Cesati
La lingua di Luigi Sturzo. Dalla militanza siciliana alla politica nazionale
Claudia Tarallo
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2023
pagine: 243
Si presenta un’indagine linguistica sui testi giornalistici e sui discorsi politici che Luigi Sturzo (1871-1959) scrisse e pronunciò tra i primi anni di militanza locale in Sicilia (dal 1897 al 1905), la fondazione del Partito Popolare Italiano (1919) e l’esilio volontario a Londra (1924). Lo studio mostra come il discorso del sacerdote siciliano si sposti nel corso degli anni da un orizzonte linguistico fortemente connotato in senso identitario, in cui si prediligono toni intensi e combattivi, verso modalità comunicative via via più misurate, dove la lingua si piega a un intento persuasivo ottenuto grazie alle strategie dell’argomentare e dell’istruire. L’autrice delinea il profilo linguistico di Sturzo alla luce dei fatti storico-politici dell’Italia primo-novecentesca, descrivendo l’evoluzione di una lingua che, a partire dall’esperienza politica isolana, si va adattando alle forme della comunicazione pubblica nazionale, secondo uno stile che già prelude al moderno discorso politico.
Natura, sensi, sentimenti. Prospettive critiche sulla poesia italiana del XX e del XXI secolo
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2023
pagine: 346
Raccogliendo studi di specialisti e di giovani ricercatori, questo volume intende fornire un contributo critico di ampio respiro sulla funzione e sul senso che la natura, i sensi e i sentimenti esercitano sulle scritture poetiche italiane del XX e del XXI secolo. L’opera è suddivisa in tre parti: la prima propone una serie di studi (tra gli altri, su Fernanda Romagnoli, Luciano Cecchinel, Antonia Pozzi, Margherita Guidacci) focalizzati sul rapporto tra scrittura poetica e natura intesa come paesaggio, come misura di senso o ancora come traccia residuale capaci di generare orizzonti poetici ed estetici inediti. Nella seconda, dedicata ai sensi, sono raccolti studi su poeti (Attilio Bertolucci, Vittorio Sereni, Giorgio Caproni e altri poeti esordienti negli anni Ottanta del secolo scorso) che fondano la loro poetica sulle percezioni (olfattive, sonore, visive) al fine di riattivare processi legati alla memoria, al ricordo o ancora a epifanie in grado di tradursi in veri e propri spazi di senso. Infine, nella terza parte si propongono studi incentrati sulla nozione del sentimento (l’amore, il dolore) che, nelle poetiche, fra gli altri, di Ungaretti, Volponi, Valduga e Maccari, permette di tracciare nuove geografie interiori, forme di teatralizzazione del paesaggio o addirittura “canzonieri” in cui il sentimento si pone come dispositivo attraverso cui relazionarsi a sé e all’altro. In questo lungo itinerario poetico in cui la scrittura poetica rappresenta, sente e riflette sulla natura, sul sé, sull’altro, sull’altrove, il volume contribuisce a tracciare nuove ipotesi poetiche ed estetiche nello studio della poesia italiana del XX e del XXI secolo.
Le parole del sessismo
Benedetta Baldi
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2023
pagine: 136
La questione della lingua di genere è da tempo oggetto di un dibattito pubblico di notevole interesse in corrispondenza di un significato sociale e culturale innegabile che intercetta, negli ultimi decenni, una serie di cambiamenti nell’uso linguistico e nel senso comune. L’essere umano dipende dal linguaggio per comprendere la realtà che lo circonda ed è pertanto difficile negare che le parole usate abbiano un effetto sul parlante. Il rischio che si corre, però, nel concentrarsi esclusivamente sugli aspetti linguistici è quello di perdere di vista il fatto che parlando non condividiamo solo il lessico ma evochiamo universi simbolici e valoriali preesistenti. L’obiettivo di questo libro è quello di smascherare le molte forme di discriminazione e di limitazione alla libertà di pensiero che insistono sulla nostra società, viste attraverso la lente del genere. I numerosi esempi di discriminazione nei confronti delle donne sono interpretati all’interno di una cornice di pensiero che, capitolo dopo capitolo, si delinea sempre più chiara.
