografici. Recuperati e riordinati dalla Cineteca Nazionale, si rivelano una puntuale documentazione delle riprese realizzate da Christian-Jaque. Sulla scorta di queste preziose immagini inedite e della sceneggiatura originale, conservata anch’essa al Centro Sperimentale, Alberto Anile restituisce su carta un’appassionata ricostruzione del film, arricchita da saggi di Roberto Chiesi, Steve Della Casa, Luca Pallanch, Marco Vanelli, Dario E. Viganò e dello stesso Anile, e da interviste a membri del cast tra cui Giancarlo Giannini e Graziella Granata. L’ultimo Don Camillo riporta così in vita l’ultimo capitolo, perduto e rimpianto, dell’amatissima serie, regalandoci la magia di un film che avrebbe dovuto essere e non è stato.
Il coltivatore del Maryland
John Barth
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2024
pagine: 1006
Siamo alla fine del XVII secolo. Ebenezer Cooke, Poeta Laureato, dall’Inghilterra viene spedito nel Nuovo Mondo con un doppio incarico: amministrare la piantagione di tabacco del padre e scrivere un grande poema epico sulla vita nelle colonie del Maryland. Inizia così un’odissea in cui, tra doppi e tripli scambi di identità, si susseguono naufragi e rapimenti, pirati e indiani, trafficanti d’oppio, prostitute amate, gemelle perdute, re indigeni, una misteriosa ricetta afrodisiaca e continui attentati alla vita del Poeta. Come non bastasse, ci sono poi le continue insidie carnali da cui Ebenezer cerca di difendere quel che ha di più caro: la propria verginità. In questa imponente satira di tutti i vizi umani John Barth eleva a un livello quasi filosofico il suo talento nel mescolare il virtuosismo linguistico a una materia pulp, e il risultato è uno dei romanzi più esilaranti mai scritti. Tra echi di Rabelais, Voltaire, Boccaccio e Cervantes, Il coltivatore del Maryland è considerato una delle opere più importanti del secondo Novecento e una delle massime espressioni della letteratura postmoderna, il cui potere di ammaliare e strabiliare ne fanno un classico fuori dal tempo.
Vera Bushwack
Sig Burwash
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2024
pagine: 272
Drew ha un piano: abbandonare tutto, costruire una baita nel bosco e vivere lì con il suo cane Pony. Un progetto apparentemente semplice che però ben presto si scontra con le difficoltà pratiche. Progettare una casa con le proprie mani è più difficile di quanto avesse immaginato. C’è chi non comprende il suo desiderio di vivere lontano da tutto e chi non riesce a concepire che qualcuno che non sia un uomo possa imbracciare una motosega, e c’è anche chi offre un aiuto che forse non è del tutto disinteressato. E mentre la natura selvaggia prende il sopravvento nelle sue fantasie, Drew si trova a fare i conti con i legami che ha lasciato dietro di sé, i traumi e le assenze che pesano e che nemmeno la fitta vegetazione del bosco riesce ad attenuare. L’esordio di Sig Burwash è un racconto sincero e genuino sulla vita selvaggia, è la storia di come – tra crolli e compromessi – si costruisce una baita, ma anche il proprio posto nel mondo.
Perché è divertente. Interviste
Quentin Tarantino
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2024
pagine: 336
«Se non avessi avuto tutta questa voglia di fare film, avrei fatto la fine di Ordell, il protagonista di Jackie Brown. Non avrei fatto il postino o il centralinista, sarei finito in galera». Nato e cresciuto a Los Angeles, ma non certo nei quartieri chic che ruotano attorno a Hollywood, Quentin Tarantino è stato salvato dalla sua passione onnivora e vorace per il cinema e dai cinque anni trascorsi lavorando in una videoteca e assorbendo la settima arte in tutte le sue forme: dai capolavori d’autore alla filmografia di genere e pop; dalle produzioni dei grandi studios al cinema italiano, fino a quello asiatico. Poi, l’esordio dirompente con Le iene; la Palma d’oro a Cannes con Pulp Fiction, uno tra i pochi film di fine millennio che ha stravolto il linguaggio cinematografico; il grande omaggio di Kill Bill agli action movie asiatici; le incursioni nel cinema bellico (Bastardi senza gloria) e nel western (Django Unchained); il commovente omaggio alla fabbrica dei sogni di C’era una volta a Hollywood. In questa raccolta inedita delle sue migliori interviste, Tarantino si racconta senza pudore, fornisce nuove chiavi per la comprensione del suo cinema e dei suoi memorabili dialoghi, ma soprattutto offre un quadro completo, originale, spiazzante di tutti i film che lo hanno influenzato e che trovano spazio nella sua opera, ora citati, ora riscritti, ora semplicemente omaggiati.
Flux
Jinwoo Chong
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2024
pagine: 360
Poco prima di Natale Bo perde sua madre, investita da un autobus e dal flusso del tempo. Vent’anni dopo Brandon perde il lavoro, perché il giornale per cui scrive deve proteggere il flusso di cassa, dopodiché viene avvicinato da un uomo che gli offre un lavoro e un appartamento; l’azienda si chiama Flux, e giura di aver realizzato una batteria che non si scarica mai. Passano altri vent’anni e Blue, che può parlare solo con l’aiuto di un dispositivo elettronico, torna nella sede abbandonata di Flux per cercare risposte sul proprio passato. Magari la misteriosa compagnia non ha inventato una batteria infinita, ma di sicuro ha trovato il modo di infrangere il flusso del tempo come uno specchio, nelle cui schegge, forse, c’è la madre di Bo, ancora viva. Tra fantascienza e dramma, un’ambiziosa metafora sentimentale sull’unidirezionalità del tempo, che può incrinare anche il più sincero dei legami, facendo sorgere il desiderio di una scappatoia fantastica, di un flusso di energia senza fine da usare per tornare in un passato ideale in cui però non c’è più nessuno, se non un implacabile silenzio.
Lo spirito reazionario. Come il lato oscuro della politica americana ha infettato tutto il mondo
Zack Beauchamp
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2024
pagine: 287
C’è una contraddizione fondamentale al cuore della politica americana, che perdura sin dalla fondazione degli Stati Uniti: man mano che la democrazia progredisce e si consolida, ci sarà sempre una fazione reazionaria che si oppone al cambiamento e cerca di incrinarne le basi; man mano che gli ideali di libertà e uguaglianza si diffondono concretizzandosi in leggi e sentimenti più inclusivi, fenomeni come la xenofobia, la discriminazione e la divaricazione sociale vanno di pari passo. Negli ultimi anni questa discrepanza si è tradotta in un populismo di destra aggressivo fino alla ferocia, che utilizza le armi e le regole della democrazia per minarne le fondamenta dall’interno. Questo nuovo reazionarismo – che non si propone di abbattere le istituzioni democratiche ma di piegarle ai propri scopi – è un fenomeno che ha cessato da tempo di essere squisitamente americano e che si è esteso, con modalità talvolta differenti ma con la medesima base ideologica e pragmatica, all’Asia e all’Europa, fino a bussare alle nostre porte. Attingendo a un’ampia esperienza personale, e alternando con sapienza la teoria politica e l’analisi degli ultimi sviluppi in paesi che vanno da Israele all’India, dalla Cina all’Ungheria, Beauchamp spiega con dovizia di dettagli come determinate contraddizioni siano intrinseche al progetto stesso della democrazia, e come lo spirito reazionario, che in passato aveva cercato di respingere e negare quel progetto, ora ne adotti il linguaggio per sovvertirlo, dimostrandosi, in questo, ancora più insidioso.