Electa
Elsa avant Elsa. Elsa Schiaparelli. Roma, New York, Parigi
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2025
pagine: 144
Elsa avant Elsa è un libro-mondo, ideato dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica insieme all'Accademia dei Lincei e alla Maison Schiaparelli, in cui per la prima volta è ricostruito l'ambiente di formazione e di successiva ispirazione della rivoluzionaria creatrice di arte e di moda Elsa Schiaparelli: la Roma classica, i suoi monumenti, i suoi giardini, la biblioteca "di casa" a Palazzo Corsini. Per la prima volta vengono così rintracciati e restituiti al lettore echi e rimandi antichi, vere e proprie citazioni della Roma classica e rinascimentale nella sua produzione di stilista, che si mescoleranno e in parte mitigheranno l'esuberanza e la vitalità del surrealismo. In una parola, il libro disegna la sua costellazione formativa: in copertina è raffigurata l'Orsa Maggiore che l'amato zio Giovanni, celebre astronomo, sosteneva fosse disegnata nei suoi nei del viso e che divenne una immagine talismano per Elsa. Inoltre, nelle pagine spicca il contrappunto cromatico del colore rosa, il "marchio di fabbrica" della sua produzione artistica. La prima sezione del volume analizza l'ambiente familiare e culturale della prima giovinezza di Elsa, nella Roma nei primi del Novecento. Le persone e i libri che la circondano nutrono la sua attrazione per i mondi lontani, in particolare per l'Oriente, suggestioni continue che riemergeranno nei suoi processi creativi. La seconda sezione, dedicata a New York, rappresenta il capitolo successivo del viaggio della stilista e segna il passaggio dalla tradizione europea alla modernità e al dinamismo americano. L'intreccio tra avanguardia e humor, il gusto per il travestimento e il radicalismo glamour di questo periodo rimarranno sempre con lei. La terza parte del libro riguarda il soggiorno a Parigi, dove Elsa raggiunge la sua consacrazione fondando la Maison Schiaparelli. Grazie anche alle collaborazioni con artisti del calibro di Salvador Dalì e Jean Cocteau, Schiaparelli trasforma la moda in un'esperienza unica e creativa, definendo un linguaggio estetico che continua a ispirare stilisti e designer. Testi di Alessandra Avagliano, Ebe Antetomaso, Flaminia Gennari Santori, Francesco Pastore e Luca Scarlini. Progetto grafico di Irene Bacchi e Leonardo Sonnoli, Studio Sonnoli.
Capolavori della fotografia industriale. Mostre 2020−2021 Fondazione Mast-Masterworks of industrial photography. Exhibitions 2020−2021 Mast Foundation
Libro: Libro rilegato
editore: Electa
anno edizione: 2025
pagine: 746
Il settimo volume sulle attività promosse da Fondazione Mast presenta le sei mostre del biennio 2020 - 2021, fortemente segnato dal periodo di lockdown. Questo fa sì che questo libro si configuri come dispositivo privilegiato di presentazione e documentazione di mostre e iniziative la cui fruizione è stata necessariamente limitata. "Uniform. Into the Work / Out of the Work" è la mostra inaugurata nel gennaio del 2020 e dedicata a uniformi e divise. 44 grandi fotografi internazionali mostravano attraverso le loro immagini come l'abbigliamento da lavoro non abbia una valenza meramente funzionale, ma sia rivelatore di contesti storici, sociali e professionali diversi e delle loro implicazioni simboliche. Allo stesso tempo, un'area della Photo Gallery era stata dedicata al progetto monografico dell'artista americano Walead Beshty Industrial Portraits, costituito da centinaia di ritratti di addetti al lavoro del mondo dell'arte, per i quali l'abbigliamento professionale, estremamente differenziato, rispetta una sorta di tacito codice dell'anti-uniforme. Nell'autunno dello stesso anno, Mast ha ospitato la mostra conclusiva della sesta edizione del concorso Mast Photography Grant on Industry and Work, con le opere dei cinque finalisti: Chloe Dewe Mathews, Alinka Echeverría, Maxime Guyon, Aapo Huhta e Pablo López Luz. Contemporaneamente "Inventions", a cura di Luce Lebart, in collaborazione con Urs Stahel, presentava le immagini delle più brillanti invenzioni registrate in Francia tra il 1915 e il 1938, nell'ambito di una politica che incoraggiava la ricerca scientifica e industriale. "Richard Mosse. Displaced", la prima grande mostra antologica dell'artista, si è aperta nella primavera del 2021. L'anno si è concluso con la Biennale Foto/Industria di Bologna, di cui la Fondazione Mast è promotrice, presentando in particolare nei propri spazi la mostra "Ando Gilardi. Fototeca", che rappresenta un'esplorazione dell'iconografia del cibo e del potere della fotografia nel mantenerla sempre viva.