«Né tempo mai, né rugine l’avulse». Proposte per una rilettura di Erasmo di Valvasone: canone, genere, diversità, ecologia
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2023
pagine: 170
Lo sforzo interpretativo compiuto da un’équipe di studiosi in occasione del quarto centenario della morte del poeta ha aggiunto delle novità sostanziali e consolidato alcune acquisizioni; tuttavia, almeno due questioni capitali restano ancora inevase, a velare la nostra conoscenza di questo autore relativamente poco frequentato dagli studiosi, seppur degno di attenzione. Il critico di oggi non può esimersi dal tentare di posizionare questo alfiere dei generi minori e del Barocco nella scacchiera della letteratura nazionale (italiana, oltre che della Serenissima) e di interrogare la sua opera con degli strumenti esegetici d’avanguardia. Seguendo queste due direttrici, i saggi raccolti nel presente volume si sono cimentati nel compito di levare un po’ di ruggine e, così facendo, di incentivare la transizione degli studi erasmiani verso nuovi orizzonti. La figura che emerge nel complesso è quella di un intellettuale dai vari volti. Inserito nei più importanti salotti veneziani e fine conoscitore delle auctoritates (dai classici greci e latini ad Ariosto), Erasmo si dedica incessantemente alla ricerca della gloria, cimentandosi sia in progetti di immediato tornaconto, sia, negli anni della maturità, in più complesse e autonome imprese di ben più alta caratura e dignità artistica.
Il «Diario dello Schermito» (Andrea Alamanni, accademico della Crusca, 1729-1752). Edizione e studio storico e linguistico
Claudia Palmieri
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2023
pagine: 402
L’Archivio storico “Severina Parodi” dell’Accademia della Crusca custodisce un ricco patrimonio documentario, che include la serie dei Diari antichi (1583-1764). I Diari costituiscono una fonte imprescindibile per la ricostruzione della storia e delle attività del sodalizio fiorentino, dal momento che raccolgono i verbali delle riunioni degli accademici. Il Diario del vicesegretario Andrea Alamanni (1729-1752), in particolare, è testimone del grande lavoro di allestimento della quarta impressione del Vocabolario (1729-1738). Questo volume propone l’edizione del Diario di Alamanni, ne presenta il profilo biografico e ne descrive l’impegno nel raccogliere e ordinare i documenti della Crusca. Per la prima volta viene fornito uno studio linguistico di uno degli antichi Diari dell’Accademia, ne viene indagata la tipologia e la struttura testuale e viene proposto un approfondimento su alcuni termini significativi relativi alla vita accademica e al lavoro lessicografico.
Ippolito Nievo tra i Mille. Il racconto di un'impresa
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2023
pagine: 305
La partecipazione all’impresa dei Mille è senz’altro l’episodio più noto della breve vita di Ippolito Nievo (anche per il tragico epilogo), e d’altra parte Giuseppe Garibaldi e il suo esercito di irregolari hanno offerto immagini, miti, significati, valori sia nel corso del repentino compiersi dell’impresa, sia per l’immaginario otto-novecentesco. Il volume presenta un’ampia disamina su Nievo garibaldino (anche a partire da documenti inediti), sulle memorie di alcuni garibaldini (Carlo Romagnani, Giuseppe Capuzzi, Felice Cavallotti, Ettore Socci, Enrico Onufrio), su Alexandre Dumas cronista delle gesta eroiche, sulla ricezione dell’impresa nella stampa italiana ed estera, sulle narrazioni di argomento garibaldino nel Novecento (tra letteratura, cinema, monumentalistica e museologia), sull’eredità delle azioni e degli ideali del Generale nel Novecento. Gli atti rispettano fedelmente il taglio multidisciplinare del convegno, che ha consentito di far emergere il valore paradigmatico delle opere letterarie e giornalistiche di Nievo e delle sue scelte politiche (tutte improntate all’azione e condivise da molti tra i garibaldini non militari di carriera e non politici di professione), mettendo a confronto le aspettative e le attese del cosiddetto decennio di preparazione con i risultati raggiunti, una volta compiuta l’unità nazionale.
