Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Eum - Centro Edizioni Università di Macerata

Una parola di verità

Aleksandr Solzenicyn

Libro: Libro in brossura

editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata

anno edizione: 2025

pagine: 216

La figura di Aleksandr Solženicyn (1918-2008) trova la sua forgia nel drammatico corso della storia sovietica del Novecento. Dopo aver combattuto nella Seconda Guerra Mondiale subì le repressioni staliniane con l’arresto e il confino in un gulag. Alla riabilitazione, descrisse la vita da prigioniero in "Una giornata di Ivan Denisovič" (1962), opera che gli valse la consacrazione letteraria in patria, confermata all’estero dal premio Nobel del 1970 e dal seguente straordinario successo di "Arcipelago Gulag" (1973). Il deteriorarsi del rapporto con le autorità sovietiche portò all’espulsione di Solženicyn nel 1974. Visse negli Stati Uniti d’America per un ventennio. Con la fine dell’Urss fece ritorno in patria. Lo spessore intellettuale di Solženicyn trova la sua cifra stilistica non solo nelle opere letterarie, ma anche nelle prese di posizione espresse con coraggio nell’attività pubblicistica e nei discorsi pronunciati al cospetto di autorevoli consessi. La presente silloge raccoglie alcune significative prolusioni del periodo sovietico, dell’esilio e del ritorno in Russia. Il primo periodo è rappresentato dalla sua Lettera al IV Congresso degli scrittori sovietici del 1967 e dalla lezione per il Nobel alla letteratura, in cui si evidenziano la vigorosa ricerca della verità e la lotta contro le menzogne di stato. Il periodo americano, come dimostra nel discorso alla Harvard University del 1978, è caratterizzato da una lucida riflessione sulla crisi di valori che pervade anche l’Occidente. Una volta tornato in patria, Solženicyn ambisce ad ergersi a guida morale, come testimoniano il suo intervento alla Duma di Stato del 1994 e i successivi discorsi d’inizio millennio, in cui ribadisce la grave minaccia, sia per la Russia che per le realtà occidentali, generata dall’uso distorto del potere e della libertà.
11,00
Dispotismo democratico e autocoscienza della rivoluzione. Percorsi di ricerca

Dispotismo democratico e autocoscienza della rivoluzione. Percorsi di ricerca

Gabriele Magrin

Libro: Libro in brossura

editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata

anno edizione: 2025

pagine: 158

Il pensiero democratico sorto con la Rivoluzione francese non ha saputo erigere argini adeguati alle derive autoritarie ma, contrariamente a quanto si è creduto, mise a fuoco precocemente i rischi del dispotismo democratico, senza attendere gli sviluppi del pensiero liberale. In particolare, tra Prima e Seconda Repubblica, fu il periodico riemergere in Francia del mito della democrazia diretta a suscitare in alcuni pensatori di parte democratica un radicale rifiuto delle derive plebiscitarie innescate dagli appelli al popolo e a produrre articolate strategie politico-costituzionali per disinnescarle. Da Rousseau ai Giacobini, da Babeuf ai teorici della législation directe, la cultura "direttista" assume volti diversi, ma trova in critici come Condorcet, Blanc e Proudhon confutazioni e controanalisi che configurano risposte tipicamente democratiche al problema del dispotismo delle maggioranze.
16,00
Legal thinking between art and mathematics
14,00
Cento anni di «Coscienza». Letture e interpretazioni

Cento anni di «Coscienza». Letture e interpretazioni

Libro

editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata

anno edizione: 2025

pagine: 173

Questo libro nasce dal desiderio di celebrare l'importante anniversario dei cento anni dalla pubblicazione della Coscienza di Zeno e insieme dalla consapevolezza della sempre attuale necessità di riproporre e approfondire l'indagine critica sul capolavoro di Italo Svevo. La portata rivoluzionaria dell'opera sveviana negli equilibri della narrativa italiana ed europea del XX secolo la rende, ancora oggi, uno degli snodi centrali nello sviluppo del genere "romanzo". I saggi accolti nel volume si concentrano sulla collocazione della figura di Zeno entro la "tradizione del moderno", sulle fondamentali implicazioni del sodalizio umano e intellettuale con Joyce, sul comico sveviano, sulla fortuna teatrale della Coscienza, sulla filologia del testo e sulle sue interpretazioni, nella dialettica tra vita e letteratura che ha improntato l'intera esperienza dello scrittore. Contributi di: Costanza Geddes da Filicaia, Claudio Gigante, Elvio Guagnini, Luigi Martellini, John McCourt, Laura Melosi, Tiziana Piras, Paolo Quazzolo, Beatrice Stasi, Massimiliano Tortora.
15,00
I Farnese tra Roma, Parma e Napoli: una storia archivistica. Dispersioni, perdite e prospettive per la ricerca

I Farnese tra Roma, Parma e Napoli: una storia archivistica. Dispersioni, perdite e prospettive per la ricerca