BAJ. Baj chez Baj
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2024
pagine: 160
Il catalogo accompagna le mostre (8 ottobre 2024 - 9 febbraio 2025), dal titolo unico di BAJ. Baj chez baj , realizzate in occasione del centenario dalla nascita di Enrico Baj, rispettivamente a Palazzo Reale di Milano e al Museo della Ceramica di Savona, con una sezione anche al MuDA - Museo Diffuso Albisola di Albissola Marina, nelle sedi del Centro Esposizioni e di Casa Museo Jorn. In apertura del volume Chiara Gatti illustra l'antologica milanese, mentre Luca Bochicchio restituisce l'attività inerente la produzione di ceramiche, esposte nelle sedi liguri. Le due mostre si intrecciano in una narrazione articolata e affascinante che spazia dalla pittura alla scultura, dalla ceramica al teatro, disegnando un ritratto della personalità eclettica di Baj. Il volume è articolato in 10 capitoli che ripercorrono il percorso espositivo di Palazzo Reale, nel quale si inseriscono 4 sezioni tematiche dedicate alla ceramica (De Rerum Natura, Bauhaus Immaginista, Kitsch e Folle, Maschere e Totem), riprova dell'ampiezza della sperimentazione dell'artista. Accanto alle opere esposte, il catalogo propone fotografie, documenti d'archivio e confronti con altre opere nell'intento di raccontare non solo la ricerca artistica di Baj, ma anche la sua vita, pervasa da ironia, e lo sguardo critico che lo ha contraddistinto. In chiusura, il lettore trova un regesto completo delle opere suddivise per sede. La pubblicazione segna inoltre l'occasione speciale in cui, per la prima volta dopo 12 anni, sono esposti i monumentali I funerali dell'anarchico Pinelli, ancora una volta a Palazzo Reale, nella suggestiva Sala delle Cariatidi, luogo che ne ha ospitato l'ultima apparizione.
Penelope. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2024
pagine: 280
Electa pubblica il volume Penelope , in occasione della mostra romana al Parco archeologico del Colosseo (19 settembre 2024 - 12 gennaio 2025), destinato a restare in libreria ben oltre l'occasione espositiva, poiché è la prima, necessaria monografia su una delle figure più celebri del mito, la cui fortuna letteraria è pari a quella legata alla sua rappresentazione visiva: il che spiega la curatela congiunta di una scrittrice, Alessandra sarchi, e di uno storico dell'arte esperto di iconografia, Claudio Franzoni. I saggi dei maggiori studiosi vertono su Penelope nella letteratura antica, sul suo mondo, quello omerico, sulla tela che non è solo metafora della cucitura di canti. Diversi contributi ne analizzano l'immagine legata al gesto e al velo (tra malinconia, pudore e difesa da ciò che la circonda), la ricezione fra medioevo ed età moderna, fino al Novecento, quando le sue vicende sono state oggetto di riscritture da parte di importanti autrici contemporanee, con un focus finale incentrato sul personaggio nel cinema e a teatro. Segue un atlante visuale diacronico che ordina e raccoglie per la prima volta, sapientemente giustapposte fra un florilegio di citazioni scelte, quasi tutte le illustrazioni, talora inedite, delle opere più varie (vasi, anelli, statue e rilievi, miniature, disegni e stampe, dipinti, persino suppellettili) che restituiscono ai nostri occhi la fisionomia di Penelope, narrandone una storia parallela, per immagini. Penelope, "la più grande sognatrice della letteratura occidentale", nel nostro immaginario legata a un ideale normativo della moglie fedele, saggia custode della dimora-reggia, patrona delle scuole di scrittura e di ricamo, diventa più fascinosa con le sue zone misteriose e nei suoi aspetti contraddittori, letti anche in chiave psicanalitica, astuta e sfidante rispetto allo status di oggettiva minorità in cui è relegata la figura femminile nella cultura greca, ponendo delle domande nel contesto di una riflessione attuale sul ruolo e sulla condizione sociale delle donne.
