EDIFIR
Artisti ebrei dall’Emancipazione alla fine dell’Italia liberale
Davide Spagnoletto
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2025
pagine: 128
Il volume esplora la presenza degli artisti ebrei nel panorama figurativo italiano dall’Emancipazione politica e civile fino alla marcia su Roma, periodo in cui furono progressivamente esclusi dall’espressione artistica. Pur non esistendo un’arte ebraica in senso stretto, questi artisti poterono accedere a scuole e maestri solo con l’Unità d’Italia, partecipando al dibattito artistico post-macchiaiolo. Spagnoletto apporta nuove informazioni al tema basandosi su documenti d’archivio e pubblicistica coeva, approfondendo biografie poco note e studiando la costruzione delle sinagoghe dell’Emancipazione, simbolo della loro nuova visibilità urbana. L’indagine evidenzia anche artisti finora trascurati, come Jesi, Coen, Massarani e Grünhut, e include un’analisi delle presenze femminili e di figure come Dario Viterbo, perseguitato dal fascismo, e Arrigo Minerbi, più vicino al regime. L’opera getta nuova luce su un periodo molto spesso tenuto in ombra per timore che presti il fianco a un revisionismo storico sempre in agguato.
Perspectives and insights on (post) industrial landscap and heritage
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2025
pagine: 156
Politics of the arts and collective memory. A critical approach to «cancel culture»
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2025
pagine: 336
Considerazioni storico-artistiche sulla distrutta cattedrale doppia del colle di Pionta ad Arezzo
Guido Tigler
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2025
pagine: 136
Sul colle del Pionta, ubicato a Sud-Ovest delle mura etrusco-romane di Arezzo, già nell’Antichità esisteva un’area sacra con necropoli, poi usata pure dai Cristiani, che nel IV secolo vi seppellirono il santo vescovo Donato, inumato assieme a sant’Emerenziano in una sorta di catacomba, cui il vescovo Gelasio sovrapponeva un piccolo oratorio. Accanto sorse presto una basilica sepolcrale intitolata a Maria e a Santo Stefano, le cui tracce archeologiche più antiche sono state datate al VII o VIII secolo, la quale sembra essere diventata cattedrale nella seconda metà del IX secolo, quando – analogamente a quanto allora accaduto a Fiesole – veniva abbandonata la cattedrale paleocristiana intra moenia, identificabile forse con San Donato in Cremona nella zona poi occupata dalla fortezza medicea. Il volume si concentra sulla ricostruzione della prima metà dell’XI secolo, ad opera dell’architetto Maginardo, del castello episcopale, comprensivo di palazzo vescovile, sede del Capitolo dei canonici e delle due chiese di Santa Maria e Santo Stefano (allora dotata di cripta ad oratorio) e di San Donato, quest’ultima documentatamente esemplata su San Vitale di Ravenna, ma ispirata anche ad altri illustri modelli. Recenti scoperte archeologiche hanno appurato che questo martyrium a pianta centrale sorgeva proprio sopra la preesistente ‘catacomba’ con cui era in contatto visivo tramite un foro circolare nel pavimento. Vengono poi analizzati comparativamente i mosaici pavimentali e gli arredi scultorei delle due chiese di questa stessa fase e di quella dei primi del Duecento, quando il prospetto absidale di San Donato fu ricostruito in forme simili a quelle della Pieve di Santa Maria, come si evince dalle vedute dei secoli XV-XVII, di cui la prima è anteriore alla distruzione dell’edificio. Infine si prende in esame la poco nota spoliazione da parte delle milizie di Perugia ed Assisi nel 1335, la restituzione dei trofei nel 1372 nonché la finale distruzione e dilapidazione a partire dal 1561 da parte di Giorgio Vasari su ordine di Cosimo I.
Un capolavoro del Poppi per la città di Vasari
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2025
pagine: 44
Il volume approfondisce la figura di Francesco Morandini, detto il Poppi, celebre pittore manierista e collaboratore di Vasari, il cui Battesimo di Cristo è stato acquistato nel novembre 2022 dall’Ufficio Esportazione di Firenze per il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna di Arezzo. L’opera appresenta un capolavoro del manierismo fiorentino, unendo raffinate cromie e una composizione attentamente studiata. Il Battesimo di Cristo, unico nel suo soggetto all’interno della produzione dell’artista, riflette l’influenza dei grandi maestri rinascimentali come Vasari e Michelangelo, evidenziando al contempo lo stile distintivo del Poppi. Commissionato da Braccio Ricasoli, esponente dell’aristocrazia fiorentina, il dipinto testimonia l’importanza della cultura vasariana controriformata e arricchisce il panorama artistico del tardo Cinquecento. Il Battesimo di Cristo è ora esposto nelle sale del Cinquecento del museo aretino, in dialogo con opere di Vasari e altri manieristi. L’acquisizione arricchisce il patrimonio pubblico, rappresentando l’arte del Poppi, poco presente ad Arezzo, e consolidandone il legame con il territorio d’origine. La qualità dell’opera, la complessità compositiva e le citazioni dai grandi maestri rinascimentali la rendono un’aggiunta significativa al museo, celebrando il valore del manierismo fiorentino.
