Giappichelli
Data science con MATLAB
Marco Riani, Aldo Corbellini, Fabrizio Laurini, Domenico Perrotta, Francesca Torti
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2023
pagine: 688
Procedimento legislativo e decisione politica. Itinerari regole prassi
Michela Michetti
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2023
pagine: 256
L'adozione di una legge rappresenta la più alta manifestazione della vita politico-istituzionale di uno Stato e, secondo la massima democratico-rappresentativa, essa esprime l'azione di governo di una maggioranza legittimamente eletta dal popolo. Oltre ad essere il risultato di un procedimento meccanicamente scandito dalle prescrizioni costituzionali e regolamentari, la decisione legislativa ricompone in sé l'ineludibile conflitto tra i diversi e molteplici interessi che animano la società civile, e il Parlamento, che è la sede ove istituzionalmente viene elaborata la volontà politica, è formalmente il decisore politico. Da tempo, però, la letteratura, non solo giuspubblicistica, ha messo in luce l'incapacità dell'istituzione parlamentare di essere il referente privilegiato della società civile e di non saper più assolvere alla sua funzione rappresentativa classica. La crisi del Parlamento è (anche) la crisi del procedimento legislativo, stretto tra l'applicazione di regole e, soprattutto, prassi irrituali che distorcono il fondamento politico-ideologico del modello costituzionale e lo statuto epistemologico della funzione legislativa e della stessa legge. Di qui l'esigenza di riconsiderare il ruolo di centralità del Parlamento e restituire all'iter legis una posizione di preminenza nel circuito di produzione normativa.
Valore di legge
Laura Buffoni
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2023
pagine: 472
«L’investigazione del testo, che pone il «valore di legge» ma che disorienta il diritto accostando al valore la «forza di legge», passa dalla sua scomposizione, dall’interrogazione delle lettere che sono depositate e custodite nei suoi anfratti, negli interstizi. Bisogna, cioè, seguire tanto l’esplicito, la superficie, quanto le tracce disseminate, talvolta nascoste, senza dimenticare che la superficie è tale per il profondo. La ricerca muove da un’opzione ermeneutica. Ogni ricerca presuppone un’ipotesi preliminare, che l’inchiesta abbia già una direzione. In principio era il Verbo e il Verbo si fece carne, ma in un senso peculiare. Nella Seconda Lettera ai Corinzi, Paolo di Tarso disse che «la lettera uccide, lo spirito dà vita», opponendo la Legge cristiana, la buona novella, l’evangelo, la parola orale portata «sulle tavole di carne dei […] cuori», alla Legge ebraica, antica, immobile, rigida, scritta «su tavole di pietra». Altrove, però, nella Lettera ai Romani, precisò: «Togliamo dunque ogni valore alla legge mediante la fede? Nient’affatto, anzi confermiamo la legge», ove la legge, a cui il valore è qui già legato da una relazione di predicazione, è la lettera giudaica e la fede è lo spirito vivente della rivelazione cristiana. Ecco che il «valore di legge» è la secolarizzazione, più o meno consapevole, di un tema messianico. E, muovendo dalla prospettiva teologica in cui la Legge “significa”, si azzarda che «la lettera uccide chi la ignora». Contro lo spettro paolino, o meglio prima del paolinismo e poi dell’agostinismo, dell’ordine nuovo dello spirito contro la antica, morta, silente, lettera, questa lettura della Legge tenta di farsi carico del peso del testo, di “valorizzarlo” e di non ridurlo a figura, a immagine di altro, ad anagogia o ad allegoria con quel tanto di nichilismo che questa porta con sé, ove la lettera assume valore ancillare. La lettera della Legge è dura, nel senso che è, teologicamente, «scrittura su tavola» ed è, nel Secolo, scrittura incisa su carta. Ha una sua fissità, seppure alterabile. La sua normatività è tutt’uno con la sua inscalfibilità, con la sua resistenza e, dunque, con la sua positività. Ma – per restare dentro l’ordine discorsivo dell’interpretazione della Scrittura – non si avanza una proposta interpretativa masoretica, che venera superstiziosamente la lettera della Scrittura originaria e men che meno il pensiero e la voce di chi la creò e rivelò. Tutto al contrario. Per dirla nel discorso dell’interpretazione delle leggi e, tra esse, della prima legge, la Costituzione, implica il testualismo, ma non nella versione soggettivistica dell’original intent, perché i testi scritti, che sono “cose”, vivono di vita propria, separata dal loro autore (o “firmatario”) e dai lettori, potenzialmente infiniti, e producono sensi e conseguenze inintenzionali (...)»