Concetta Damiani, Pierluigi Feliciati

Libro

editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata

anno edizione: 2025

pagine: 388

Le fortunose vicende degli archivi di una dinastia laziale di importanza europea come i Farnese sono emblematiche della rilevanza in Italia delle dispersioni e perdite. Le carte farnesiane, in seguito all'estinzione della famiglia nel 1731, da Parma furono interamente trasferite a Napoli insieme al prezioso patrimonio antiquario, librario e artistico per iniziativa di don Carlos di Borbone. Dopo il 1748 gli archivi dei Farnese tornarono in parte a Parma, mentre nella capitale partenopea restarono migliaia di fasci, il diplomatico e tutte le altre collezioni. Tra XIX e XX secolo le carte furono oggetto - a Parma come a Napoli - di radicali modifiche e integrazioni della struttura originaria. Inoltre, subirono importanti perdite durante il secondo conflitto mondiale a Napoli nel 1943 e a Parma l'anno successivo. Attualmente, nei due istituti di conservazione, ciò che è rimasto degli archivi dei Farnese è stato in buona parte recuperato e sono state avviate attività di descrizione e ricomposizione. Oltre a offrire un quadro diacronico dettagliato della situazione delle carte farnesiane, il volume intende porre alcune questioni metodologiche. La multidimensionalità della provenienza e la inevitabilità delle delocalizzazioni costringono ad adottare uno sguardo extra-locale, che richiede approcci descrittivi innovativi e integrati tra istituti archivistici, attivando al tempo stesso opportuni collegamenti tra questi e gli altri istituti culturali, con il cui patrimonio le storie sono spesso intrecciate.
15,00
Italiani da fare. Giustizia e società nelle Marche, 1861-1873

Italiani da fare. Giustizia e società nelle Marche, 1861-1873

Ercole Sori

Libro: Libro rilegato

editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata

anno edizione: 2024

pagine: 332

S'è detto che l'Italia era fatta e che ora bisognava fare gli italiani. Ma chi e cosa fossero gli italiani "da fare", quale fosse la materia prima umana che fluiva nei sistemi istituzionali, politici, culturali ed economici per essere modellata in forma di Stato e di comunità nazionale, questo non era e non è molto chiaro. Gli atti giudiziari offrono, in questo senso, un aiuto. Dicono qualcosa, non tutto, certo, ma qualcosa di poco familiare alla storiografia. I delitti, come marker di tensioni e rotture, mostrano da quale sostrato e in quali direzioni muove il mutamento sociale. Nelle Marche dell'aurea mediocritas, del sostanziale equilibrio sociale ed economico garantito dalla mezzadria, il nuovo Stato unitario sta trovando una latente, carsica questione contadina e un serio problema di disciplinamento e pressione da sovrappopolazione relativa, che nel giro di due o tre decenni si avvierà, dopo la parabola dell'internazionalismo, verso due sbocchi: l'esplicito conflitto sociale e la "valvola di sfogo" dell'emigrazione.
20,00
Il barbiere di Siviglia

Il barbiere di Siviglia

Libro: Libro in brossura

editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata

anno edizione: 2024

pagine: 24

Le vicende si svolgono a Siviglia, in Spagna, dove Figaro, il barbiere della città, suggerendo una serie di trucchi e inganni, aiuta il Conte d'Almaviva a sposare Rosina, di cui è innamorato. Don Bartolo, suo anziano tutore, è però a propria volta segretamente intenzionato ad averla per sé. Prendono parte all'intreccio amoroso Don Basilio, il maestro di musica, e don Alonso, mandato in sua sostituzione per la consueta lezione con Rosina, a casa di don Bartolo. Tra un colpo di scena e l'altro, si capirà via via che alcuni personaggi non sono effettivamente chi dicono di essere ma, come in tutte le storie che si rispettino, ci si avvierà verso un lieto fine. Età di lettura: da 6 anni.
8,00
La nascita della longi temporis praescriptio. Studi sull'influenza del decorso del tempo sul diritto e sulla politica del diritto in età imperiale

La nascita della longi temporis praescriptio. Studi sull'influenza del decorso del tempo sul diritto e sulla politica del diritto in età imperiale

Dieter Nörr

Libro: Libro in brossura

editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata

anno edizione: 2024

pagine: 161

«Ci sono libri che, nella loro essenzialità, aiutano a intravedere giardini oltre le siepi. Ci sono studiosi che, con la loro padronanza del sistema delle fonti, possono, sanno e hanno il pieno diritto (forse anche il dovere) di muoversi agevolmente fra i dogmi, rimettendoli in discussione e ponderandone l’effettiva portata in prospettiva storica, nel lento evolversi dell’esperienza giuridica romana al mutare delle coordinate di spazio e di tempo. Dieter Nörr e la sua ampia produzione scientifica – che spazia dai diritti greci sino all’epoca bizantina, dal diritto pubblico alle strutture del diritto privato, dall’epigrafia alla teoria del diritto – ne sono un nitido esempio. Non è compito di chi scrive, e peraltro in questa sede, dimostrarlo. Eppur tuttavia, lo scritto sulla longi temporis praescriptio, che adesso si ripubblica in traduzione italiana e con qualche aggiornamento dell’autore, si colloca a pieno diritto in questo solco...» (Pierangelo Buongiorno)
25,00
Costantino Mortati a Macerata: la Costituzione materiale e il pensiero giuridico