Ignazio Gardella. L'arte del mostrare
Fabio Fabbrizzi
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2025
pagine: 216
Come pochi altri architetti della sua generazione, Ignazio Gardella è un autore la cui opera è stata straordinariamente scandagliata dalla critica e dalla pubblicistica fin dagli anni Trenta del Novecento. Il suo percorso progettuale, infatti, è spesso segnato, e talvolta chiarificato, da contributi interpretativi di grande rilievo realizzati da parte di studiosi, storici e architetti. Grazie anche a questi contributi, capaci di disvelare le molte chiavi di lettura dell’intero suo percorso architettonico, la sua figura è ormai storicizzata come una tra le più significative all’interno dell’architettura del secondo Novecento Italiano. Cosa aggiungere, allora, a quanto nel tempo è stato già detto e cosa rilevare all’interno della sua poliedrica espressività per poter andare oltre a quei temi che ne hanno costruito la sostanza progettuale? Italo Calvino amava dire che è “classico” tutto quello che ancora oggi ha la capacità di dire qualcosa al presente, è quella forza che rimane viva comunque, anche quando il linguaggio di un’espressione pare essere datato, è una struttura sottesa fatta di soli principi che restano in piedi indipendentemente dalle epoche che li hanno prodotti; è, insomma, una dimensione spirituale prima che fisica, che ha la forza di perdurare nel tempo come un vero e proprio modello esemplare. L’opera di Gardella, e in particolare quella legata all’allestimento e alla museografia, ha la capacità di parlare ai nostri giorni in quanto portatrice di differenza, espressione di misura, ma anche ricerca di una strada ancora da intraprendere. E questo suo parlarci la rende classica, perché si rivolge alle voci del nostro presente, con cui si lega, crea relazioni, forma innesti, per poi sfociare in una capacità generativa che produce a sua volta ricerca, innovazione, visione e progresso.
VIPERC 3rd International Conference on Visual Pattern Extraction and Recognition for Cultural Heritage Understanding. Conference and the special session «The digital transition in architectural engineering»
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2025
pagine: 108
Diritto naturale e guerra giusta. Atti del convegno (Arezzo, 9-10 giugno 2023)
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2025
pagine: 192
Questo volume collettaneo raccoglie gli Atti del Convegno Internazionale "Giusnaturalismo, volontarismo giuridico, guerra giusta", svoltosi il 9 e 10 giugno 2023 presso la Casa del Petrarca ad Arezzo. Organizzato dall'Accademia Petrarca di Lettere, Arti e Scienze di Arezzo con il patrocinio dell'Accademia Olimpica di Vicenza e del Dipartimento di Scienze politiche dell'Università "Federico II" di Napoli, il convegno rientra tra le attività del "Seminario permanente per la storia del Diritto naturale moderno", fondato e diretto dal Prof. Franco Todescan. In un momento storico in cui fosche nubi si addensano all'orizzonte dell'umanità, minando il ruolo del diritto internazionale e le relazioni pacifiche tra i popoli, il convegno ha offerto l'occasione per riflettere sul concetto di guerra giusta alla luce di categorie proprie del giusnaturalismo e del volontarismo giuridico, nella ferma coscienza che lo studio dei "classici" fornisca modelli euristici insostituibili – nella vicenda spirituale di ogni essere pensante – per maturare una condizione di consapevolezza del presente e di orientamento per il futuro.
The players. Magazine. Fashion style, contemporary art, design, travel, lifestyle. Volume Vol. 22
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2025
Il magazine della casa editrice che da anni collabora con Pitti Immagine Uomo. Pulito, essenziale, moderno, artigianale. Il magazine presenta delle storie di apertura sui protagonisti, moderni "players" nei settori della moda, dell'arte contemporanea, del design del lifestyle, con approfondimenti e taglio trasversale. Materie, tendenze, sulle collezioni e sulle aziende protagoniste della moda e del lifestyle, ma anche la storia dei capi "iconici" e la costruzione del guardaroba perfetto, con indicazioni sugli outfit del lavoro e del tempo libero. Un noto disegnatore reinterpreta le tavole illustrate delle storiche riviste USA come "Apparel arts e Esquire". Poi arte contemporanea, design, architettura, viaggi completano le rubriche essenziali ma approfondite del moderno "player" contemporaneo. Infine un occhio di riguardo ai futuri protagonisti del design, della moda attraverso le più importanti scuole di formazione.