Quando perseguire. Aspetti costituzionali delle scelte sui criteri di priorità nell’esercizio dell’azione penale
Stefano Catalano
Libro
editore: Giappichelli
anno edizione: 2023
pagine: 224
«Never let a good crisis go to waste». Il principio della separazione dei poteri prima e dopo la pandemia
Luca Vanoni
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2023
pagine: 368
I prestatori di servizi per le cripto-attività. Tra mifidizzazione della MICA e tokenizzazione della Mifid
Maria Teresa Paracampo
Libro
editore: Giappichelli
anno edizione: 2023
pagine: 192
Prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne tra diritto e cultura
Libro
editore: Giappichelli
anno edizione: 2023
pagine: 400
Il volume raccoglie i contributi frutto del progetto “Prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne tra diritto e cultura” promosso dal 2019 dal Dipartimento di diritto, economia e culture dell’Università dell’Insubria, sotto la responsabilità scientifica di Valentina Jacometti, con il finanziamento della Regione Lombardia per la promozione di progetti e percorsi formativi nel sistema universitario lombardo sulle tematiche di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne. Il volume adotta un approccio interdisciplinare, che prende in considerazione, da un lato, il quadro normativo esistente e gli strumenti giuridici attualmente a disposizione a livello nazionale e sovranazionale, e dall’altro, le ragioni storico-culturali del fenomeno in prospettiva storico-comparatistica. La prospettiva comparatistica e il contributo di esperti del settore consentono di mettere in luce le buone prassi nazionali e internazionali in materia di parità di genere e contrasto alla violenza sulle donne, ma altresì le criticità che si riscontrano in questo ambito in diversi contesti culturali.
Diritti e rimedi
Adolfo Di Majo
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2023
pagine: 96
Si è ritenuto opportuno addivenire a una riflessione complessiva sul tema del rapporto tra diritti e rimedi, fino a questo momento affidata ad alcuni saggi dedicati al tema e pubblicati nella "Rivista Europa e Diritto Privato". Il “rimedio”, già in linea approssimativa, può definirsi uno strumento di risposta alla violazione di un diritto o alla mancata soddisfazione di un interesse giuridicamente riconosciuto, ma non enunciato tuttavia in una regola sanzionatoria che è preoccupata principalmente di descrivere la fattispecie e i suoi effetti. Pur essendo il nostro ordinamento un diritto codificato, lo spazio occupato da una prospettiva rimediale appare innegabile. Lo spazio è quello lasciato dalla zona coperta da regole di fattispecie che spesso lasciano scoperti vuoti normativi con riguardo ai molteplici bisogni di tutela manifestati da interessi che restano insoddisfatti. Sembra quasi un paradosso che, ad esempio forme di tutela c.d. specifica, e cioè che assicurano al titolare proprio il conseguimento “del bene della vita” cui esso ha diritto (ad esempio la prestazione dovuta) non siano espressamente enunciate, ritenendosi, in via generale, sufficiente che la tutela dell'interesse insoddisfatto abbia luogo per via equivalente e cioè attraverso il risarcimento del danno. Esemplare è la regula aurea dell'art. 1218 c.c., ove l'inadempimento dell'obbligo non sembra dar luogo ad altro effetto che al risarcimento del danno. Disposizioni sostanzialmente a carattere processuale (come gli artt. 2930 cod. civ. e segg.) presuppongono che esista per loro risposta già sul terreno del diritto sostanziale.