Blow-up. Piero Manzoni e l'esplosione dei nuovi media
Giuliano Sergio
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2024
pagine: 128
Il saggio di Giuliano Sergio analizza la visionaria coerenza con cui Piero Manzoni, fra i più celebri artisti del Novecento, intuì il ruolo fondamentale che negli anni Cinquanta assumevano i mass-media nella definizione dei linguaggi artistici e della figura dell'artista. Alla fine degli anni Cinquanta l'icona romantica dell'artista-genio, rappresentata da Jackson Pollock, si impone tramite il racconto fotografico e cinematografico dei suoi gesti, suggerendo un modello di fusione fra arte e vita che diviene una vera e propria lettura critica dell'opera. Dal rifiuto dell'action painting, dei "gesti inutili" di Pollock e dei suoi seguaci, nasce la complessa immagine di Manzoni, costruita in maniera diametralmente opposta. Il suo "gesto" si concretizza nell'osservare con laica ironia il dispiegarsi dell'opera: lo svolgersi della linea, lo gonfiarsi del corpo d'aria, l'estendersi della superficie achrome. Le azioni che Manzoni interpreta per i cinegiornali - Lunghe Linee, Corpi d'aria, Sculture viventi, Uova scultura - sono filmate come scene di cabaret; l'artista ricorre alla fotografia pubblicitaria per promuovere la sua merda d'artista; costruisce reportage paradossali dove firma modelle nude e contrassegna uova sode con la propria impronta. Sono immagini prodotte per essere pubblicate nelle riviste illustrate o da proiettare durante gli intervalli al cinema: Manzoni si rivolge al grande pubblico per seminare il dubbio sul ruolo dell'artista e sulla funzione dell'arte. Agli albori del consumismo la genialità manzoniana sposta l'attenzione dal "prodotto" all'autore, dando un'indicazione precisa all'avanguardia italiana e avviando un'importante lezione rispetto al concetto di comportamento e l'identità che diventeranno uno dei nodi dell'arte povera e processuale.
La lente di Gadda
Eloisa Morra
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2024
pagine: 160
Questo libro ci guida all'interno del laboratorio dello sguardo del più sperimentale tra gli autori del nostro Novecento, Carlo Emilio Gadda (1893-1973). Il visivo ha un ruolo decisivo nel modellare la scrittura-pensiero dell'Ingegnere, ed è spinta decisiva per cucire assieme, secondo la sua stessa definizione, "la fodera dell'io con la stoffa del mondo". Alla complessa, multiforme officina linguistica corrisponde un analogo lavoro di studio, riflessione, rivisitazione d'un serbatoio di immagini appartenenti ai più diversi periodi storici, senza soluzione di continuità tra alto e basso, tra capolavori riconosciuti e cultura visiva assimilata attraverso viaggi, riviste illustrate, film e manifesti pubblicitari. Gadda cannibalizza la materialità delle immagini per costruire una realtà di secondo grado sorprendente, che spesso finisce per rivelarne elementi inattesi. Dall'analisi della memoria famigliare all'eros, dalla satira del fascismo al genius loci, il modo che chi scrive ha di conoscere il mondo (e di velare i propri traumi biografici) è legato alla traduzione del demone del visivo attraverso le pinze verbali della scrittura. L'occhio di Gadda materializza i diversi mondi in cui si muovono i personaggi dell'Ingegnere, dimostrando come la visività diventi parte tanto della "struttura" stessa del suo indimenticabile stile, quanto delle riscritture transmediali dei suoi testi più celebri.