Capitoli di storia della critica letteraria dell'Ottocento e del Novecento
Sandro Gentili
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2023
pagine: 171
Il libro affronta in successione cronologica alcuni temi e autori fondamentale nella critica letteraria dell’Ottocento e del Novecento: il Foscolo autointerprete della Notizia bibliografica; la definizione del realismo dantesco nell’arco cronologico da De Sanctis ad Auerbach; l’opera di Angelo Conti, da anni debitamente rivalutata nell’ambito della cultura estetica a cavallo dei due secoli; la fortuna di Carducci nell’età giolittiana; Giovanni Boine e il suo modello di critica militante; il De Robertis lettore di Carducci e di Foscolo; il giovane ‘normalista’ Capitini e il suo incontro con Dante e Leopardi; Walter Binni e le idee costitutive del suo esercizio interpretativo.
Gianfranco Contini. Il «midollo» della linguistica, la filologia «costruttiva» e «valutativa», l’espressionismo linguistico-letterario, da Bonvesin da la Riva ad Albino Pierro
Corrado Pestelli
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2023
pagine: 310
Il volume è centrato sulla linguistica e sul suo valore in Contini: attività e gnoseologia d’indagine sui testi degli autori, fondamento di ogni tipologia di approccio a un dettato testuale. Linguistica, e si vorrebbe dire glottologia, nelle sue radici gallo-romanze e cosmopolite, internazionali e dialettali. Al «midollo della linguistica» come «midollo del leone» fa riscontro la coscienza della relatività degli approdi ecdotici (invito alla ricchezza di apparato, alla 'critique des formes'), delle ipotesi “stemmatiche”, e quindi la concezione dinamica della variantistica d’autore. Proprio il “vettore” della linguistica informa l’interesse per la linea espressionistica, da Dante a un Gadda attento al Caravaggio di Manzoni, in una “catena” critica che ha il suo vertice in Roberto Longhi e nella valorizzazione di una cifra romanzesca barocca e polifonica, a livello europeo. Determinante, e necessaria linea d’ulteriori studî, è quella formazione rosminiana, piemontese-pavese, che, oltre alla rigorosa etica del lavoro, si sviluppa come apertura alla responsabilità civile, alla scrittura come “resistenza etica”, all’«ascèse quotidienne» dell’«auscultazione», dell’«abnegazione», dell’«esercizio», «esperienza trascendentale» di pensiero politico e d’impegno di studî. Ricorrono in queste pagine, oltre ai nomi di Bonvesin da la Riva, Dante, Petrarca, Ariosto, Leopardi, Mallarmé, Valéry, Claudel, Proust, Bacchelli, Pavese, Pierro, e di altri, i nomi di molti grandi intellettuali europei del Novecento: tra gli altri, Serra, Croce, Santorre Debenedetti, Bédier, Albert Henry, Boine, Morra di Lavriano, Capitini, Spitzer, Devoto, Spongano, Dionisotti, Caretti.
Zanzotto europeo, la sua poesia di movimento. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2023
pagine: 348
Il volume nasce da un convegno internazionale tenutosi a Parigi presso l’Istituto italiano di Cultura, l’École Normale Supérieure e la Maison de la poésie nel novembre 2021, anno del centenario della nascita del poeta Andrea Zanzotto (1921-2001) e a cui è seguita un’iniziativa analoga a Berlino. Il convegno parigino ha riunito specialisti di tutta Europa, oltre a traduttori e poeti (italiani e francesi), tutti legati a Zanzotto. L’insieme degli studi, in un’ottica interculturale e comparatista, intende approfondire la dimensione europea della figura letteraria e intellettuale di Zanzotto, autore troppo spesso ricondotto a una matrice locale e italiana, ma fin dai suoi esordi autenticamente impregnato della cultura francese e di quella tedesca. La prospettiva del volume è quindi quella di far incontrare la materia dell’opera poetica e saggistica e le figure chiave con cui il poeta, critico e traduttore, ha dialogato in modo fruttuoso: da Hölderlin a Rimbaud, da Bataille e Leiris a Michaux, da Celan a Mallarmé.