Il diritto dei controlli societari
Alessandro De Nicola
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2023
pagine: 480
Il diritto dei controlli societari è un argomento sempre più di pressante attualità sia per lo scenario normativo e regolamentare che appare in continuo movimento, sia per la centralità che i controlli interni hanno ormai assunto nella conduzione quotidiana dell’attività di impresa. Con il volume si è voluto raggiungere lo sfidante obiettivo di offrire – sia ai legali interni alle imprese, sia ai professionisti – un testo che approcci giuridicamente tutti gli organi e le funzioni che, nelle società per azioni, sono coinvolti a vario titolo nel sistema dei controlli interni, la cui disciplina si caratterizza per un impianto normativo, regolamentare e giurisprudenziale molto vasto, non omogeneo e difficile da interpretare. Si parte dagli amministratori e dai comitati interni al consiglio di amministrazione, per passare a una disamina dell’organo di controllo per eccellenza, il collegio sindacale (anch’esso toccato da più interventi di riforma), alla quale fa seguito un’analisi puntuale e aggiornata della revisione legale, dell’organismo di vigilanza 231, dei soci di minoranza, del dirigente preposto alle scritture contabili, del preposto alla gestione del rischio, del data protection officer e del responsabile sicurezza prevenzione e protezione.
Le crisi bancarie. Problemi e prospettive
Libro
editore: Giappichelli
anno edizione: 2023
pagine: 152
La scelta del Premier nei sistemi parlamentari
Salvatore Bonfiglio
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2023
pagine: 224
Il volume esamina la formazione del Governo nei sistemi parlamentari nel passaggio dalla fase dualista a quella monista, nel Regno Unito e poi nel continente europeo. La tendenza monista si rafforza nel Novecento, specie nel secondo dopoguerra: si considerano le costituzioni di Francia (IV Repubblica), Germania e Spagna, in base alle quali il Premier è prima investito dal Parlamento, poi nominato dal Capo dello Stato. La Costituzione italiana, invece, prevede innanzitutto che il Presidente della Repubblica nomini il Presidente del Consiglio. Se fino ai primi anni Novanta i partiti si ritenevano i soli attori determinanti nella scelta del Capo del Governo e dei Ministri, con la destrutturazione del sistema partitico è cresciuta l’influenza del Capo dello Stato nella formazione del Governo, dando vita ad alcuni esecutivi “di matrice presidenziale”. L’autore riflette su quelle esperienze e invita a rafforzare la posizione costituzionale del Presidente della Repubblica come organo super partes; l’elezione diretta del Capo dello Stato o del Premier potrebbero però alterarla. Sembra più razionale che la scelta del potenziale Presidente del Consiglio discenda dall’accordo pre-elettorale tra i partiti; il patto potrebbe comunque legare la premiership al risultato della lista più votata della coalizione vincente. Il libro contiene infine alcune proposte per consolidare il sistema parlamentare italiano, valorizzando l’esigenza della stabilità governativa e il principio della rappresentanza politica.
Diritto e retorica
Federico Puppo
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2023
pagine: 176
Questo testo si occupa di diritto e retorica, e lo fa proponendo una riflessione in cui si intrecciano diverse questioni – antropologiche, linguistiche, logiche, aletiche, etiche, ontologiche e metafisiche – che vengono lette in una prospettiva unitaria. L’idea fondamentale è che la retorica non sia uno strumentario di mere tecniche suasorie, eventualmente a servizio di un qualche altro sapere, quanto piuttosto il particolare modo di essere di quell’«animale politico e linguistico» di cui ci parla Aristotele. La difesa della sua Retorica, qui assunta nel suo pieno valore filosofico-giuridico, serve così da guida, nell’intento di difendere un preciso modello di polis, di uomo e di diritto in un momento in cui tutto sembra diventato comunicazione, senza alcuna relazione con la verità. Si avanza in questo modo una vera e propria proposta di fondazione del diritto in chiave retorica che impegna in una inesausta e mai scontata messa in opera del prendersi cura, in cui si sostanzia l’esistenza di ciascuno di noi e della stessa giuridicità.