Fuori dal triangolo. L'architettura industriale italiana negli anni del boom tra utilitas e venustas (1955-1975). Modelli ed esempi industriali della contemporaneità: architettura, ingegneria, urbanistica, società, ambiente e paesaggio
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2025
pagine: 848
Con questo volume degli “Annali di Storia dell’Urbanistica e del Paesaggio” si riprende quel tema dell’“Architettura industriale” che ha avuto molto successo negli anni Settanta del Novecento e che è stato poi interessato da considerazioni e valutazioni relative al “Patrimonio industriale” e alla “Cultura materiale dell’Industria” specie in riferimento ai Manufatti dell’Ottocento e del Primo Novecento. Il tema andava però riaffrontato con un’ottica completamente diversa, sia dal punto di vista della scansione cronologica (analizzando la “Seconda metà del Novecento” appunto); sia topograficamente considerando gli esempi italiani negli anni del “Boom economico” (1955-1975) e l’esportazione di quei «modelli» all’Estero; sia, soprattutto relativamente allo stesso concetto di “Architettura industriale” non più solo ingegneristicamente intesa come prodotto di “Utilitas” (cioè come Ingegneria industriale” o “Edilizia industriale”), ma qualificata anche da una specifica “Venustas” allora ricercata da Architetti e veicolata attraverso le Riviste di Architettura. Ancora, si è qui posta un’attenzione particolare alla ‘natura’ degli ‘Esempi industriali’ (non più solo Stabilimenti produttivi, ma in un’ottica ‘allargata’ di Industria, comprensiva anche di tutto ciò che l’apprestamento industriale richiede, dalle Infrastrutture alle Reti, ai Servizi, ai Quartieri, alle Abitazioni, alla Pianificazione territoriale, alle Valutazioni ambientali, all’idea del Paesaggio industriale …); ma si è anche ricercata la stretta connessione di quella ‘nuova’ “Architettura industriale” con la situazione politica, economica e sociale, visto il successo di quel “Modello Italia” (poi declinato nelle realtà regionali anche “Fuori del Triangolo industriale” di Milano-Torino-Genova) che è stato in grado di rendere l’Italia una delle maggiori potenze industriali al Mondo grazie all’attività e alla Committenza di singoli Imprenditori, di Gruppi e di Politici. Le diverse ‘fasi’, che si sono dunque succedute in Italia dal Boom alla Dismissione delle ‘prime Industrie’ fino al cambiamento dei modelli industriali, sono state caratterizzate (sia dal punto di vista organizzativo che sociale, ma anche architettonico), da tipi di Industrie differenti, ma tutte in grado di rispondere alle svariate richieste (economiche, sociali, politiche, amministrative, disciplinari …), interessando inoltre profondamente l’espansione e la qualità delle Città e del Territorio italiano (e non solo).
Le persone, nei musei
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2025
pagine: 144
Palazzo Vecchio non è solo un simbolo storico di Firenze, ma un luogo vivo, dove arte, cultura e cittadinanza si incontrano. Questo libro esplora l’importanza dell’inclusività e dell’accessibilità nel museo, sottolineando come esso debba essere uno spazio aperto, accogliente e democratico, capace di parlare a tutti, senza barriere fisiche o culturali. Attraverso racconti, testimonianze e approfondimenti, il lettore scoprirà come il Palazzo si impegna a preservare la memoria del passato e, al tempo stesso, a ispirare il futuro, offrendo a ogni visitatore, fiorentino o turista, l’opportunità di sentirsi parte della sua storia. Un invito a vivere il museo non solo come un deposito di bellezza, ma come un luogo di dialogo, appartenenza e condivisione.
Restauro in accademia. Volume Vol. 9
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2025
pagine: 156
La nostra Collana “Quaderni di Restauro in Accademia”, dedicata alla presentazione delle tesi selezionate dalle Accademie di Belle Arti, giunge al nono numero realizzato dall’Accademia di Bologna, consolidando la tradizione di diffusione dei risultati accademici. Il volume offre un confronto metodologico e scientifico, stimolando nuove ricerche nel campo della conservazione e del restauro. Il legame tra la Soprintendenza di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Bologna e l’Accademia di Belle Arti affonda le sue radici nella storia della città e nella loro vicinanza fisica e culturale. L’Accademia ha evoluto il ruolo del restauratore, non più semplice operatore ma professionista altamente specializzato, grazie a percorsi formativi interdisciplinari. La collaborazione con la Soprintendenza, regolata dal Codice dei Beni Culturali, si concretizza in progetti di restauro e manutenzione su opere di vario tipo, inclusa l’arte contemporanea, affrontando sfide tecniche e metodologiche. Le tesi qui presentate trattano restauri, storie di manufatti e studi scientifici sulla Scienza del Patrimonio, con particolare attenzione alle indagini diagnostiche, elemento centrale nei percorsi accademici. In particolare, il volume si concentra su due iniziative che hanno interessato il recupero del patrimonio dell’Accademia e la manutenzione periodica con musei come il MAMbo, offrendo agli studenti un’opportunità formativa di grande valore. Il laboratorio di restauro di arte moderna e contemporanea si conferma così un luogo di ricerca innovativo, affrontando materiali non convenzionali e questioni deontologiche sulla conservazione.