Mimesis
Zapruder. Rivista di storia della conflittualità sociale. Volume Vol. 60
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 208
Bramea (racconti persi nel tempo)
Alessandro Tessari
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 158
Durante tutta la sua vita Alessandro Tessari ha cercato di non farsi capottare dalle onde del destino o dalle onde che andava cercando infilandosi con cura nei labirinti dove è facile perdere il senno, costruendo così la propria perdizione. Voleva intitolare questi racconti Infernalia perché tanto hanno a che fare con i momenti bui della sua vita. Poi ha optato per Bramea, titolo del racconto che preferisce, dedicato a Marco, amico e compagno di tanta parte della sua vita.
La filosofia futura. Volume Vol. 19
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 146
Testi di: Andrea Colombo, Luca Taddio, Damiano Cantone, Silvia Capodivacca, Alessandro Carrera, Lorenzo Graziani, Sandro Sozzo, Silvano Tagliagambe.
«Le prigioni rendono la società più sicura» e altri venti miti da sfatare sull'incarcerazione di massa
Victoria Law
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 198
Questo libro si propone come guida per tutti coloro che sono interessati a capire come il sistema carcerario punti a colpire le comunità e a danneggiare i singoli individui. Gli Stati Uniti incarcerano più di qualunque altro paese al mondo, contando ormai circa due milioni di persone dietro le sbarre, e il numero è in costante crescita: basti pensare che negli ultimi quarant’anni è aumentato del 500%. In queste pagine Victoria Law spiega come razzismo e controllo sociale abbiano rappresentato le cause fondamentali dell’incarcerazione di massa e come essi continuino a esserne la vera essenza.
La somiglianza informe o Il gaio sapere visuale secondo Georges Bataille
Georges Didi-Huberman
Libro: Copertina morbida
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 540
A più di vent'anni dalla prima edizione, Georges Didi-Huberman torna sul volume dedicato a Georges Bataille. L'autore si concentra sul biennio di pubblicazione della rivista Documents (1929-1930), di cui Bataille ricopre la carica di segretario generale. Insieme ai suoi sodali, l'autore della Storia dell'occhio trasforma quella che avrebbe dovuto essere una classica Gazette des beaux-arts in un punto d'incontro tra diverse discipline e pratiche visuali, che la distinguono sia dalle pubblicazioni più tradizionali che da quelle d'avanguardia. Soprattutto - questa la tesi più radicale della lettura di Didi- Huberman, nonché quella che ha dato vita a una famosa polemica con Rosalind Krauss e Yve-Alain Bois sulla quale l'autore ritorna nella postfazione - attraverso il concetto d'informe, Bataille avrebbe lacerato al contempo il concetto di rassomiglianza e di dialettica per come la filosofia occidentale è solita intenderle. Lacerare, tuttavia, non significa semplicemente negare, quanto piuttosto smentire, aprire, problematizzare, dando vita a un gaio sapere visuale che fa dell'inquietudine e della mancanza di sintesi il motore di un'incessante ricerca.
Tra experientia ed experimentum. Medioevo e modernità a confronto
Libro: Copertina morbida
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 234
Siamo soliti intendere il rapporto tra esperienza ed esperimento come un prodotto della prima Modernità, come il risultato dell'imporsi del metodo scientifico galileiano e quindi come espressione di un'opposizione: tra soggettivo e oggettivo, qualitativo e quantitativo, interno ed esterno, psiche e natura. E non mancano di certo buone e abbondanti ragioni per dare quest'idea quasi per scontata. Scopo del volume è sottoporre a critica una tale convinzione, attraverso due mosse in qualche modo simmetriche: tornare indietro agli albori del Medioevo, ai commentari duecenteschi di Aristotele e a Ruggero Bacone e andare molto avanti, alla più recente contemporaneità, laddove la questione finisce per riguardare il medesimo statuto della filosofia. Lungo il percorso, e per ogni tappa, la relazione tra esperienza ed esperimento si arricchisce e modifica, trovando inediti punti di ricaduta nella scienza pre-moderna, nella teoria della musica e nel decisivo confronto tra fenomenologia e filosofia analitica.
