Bompiani: Overlook
La scelta
Sigfrido Ranucci
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2024
pagine: 324
Sigfrido Ranucci è uno di quegli uomini che coincidono in modo assoluto con il lavoro che si sono scelti. Insieme alla sua équipe di Report – programma televisivo amatissimo e odiato, uno dei baluardi del giornalismo d'inchiesta in Italia – ogni giorno si dedica a vagliare informazioni, collegare eventi, ascoltare voci per decidere come raccontare le notizie che qualcuno vorrebbe rimanessero sotto silenzio. La forza di Report è nella semplicità della scelta: offrire ai cittadini il romanzo crudo dei fatti attraverso un rigoroso lavoro di ricerca, anche quando la strada è irta di pericoli che toccano le vite personali dei giornalisti. Per la prima volta Ranucci racconta il cammino che lo ha condotto sin qui; lo fa scegliendo alcune inchieste fondamentali di cui svela i retroscena, ma anche evocando figure – come suo padre, atleta e finanziere di grande carisma, e il suo maestro Roberto Morrione, fondatore di Rai News 24 – che hanno forgiato in lui la capacità di portare fino in fondo ogni scelta: perché fare giornalismo sul campo significa prendere decisioni che cambiano per sempre il corso delle cose, in senso intimo e collettivo. Da queste pagine emerge l'autoritratto coraggioso di un uomo che, nonostante la pressione costante della realtà nei suoi aspetti più duri, non cede al cinismo, non smette di chiedersi e di chiederci: “Qual è la scelta giusta?”. E di trovare ogni volta la risposta, per rispettare la promessa che lo lega a un pubblico che ha ancora a cuore la legalità e la giustizia sociale.
L'eco degli antenati. Guarire il passato, comprendere il presente, creare il futuro con le costellazioni familiari
Valeria Curzio
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2025
pagine: 288
L'Eco degli antenati è un viaggio affascinante tra le pieghe invisibili delle nostre radici. Valeria Curzio accompagna lettori e lettrici alla scoperta delle costellazioni familiari, sistemiche e spirituali, ovvero lo straordinario metodo di Bert Hellinger che svela le dinamiche nascoste, i copioni che si ripetono e i conflitti silenziosi nelle nostre vite. Con un linguaggio chiaro, ironico e coinvolgente, il libro trasforma un tema complesso in un'avventura di consapevolezza nella quale sentirsi a tratti spettatori e a tratti protagonisti, specchiandosi nelle storie di tante persone. Tra i racconti di genitori e figli, relazioni complicate e percorsi di crescita personale, la scrittura luminosa di Valeria ci guida con sicurezza, empatia ed esperienza. Perché a volte basta cambiare prospettiva per riscrivere la nostra storia. Tendere l'orecchio all'eco degli antenati significa accogliere un invito speciale: esplorare il passato con curiosità, comprendere il presente con occhi nuovi e creare un futuro più libero e in sintonia con la propria anima senza perdere il sorriso lungo il cammino.
Fischiava il vento. Una storia sentimentale del comunismo italiano
Claudio Caprara
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2025
pagine: 240
“Senza un istante di sosta per guardare dentro di sé, tutta presa dal combattimento senza nulla di personale”: così nell'estate del 1946 Palmiro Togliatti descrive la propria vita a Nilde Iotti, il cui amore gli ha restituito il desiderio di tenere qualcosa per sé, salvandolo dalla dedizione assoluta al partito. Quella di Togliatti e Iotti è solo una delle tante vicende di una straordinaria storia collettiva che ha segnato il nostro Novecento: quella del Pci e dei suoi militanti. Il comunismo italiano è stato un'esperienza unica, capace di interpretare gli aspetti più autentici e carichi di speranza rivoluzionaria della sua ideologia fondativa senza doverne sperimentare le tragiche degenerazioni. Una causa a cui una moltitudine di donne e uomini si è votata con passione assoluta. Dalle origini, quando socialismo, comunismo e fascismo per un fatale istante si sfiorano, alle figure più e meno note di Antonio Gramsci e Anselmo e Andrea Marabini, Nicola Bombacci e Veraldo Vespignani; dal biennio rosso del 1919-20 e la nascita del Partito comunista d'Italia nel 1921 fino alla morte di Berlinguer nel 1984. E ancora: la scuola delle Frattocchie e le feste dell'Unità, gli amori e i tradimenti, la propaganda e i funerali. Claudio Caprara – nato in una sezione di partito nella rossa Imola – evoca in queste pagine i luoghi, i miti, i riti che hanno reso quella del comunismo italiano una stagione irripetibile e ci regala un viaggio per istantanee nella storia di un partito che ha lasciato un'impronta profonda nella vita del nostro paese.