Remo Bianco: il periodo 3D
Adriano Altamira
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2024
pagine: 176
Il volume avvia una collaborazione fra Electa e la Fondazione Remo Bianco volta a promuovere l'attività dell'artista milanese, fra i protagonisti dell'avanguardia dagli anni '50 fino alla metà degli anni '70. Grande sperimentatore e artista fecondo, si è confrontato con soluzioni e linguaggi diversi che hanno reso ardua una lettura unitaria del suo lavoro e che dunque richiedono un'attività di approfondimento e studio in grado di restituire i suoi momenti più geniali e avviare una lettura critica sistematica che presenti la sua opera in una chiave inedita e complessiva. Il primo capitolo di questo progetto è a firma di Adriano Altamira, amico personale di Bianco e fra i maggiori conoscitori della sua opera, e affronta gli esordi dell'artista, con una mostra, presentata da Lucio Fontana nel 1953, in cui furono esposti i 3D. Queste opere erano cassette disegnate o dipinte su più strati di plastiche trasparenti che offrivano allo spettatore suggestioni spaziali e cinetiche decisamente innovative per il contesto coevo. Il "periodo 3D" durò fino alla fine di quel decennio, quando l'artista raggiunse la fama coi suoi "Tableaux Dorés".
Gabriele Basilico. Shanghai. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2024
pagine: 120
Il volume raccoglie le fotografie scattate da Gabriele Basilico nell'aprile 2010 quando, su richiesta degli architetti Franco Purini, Vittorio Gregotti e del Ministero degli Esteri, si è recato a Shanghai per fotografare il Padiglione Italiano dell'Expo Universale. È l'opportunità di esplorare una città che ancora non conosceva e, per farlo, ha costruito un itinerario basato sulle mappe e sulla storia dello sviluppo urbanistico. Shanghai all'epoca era una metropoli da venti milioni di abitanti con più di 5000 grattacieli di recente costruzione. Concluso l'incarico ministeriale, sceglie di lavorare nella new town di Pujiang, sui due lati del fiume Huangpu, a Puxi ma soprattutto a Pudong, "una foresta di grattacieli, hotel e centri commerciali, che solo vent'anni prima era un terreno paludoso limitato alle attività portuali". Basilico è affascinato dai quartieri popolari ricchi di piccole case organizzate a corti, i cosiddetti "shikumen", che sembrano opporsi all'avanzata dei grattacieli. Gli scatti alternano visioni dall'alto, nelle quali le discrepanze e le mutazioni del territorio sono evidenti, a immagini dal piano stradale, dove l'incrociarsi delle strade suggerisce nuove prospettive di sviluppo. Volume bilingue in italiano e in inglese. Traduzione di Susan Ann White per Scriptum, Roma.
Cronache di un transfuga. Marino Marini in Svizzera negli anni di guerra
Nicol Maria Mocchi
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2024
pagine: 304
Il libro ricostruisce il periodo trascorso da Marino Marini in Svizzera tra il 1943 e il 1946: tre anni cruciali, che determinarono un profondo cambiamento personale e l'evoluzione della sua opera verso un nuovo espressionismo plastico, in dialogo con le più avanzate ricerche figurative a lui contemporanee. Sulle orme degli studi su questo periodo di Marini, e avvalendosi di un materiale documentario in gran parte inedito, l'autrice esamina le molteplici ragioni che concorsero a originare l'immagine del "nuovo Marino", più spirituale, progressista e sensibile alle istanze delle contemporaneità. Come visse Marini gli anni del soggiorno svizzero, calato in un contesto sociale e culturale così dissimile dal suo, e in una situazione economicamente difficile? Quanto influì l'ambiente antifascista della Svizzera sulla sua sensibilità d'artista e sul suo orientamento politico, allora in parte compromesso con i consensi e riconoscimenti ottenuti dal fascismo? Come venne accolta e giudicata la sua opera nel panorama artistico culturale svizzero, caratterizzato da un dominante eclettismo e da una pluralità di linguaggi diversi? Quali le relazioni riscontrabili con i successivi sviluppi creativi dopo il suo ritorno in patria? Sono alcuni degli interrogativi affrontati in questo libro, che ci consente di allargare lo sguardo ben oltre le vicende umane e artistiche di Marini.
Pier Luigi Nervi. Due fondi storici. Un archivio digitale
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2024
pagine: 176
Gli archivi sono il punto di avvio per la storia dell'architettura e la collaborazione tra le istituzioni che li conservano è una strada ormai imprescindibile per garantire quel continuo processo di studio e crescita della conoscenza. Per questo è stato realizzato un nuovo archivio digitale, ArchiNervi, che restituisce la storia progettuale di uno dei protagonisti maggiori dell'architettura e dell'ingegneria italiana, Pier Luigi Nervi. questo libro presenta il progetto condotto da CSAC e da MAXXI e introduce al nuovo archivio.