La società dei poeti. Per una nuova sociologia dei trovatori
Libro: Copertina morbida
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 276
La poesia dei trovatori occitani può essere letta secondo molte prospettive. Una di queste è quella sociologica, che fu impiegata, attorno alla metà del secolo scorso, dal grande romanista Erich Köhler per istituire una relazione tra le ragioni della fin'amor trobadorica e la conformazione della sua struttura ideologica. L'idea che sta alla base di questo studio è invece orientata a rideterminare il peso della struttura sociale entro la quale agiscono i poeti e i loro mecenati, indagando i diversi aspetti della società dei trovatori, intesi anzitutto come un gruppo sociale che si articola al suo interno mediante strutture reticolari. Nella convinzione che l'elemento socioculturale sia fondamentale per definire un fenomeno letterario nella sua interezza, le indagini qui proposte offrono un panorama rinnovato, fondato prima di tutto sull'analisi testuale e sulla considerazione del contesto storico, sociale e culturale in cui è pensabile la figura del trovatore.
Medicina narrativa e bioetica della cura. Tre riflessioni sull'atto medico e la distinzione tra malattia e patologia
Daniele Cananzi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 120
Cosa sia l’atto medico è la questione che viene discussa nella doppia chiave pratica e teoretica, scientifica ed empirica assunta nel tentativo di leggere la questione dell’atto medico sia con gli occhi del medico sia con gli occhi del paziente, l’uno centrato verso il cosa fare tecnico, l’altro tutto preoccupato dal cosa fare emozionale-affettivo. E qui un interrogativo sorge ed è elementare: può il primo “farsi”, quello tecnico, ignorare il secondo, quello emozionale? In termini meno elementari: può il medico trattare il paziente come corpo, e il corpo del paziente può essere inteso come un “corpo docile” manipolabile o come “corpo-macchina” trasparente? Il “cosa” dell’atto medico e il “come” della cura, forse, si ripropongono anche attorno a queste questioni, elementari e fondamentali anche nel senso di fondative.
Coercizione e diritto
Anna Pintore
Libro: Copertina morbida
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 142
Dopo Herbert Hart, la filosofia del diritto specie angloamericana ha espunto senza troppi complimenti la coercizione dal diritto, almeno come sua caratteristica "essenziale", oppure ne ha preservato il ruolo e l'importanza, ma conferendo a essa una posizione servente rispetto ai requisiti morali che il diritto, come tale, dovrebbe soddisfare. Negli scritti qui raccolti, l'autrice mostra l'insostenibilità di queste tesi e riafferma, in tema di rapporti tra diritto e forza, l'attualità della tradizione giuspositivista, alla luce della quale il monopolio e l'amministrazione della forza fisica sono il tratto saliente del fenomeno giuridico. Sostiene altresì, anche attraverso una critica all'interpretazione corrente del pensiero di Hart, che la centralità della coercizione nel (concetto di) diritto si integra pienamente col programma di separazione tra il diritto e la morale, e con la visione strumentale del diritto: vale a dire con i due aspetti basilari dell'anzidetta tradizione.