Costantino Mortati a Macerata: la Costituzione materiale e il pensiero giuridico

Libro: Libro in brossura

editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata

anno edizione: 2024

pagine: 273

Il presente volume raccoglie gli atti del convegno tenutosi a Macerata il 4 e 5 maggio 2023, intitolato "Costantino Mortati a Macerata", attraverso cui si e' inteso ricordare l’insigne Autore, da un lato tracciando un quadro dell’esperienza accademica, dei suoi studi e degli scritti pubblicati durante il periodo in cui visse e operò presso l’Università di Macerata, 1939-1942, dall’altro evidenziando sia l’influenza che Mortati ebbe sulla giuspubblicistica del suo tempo sia l’attualità del suo pensiero. Costantino Mortati ha ancora molto da insegnare e i contributi raccolti, che analizzano da plurimi e complementari punti di vista l’articolato percorso del pensiero giuridico e costituzionalistico del giurista calabrese, concorrono a offrire un meditato approfondimento di una pluralità di tematiche che non soltanto mantengono un consistente grado di attualità nella discussione giuspubblicistica, ma continuano a sollevare un dibattito concettualmente e dommaticamente inesausto.
16,00
Roma e le province tra integrazione e dissenso

Roma e le province tra integrazione e dissenso

Libro: Libro in brossura

editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata

anno edizione: 2024

pagine: 286

Il volume intende contribuire al dibattito scientifico relativo alle relazioni che Roma intrattenne con le proprie province in varie fasi dell'epoca repubblicana e poi imperiale. Gli studi raccolti si soffermano, da diversi punti di vista e con diversi approcci metodologici e disciplinari, su alcuni aspetti salienti dei rapporti tra Roma, centro del potere, e alcune sue province, con particolare attenzione a temi di natura politica, religiosa, sociale e commerciale. Il quadro che emerge dai vari contributi conferma il carattere articolato e complesso delle relazioni che Roma instaurò con le comunità provinciali, sia nell'ambito delle province occidentali, sia in quello delle province orientali, e pone l'accento sulle dinamiche che il potere di Roma, variamente esercitato, innescò a livello locale.
20,00
Le parole per cambiare

Le parole per cambiare

Vaclav Havel

Libro: Libro rilegato

editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata

anno edizione: 2024

pagine: 240

Agli occhi del mondo, soprattutto quello "occidentale", Václav Havel è emerso dalla fitta nebbia di un regime quarantennale in un piccolo Paese come la figura-faro che lo ha condotto con determinazione prima fuori dal comunismo e poi dentro l’Europa nella sua nuova, democratica e unita conformazione. Havel è il pilastro politico di tutti i radicali cambiamenti che hanno costellato una faticosa transizione iniziata negli anni Settanta: è dissidente perseguitato, portavoce illustre del movimento politico-sociale Charta 77, protagonista della Rivoluzione di velluto nel novembre 1989, ultimo Presidente di una Cecoslovacchia nuovamente democratica (1989-1992) e primo della Repubblica ceca nel 1993, dopo la pacifica separazione dalla Slovacchia, nonchè indefesso sostenitore dell’ingresso della Cechia nell’Unione europea, avvenuto nel 2004, poco dopo la conclusione del suo mandato decennale. Eppure ancora nel 1989, pochi mesi prima della definitiva disgregazione del regime comunista e dell’inizio di una vera e propria carriera, Havel rifiutava l’appellativo di "politico" e ribadiva il proprio ruolo di cittadino e di "scrittore curioso".
11,00
Per un nuovo umanesimo europeo

Per un nuovo umanesimo europeo

Simone Veil

Libro: Libro rilegato

editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata

anno edizione: 2024

pagine: 172

E' il 18 marzo 2010 e Simone Veil pronuncia il suo famoso discorso d’insediamento all’Académie française dove è stata eletta due anni prima e dove occupa il tredicesimo seggio che fu di Racine, di Claudel, di Maurice Schumann e del gollista Pierre Messmer, l’eroe della resistenza al quale dedica la sua eulogia. Simone Veil è la sesta donna ammessa a sedere fra i quaranta "immortali", i membri dell’Académie istituita nel 1635, per volere del cardinale Richelieu, col compito di vegliare sulla lingua nazionale. Lei, che non è una scrittrice, deve la sua elezione al rispetto che i Francesi le tributano per una vita esemplare. Sulla spada di Immortale che Jacques Chirac le consegna, Simone Veil ha scelto di incidere il numero di deportata che le avevano tatuato ad Auschwitz-Birkenau, 78651, il motto della Francia «Libertè, Egalitè, Fraternitè» e quello dell’Unione europea «Uniti nella diversitàa'», due mani intrecciate, sul cui dorso appare una fiamma in ricordo dei forni crematori, e ramoscelli d’ulivo. Sono i simboli dell’esistenza straordinaria di una donna che ha trasformato il dolore in speranza, creando un ponte tra gli orrori del nazismo e la rinascita di una nuova Europa.
11,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.