Uzbekistan: l'avanguardia nel deserto
Libro: Libro rilegato
editore: Electa
anno edizione: 2024
pagine: 264
Due sedi, un progetto unitario, un catalogo unico. Attraverso i due appuntamenti "La luce e il colore" (Firenze, Palazzo Pitti, Andito degli Angiolini, 16 aprile - 30 giugno 2024) e "La forma e il simbolo" (Venezia, Ca' Foscari Esposizioni, 17 aprile - 29 settembre 2024), promossi e sostenuti dalla Fondazione per lo Sviluppo dell'Arte e della Cultura dell'Uzbekistan (ACDF), per la prima volta in Europa si presenta l'affascinante sviluppo della pittura in Uzbekistan dalla fine del XIX secolo, quando si avvia in Centro-Asia un'esperienza di pittura da cavalletto, a dopo la metà degli anni '30, il momento che segna l'avvento dei dettami del Realismo Socialista. In poco più di vent'anni si compie una straordinaria e feconda interazione tra le tendenze artistiche più aggiornate dell'avanguardia europea, filtrate dal milieu artistico e culturale russo, con la cultura artistica islamica, che da secoli dominava l'Asia centrale, e con la lunga tradizione uzbeka dell'ornamentalismo, che connotava l'arte, l'architettura e le arti applicate di quelle terre. Dopo la Rivoluzione d'Ottobre il Commissariato del Popolo per l'istruzione invia in Uzbekistan una cinquantina di opere dell'Avanguardia storica; dalla fine degli anni '50 Igor' Savickij raccoglierà a Nukus una enorme quantità di reperti archeologici, manufatti di artigianato e arte popolare, opere e fogli di grafica di artisti uzbeki e sovietici, dando vita alle straordinarie raccolte del museo che oggi porta il suo nome. L'esito di questa commistione sono le straordinarie raccolte dei musei di Stato uzbeki di Nukus e Tashkent, di cui viene presentata un'accurata selezione, esposta e pubblicata per la prima volta in Europa. Il catalogo, curato da Giuseppe Barbieri e Silvia Burini, professori dell'Università Ca' Foscari di Venezia e direttori del Centro Studi sull'Arte Russa, affronta, attraverso una serie di saggi, la contestualizzazione storica e culturale di questa fittissima fase, illustrandola con le 175 opere in mostra.
Io sono un drago. La vera storia di Alessandro Mendini
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2024
pagine: 312
Il volume Electa accompagna l'ampia retrospettiva sull'opera di Alessandro Mendini (1931 - 2019, Milano), promossa da Triennale Milano e Fondation Cartier pour l'art contemporain in corso dal 13 aprile al 13 ottobre 2024. Prendendo spunto da uno dei più emblematici autoritratti di Alessandro Mendini, Io sono un drago, la pubblicazione ripercorre le tappe di una carriera che inizia dalle proiezioni dell'infanzia e si prolunga sino alle ultime battute al tavolo da disegno. Rifiutando fin dagli anni Sessanta la logica del tardo razionalismo, Mendini ha indicato una strada che solo superficialmente può definirsi eclettica. La sua affermazione, infatti, va piuttosto intesa come ammissione della complessità della Modernità, un groviglio inestricabile di flussi e di attitudini che non possono riconoscersi in un'identità univoca e stabile nel tempo. Il "metodo Proust" - come chiamava il suo approccio creativo ispirato alla poetica della rêverie del suo amato scrittore - esprimeva in maniera iconica il suo sguardo sul mondo, la sua empatia con le cose d'ogni giorno, il mistero della poesia e il lievito dell'ironia che trasformano il "banale" in una sorpresa e ne rivela il volto nascosto e umano. La sua opera vastissima spazia dal design all'architettura, dal disegno alla grafica, alla moda, nello sforzo titanico di riscrivere il mondo, sulle tracce del "Manifesto di Ricostruzione Futurista dell'Universo" di Balla e Depero.