Vecchi. Antropologia transgenerazionale
Roberto Cheloni
Libro: Copertina morbida
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 194
«Nella scelta oculata di quel raffinatissimo linguista che fu Sigmund Freud [...], la nostalgia trova il proprio acme nella vecchiaia. Freud non lascia addio alcuno [...], né tenta una fuga che tenga lontano il perfido ginepraio rumoroso della vita.» Con questo saggio Roberto Cheloni aggiunge un altro decisivo tassello alla sua incessante opera di ricerca, condotta dalla sua prima giovinezza attraverso numerose pubblicazioni di natura svariata, spaziando dall'ambito psicoanalitico specialistico a quello giuridico. Nel saggio vengono esposti molti casi clinici che rendono testimonianza della "teoria transgenerazionale", tramite una narrazione scorrevole, incalzante e precisa nei passaggi logici, ma complessa e ricca di sfumature nell'uso complessivo del linguaggio. Infatti si compiace di interpolare magistralmente la lingua tedesca (di cui è approfondito conoscitore), ma anche quella francese. Molti sono i casi e le relative storie cliniche esposte in questo libro: incontreremo diversi "personaggi" tra cui Pol, Zeppel (il nonno) e Benno (il nipote), ma anche i gemelli Tonio e Gervaise e, tramite la loro storia, seguiremo il passaggio dalla generazione dei "nonni", alla generazione dei "figli", fino a quella dei "nipoti", per giungere così alla domanda: "Può un vecchio essere preso in analisi e sostenerne l'impegno?". La risposta che ci arriva dalla lettura di Cheloni è affermativa e nel dimostrarlo l'autore sfata i luoghi comuni relativi a ciò che di solito consideriamo solo come un soggetto proteso all'attesa della conclusione della propria esistenza. Sarà proprio in virtù dell'analisi del nonno Zeppel se Benno potrà vivere (libero dall'interdetto parentale) la propria esistenza.
Essere adulto nella società 5.0
Giovan Battista De Gattis
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 120
Nella società 5.0, l’ex-adolescente ha bisogno di guide mature (genitori, maestri, formatori, consulenti filosofici, ecc.) che – tenendo ben a mente il processo di trasformazione in atto – lo aiutino ad ampliare le sue mappe interne per raggiungere/consolidare l’adultità e iniziare il cammino verso la maturità. In quest’opera, l’autore affronta la ricerca di senso dell’esistenza e spiega – in primis a se stesso – come la Pedagogia e la Filosofia pratica possano favorire il passaggio dall’età adolescenziale a quella adulta, ovvero essere porte di accesso alle plurime identità che caratterizzano la persona nelle diverse tappe della vita.
Il lascito lirico di Corrado Govoni. Dai crepuscoli sul Po agli influssi emiliani
Matteo Bianchi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 198
Una rilettura dell’opera crepuscolare di Corrado Govoni (1903-1958) attraverso le ultime due generazioni di autori emiliani, con un’attenzione particolare all’atmosfera ferrarese dal primo Novecento a oggi, si è imposta nello studio di Matteo Bianchi nel momento in cui la cifra elegiaca e l’abbassamento dei toni e del registro lessicale si sono rivelati tratti somatici imprescindibili; con la premessa che la vena intimista di stampo pascoliano sia pulsante lungo l’intera produzione lirica del poeta di Tamara – anche a detta sua – e sia sconfinata per mezzo delle descrizioni paesaggistiche nelle prose poetiche de La santa verde (1919), rendendo Govoni un punto di riferimento per le tendenze letterarie della provincia di Ferrara e di quelle limitrofe. Govoni subì l’esistenza e spesso ne fu travolto, ma i versi cominciarono a registrarlo con nitidezza dopo l’uccisione del figlio Aladino (1944) nelle Fosse Ardeatine per mano dei nazisti. Accadimento che gli fece ritrattare davanti allo specchio ogni cosa, persino quel suo minimo legame alla politica nazionale, rinnegando tutto e ritirandosi in definitiva dalla mondanità erudita mal sopportata. Allora recuperò in veste ancora malinconica, ma senza perdere l’entusiasmo di fondo per la scoperta, il mondo agreste che mai avevo smesso di mancargli. Se la curiosità lo aveva accomunato a Filippo de Pisis, il ritorno nei dintorni ferraresi lo aveva distanziato da coloro che avevano scelto di abbandonare “la musa pentagona” per porti più sicuri, così lo stesso de Pisis e Giorgio Bassani.