Alba de Céspedes e gli anni francesi
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2023
pagine: 234
Alba de Céspedes (Roma, 11 marzo 1911-Parigi, 14 novembre 1997), scrittrice e intellettuale di primo piano del Novecento letterario italiano, era stata confinata fra le scrittrici di «romanzi rosa» o di romanzi di grande successo internazionale (Nessuno torna indietro, 1938), le cui pagine erano state amate da generazioni di lettori e di lettrici, per poi scomparire dal panorama editoriale contemporaneo. Al momento in cui la sua opera viene ripubblicata in Italia e in cui torna ad essere letta negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Francia, il suo ruolo nelle lettere italiane, nella lotta antifascista, nella ricostruzione dell’Italia letteraria del dopoguerra, sembra finalmente riconosciuto. Resta invece ancora da indagare la sua presenza nel panorama della cultura e della letteratura europea della seconda metà del Novecento, nella quale si inserisce con forza a partire dal trasferimento a Parigi alla fine degli anni 1960, dalla scelta di pubblicare direttamente in francese e infine perché cosmopolita e poliglotta, intellettuale engagée capace di praticare linguaggi che, oltre alla letteratura, si allargano alla scrittura giornalistica e a sceneggiature per il cinema e la televisione. I saggi contenuti in questo volume, raccolti da Sabina Ciminari e Silvia Contarini, seguono il percorso di Alba de Céspedes oltralpe, e percorrono la traiettoria, ancora in gran parte da indagare, dell’itinerario intellettuale della scrittrice italo-cubana in Francia, a partire dal momento in cui matura il distacco verso la società intellettuale romana nella quale era cresciuta e sceglie di vivere – e di finire i suoi giorni – nella sua città d’elezione, Parigi.
La punteggiatura perduta e ritrovata. Pensieri liberi di sette scrittori e scrittrici della Svizzera italiana
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2023
pagine: 69
A sette autori letterari della Svizzera italiana, uno per decennio di nascita a partire dagli anni Trenta – Anna Felder (1937), Alberto Nessi (1940), Fabio Pusterla (1957), Claudia Quadri (1965), Vanni Bianconi (1977), Yari Bernasconi (1982) e Stella N’Djoku (1993) – è stato chiesto di discorrere di punteggiatura al di fuori dell’ambito accademico. Ci si è rivolti a sette letterati elvetici in lingua italiana senza tuttavia supporre che ci sia una punteggiatura “ticinese” vs. italiana, o che la punteggiatura cambi da una generazione all’altra. L’idea è di pubblicare un volumetto in cui ogni autore, con il proprio stile, si interroghi su cos’è o che cosa rappresenta la punteggiatura, senza far riferimento a teorie particolari È importante? Non lo è? Come viene usata? Quali segni particolari vengono riprodotti? Quali sono quelli ambigui o antipatici? I segni esistenti sono sufficienti o ce ne vorrebbero altri? Questi i quesiti ai quali i sette autori hanno risposto con uno stile fresco e originale.
Luoghi e paesaggi nelle opere minori del Nievo
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2023
pagine: 54
Luoghi e paesaggi sono presenti un po’ in tutte le opere dello scrittore, compresa naturalmente l’opera maggiore, le Confessioni d’un Italiano, perché Ippolito Nievo amava molto la natura. Era un camminatore instancabile: a volte partiva dal castello di Colloredo e a piedi raggiungeva il mare, o andava in visita ai parenti. A queste estenuanti passeggiate, a volte trascinava i fratelli Carlo e Alessandro. Questa gradevole vita sociale della provincia veneta si fisserà nella sua memoria riapparendo nelle vivaci descrizioni del salotto di casa Frumier nelle Confessioni. Tra il 1855 e il 1856, scrive la maggior parte delle novelle campagnole, è un genere di moda in quel momento. Ma, come precisa Iginio De Luca nel suo Novelliere campagnuolo: «Nievo arriva naturalmente al racconto campagnuolo, che non costituisce un incontro casuale, un semplice esperimento letterario, ma l’atteggiamento fondamentale e il lievito della sua ispirazione narrativa». Fra le novelle campagnuole, che vengono pubblicate sui giornali a cui Nievo collaborava, va ricordata anche Il Varmo, una delle novelle più significative prima delle Confessioni. «Ed è importante perché ora l’idillio si rivela interamente come uno stato d’animo piuttosto che un genere letterario, oltre la maniera “campagnuola” che resta assorbita in un gusto proprio degli oggetti e del paesaggio, in una grazia nativa delle creature che agiscono».