Eir
Karénina. Prove aperte d'infelicità
Emanuele Trevi, Sonia Bergamasco
Libro: Libro in brossura
editore: Eir
anno edizione: 2014
pagine: 204
Left wing. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Eir
anno edizione: 2014
pagine: 126
"Left Wing nasce alla fine del 2003 come punto di raccolta, strumento di battaglia e luogo di discussione per un piccolo gruppo di sbandati, in buona parte reduci, militanti ed elettori della sinistra. Per circa dieci anni è andato avanti così, con cadenza rigorosamente irregolare e missione variabile, mutevoli collaboratori, mutevoli umori e mutevoli template. A volte se ne è rimasto in sonno per mesi, altre volte di più. Dal luglio 2013, però, abbiamo deciso di provare a dare alle nostre idee e alle nostre battaglie la forma di una rivista vera e propria, in carta e ossa."
Nina
Marisa Fasanella
Libro: Libro in brossura
editore: Eir
anno edizione: 2014
pagine: 175
Tra gli echi della guerra in Libia e il difficile presente del primo conflitto mondiale, nella città assediata dalla fame e dal dolore, in una terra che potrebbe essere la periferia povera dell'Europa, Nina combatte la sua battaglia quotidiana contro una realtà che la vuole muta, annichilita e sottomessa agli uomini della famiglia Degli Armenti. Jacopo strappa il cuore alle sue vittime, i suoi uomini torturano e compiono delitti spietati, tutti restano impuniti, la giustizia non li raggiunge, lo Stato non c'è: c'è solo l'esercito schierato contro i contadini che si ribellano. Nina cura i reduci della guerra, affidando alla parola scritta la sua ribellione. L'uomo venuto da lontano, il medico soldato che affonda il bisturi nella carne viva degli altri soldati, tutto ciò che vede fuori dalla gabbia in cui lei è stata violentemente costretta, ma anche la figlia neonata, che accoglie sul seno ogni notte come alito di purezza, diventano il suo riscatto. Personaggi crudi, semplici ed estremi, talvolta mitici, fanno da corollario a questa struggente storia d'amore. È il caso della crudele Rebecca, alter ego di Jacopo, sua amante e aguzzina di Nina; della coraggiosa Sara Mariosa, cui uccidono barbaramente il marito, strappano la terra e la lingua perché non possa più parlare, salvata dal generoso Calvosa; della pietosa prostituta Carmela la dolce, che si prodiga per la salvezza dei bambini e dei protagonisti.
I disarmati. Ceti medi al crepuscolo, quarta via e restaurazione
Franz Foti
Libro: Libro in brossura
editore: Eir
anno edizione: 2014
pagine: 384
Condannato a morte! Trattato sulla pena capitale
Giovanni Adducci
Libro: Libro in brossura
editore: Eir
anno edizione: 2014
pagine: 320
Fuochi d'autunno
Irène Némirovsky
Libro: Libro in brossura
editore: Eir
anno edizione: 2014
pagine: 220
Ancora una volta la penna, solo all'apparenza lieve, di Irene Némirovsky ci restituisce il vivido ritratto di un mondo che fu: quello della società francese fra le due guerre, il ruolo traumatico assunto dai due conflitti mondiali sui valori etici del mondo precedente e l'incapacità dei più di resistere alle seduzioni del potere e del godimento. Ancora una volta le vicende singolari dei protagonisti, e in particolare quella di Bernard Jacquelin, si animano fino a diventare specchio di più generazioni e di un intero paese, se non - addirittura - di un'intera civiltà. Anche in questo caso, come già in altri libri di Irene Némirovsky, il titolo del romanzo cela la cifra segreta della posizione etica della scrittrice sui tipi umani caduti sotto il fuoco della sua lente: i fuochi d'autunno sono quelli per cui deve necessariamente passare una società per rigenerarsi se vuole costruire un mondo nuovo a partire dalle ceneri del vecchio, ma anche quelli con i quali ognuno di noi è chiamato a confrontarsi se vuole restituire il giusto valore alla sua esistenza, modificando il proprio legame con l'altro e con le cose.
Lettera all'amazzone. L'amore fra due donne. Testo francese a fronte
Marina Cvetaeva
Libro: Libro in brossura
editore: Eir
anno edizione: 2014
pagine: 93
Nelle righe di una lettera alla poetessa Natalie Clifford Barney, "l'Amazzone", la Cvetaeva va alla ricerca dell'amore puro, vero, l'amore che non cerca altro al di là dell'oggetto del proprio amore, che non ha bisogno di altro. I veri amanti - Romeo e Giulietta, Tristano e Isotta, l'Amazzone e Achille, Sigfrido e Brunilde - non hanno futuro e non hanno figli, "non hanno che quel presente fatto del loro amore". Un amore infecondo, che rinuncia al figlio. Quella che sembra essere l'unica imperfezione dell'amore tra donne, l'impossibilità di "avere un figlio da lei, una piccola te da amare", nel fluire delle parole diventa il vero punto di forza: "Unico punto debole che rovina tutta la causa. L'unico che la salva". È un percorso interiore faticoso, la cui difficoltà emerge nella scrittura tormentata e spezzata della Cvetaeva, ma alla fine si arriva alla vera consapevolezza di sé e dell'amore: "Non ho avuto bisogno di rinnegarmi per diventare donna, ho dovuto soltanto lasciarmi andare nel profondo del mio io e lasciarmi essere. Senza rottura, senza ferita, senza appassire". Un testo struggente sull'amore fra due donne, che tocca però i nodi sensibili di ciascun essere umano rispetto agli interrogativi esistenziali che ogni incontro con l'essere amato provoca dentro di sé. Prefazione di Erri De Luca. Introduzione di Annalisa Comes.
1910. L'emancipazione della dissonanza
Thomas Harrison
Libro: Libro in brossura
editore: Eir
anno edizione: 2014
pagine: 319
Il 1910 non è un anno come gli altri per il mondo occidentale. Manca meno di un quinquennio allo scoppio della prima guerra mondiale e l'apparizione nei cieli d'Europa della cometa di Halley sembra preannunciare la tragedia che decreterà la crisi di un'intera cultura. In quegli anni arte, filosofia, musica e letteratura rivelano con nuova crudezza le ossessioni e le paure dell'uomo contemporaneo, di cui Thomas Harrison mostra la traumatica gestazione attraverso le vicende esemplari di intellettuali e artisti come Kandinsky, Schiele, Kokoschka, Lukàcs, Rilke e Schönberg. Spostandosi tra Germania, Italia e impero asburgico, l'autore si sofferma sulla complessa figura di Carlo Michelstaedter, poeta, pittore e filosofo di Gorizia che si toglie la vita proprio nel 1910, a soli ventitré anni. La tesi di laurea "La persuasione e la rettorica", lascito filosofico cui il saggio rivolge particolare attenzione, fu terminata il giorno stesso del suicidio e costituisce un'emblematica dichiarazione di morte della vecchia Europa. La percezione di una metafisica conflittuale e l'ossessione universale per la malattia e la morte, la ricerca di un'espressione autentica dell'anima e il perseguimento di un'etica del sacrificio sono temi che accomunano tutti i pensatori e gli artisti del 1910: una ricerca intellettuale brutalmente messa a tacere dalla guerra ma con cui, cento anni dopo, ci troviamo ancora a dover fare i conti.