Basta lavorare così. Come trovare un equilibrio felice tra vita e lavoro
Silvia Zanella
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2025
pagine: 224
Non è normale star male per il lavoro. Se la nostra attività quotidiana ci toglie il sonno, se ci schiaccia sotto il peso dell'ansia o ci lascia esausti, è perché stiamo sbagliando qualcosa: noi stessi, i nostri capi, le organizzazioni per cui lavoriamo. Il lavoro sta subendo mutamenti profondi, ma la mentalità stenta a tenere il passo. Le nuove generazioni lo gridano forte, e chi cerca personale lo sa bene: non siamo più disposti a scegliere tra il lavoro e la vita. Le dimissioni spontanee aumentano, la motivazione è ai minimi storici e la salvaguardia dell'equilibrio personale è sempre meno negoziabile. È arrivato il momento di riscrivere le regole del gioco, per il bene di tutti. Anche perché lavorare felici e non frustrati produce risultati positivi misurabili, per le persone e per le aziende. Basta lavorare così è una guida brillante e incisiva che ci aiuta a trovare il nostro punto di equilibrio tra vita privata e professionale: per ciascuno di noi sarà diverso, ma per tutti è possibile raggiungerlo. Con freschezza e lucidità Silvia Zanella – che da anni segue individui e imprese nel loro percorso di trasformazione – ci svela le cattive pratiche e i pensieri tossici che minano il nostro benessere, la nostra motivazione e la nostra efficacia e rendono malsani i nostri rapporti professionali. Evitarli è il primo passo per cambiare le cose. Un modo nuovo di lavorare non solo è necessario, ma possibile. Basta saperlo immaginare e avere il coraggio di realizzarlo.
Dio non è così. Otto mistiche laiche del Novecento
Lucetta Scaraffia
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2025
pagine: 192
Otto mistiche laiche che cercano il divino fuori dalla cornice strettamente religiosa sono le protagoniste di questo libro: donne libere e coraggiose, che vogliono andare al di là dell'idea di Dio che viene loro proposta. “Dio non è così, ne sono sicura, e quindi lo cerco per conto mio,” dice Catherine Pozzi, e come lei la pensano Adrienne von Speyr, Banine, Élisabeth Behr Sigel, Romana Guarnieri, fino a Simone Weil e Chiara Lubich. In questa ricerca nutrita di consapevolezza fondano movimenti, lavorano nelle fabbriche, amano senza riserve, esercitano una professione. Dio è qui e ora, nelle piccole e grandi cose della vita, nel lavoro che facciamo e nelle relazioni che coltiviamo con pazienza e dedizione, sembrano volerci dire. Incontrarlo non è così difficile, non serve chissà quale paludamento religioso: basta attingere alla ricchezza della propria vita interiore alla ricerca di un senso del nostro esistere. Otto storie di donne che hanno sperimentato nuovi rapporti interpersonali e nuove gerarchie ispirando le chiese e la società. Un anelito alla spiritualità che è anche un percorso di emancipazione inscritto nel movimento di liberazione femminile novecentesco.
Il cibo a pezzi. La guerra nel piatto
Vincenzo Gesmundo, Roberto Weber, Felice Adinolfi
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2025
pagine: 176
Fin dai tempi di Socrate, il simposio è il momento del nutrimento profondo, del corpo come dello spirito che è insaziabile di conoscenza. Così, oggi più che mai il gesto del nutrirsi è al centro non solo delle nostre vite individuali ma anche dei complessi intrecci economici, strategici, etici che determineranno le sorti del pianeta in cui viviamo. Attraverso una trattazione ricca di dati, di esempi, di punti di vista, queste pagine ci parlano del cibo, delle nuove frontiere tecnologiche applicate all'alimentazione come della necessità di proteggere le biodiversità; e lo fanno attraverso una tesi forte: e cioè che il cibo sia oggetto di una vera e propria guerra sui cui opposti fronti si confrontano due modalità di produzione degli alimenti che sono figlie di due diverse visioni della società, della salute, della democrazia. Vincenzo Gesmundo, segretario generale della più grande organizzazione di rappresentanza agricola italiana ed europea – la Coldiretti –, Roberto Weber, sondaggista e presidente dell'Istituto Ixè, e Felice Adinolfi, docente di Economia Agraria all'Università di Bologna, mettono in campo le loro competenze per offrirci una riflessione sul presente che si fa, pagina dopo pagina, un accorato appello sul futuro che insieme – con le nostre scelte alimentari, con un uso responsabile delle tecnologie, con il nostro voto – possiamo costruire per il mondo sempre più popoloso in cui viviamo. Chiude il volume una riflessione di Massimo Cacciari, che solleva ulteriormente lo sguardo e ci riporta al cuore mitico e sacrale dell'esperienza del nutrimento.
Come ne usciremo
Francesca Coin, Meehan Crist, Sergio Del Molino, Claudia Durastanti, Omar El Akkad, Vincenzo Latronico, Chigozie Obioma, Angela Saini
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2025
pagine: 160
“Lo scorso novembre la Banca Mondiale ha pubblicato il World Development Report 2040, un documento che è già entrato nella storia. Per la prima volta abbiamo la prova che le curve di sviluppo globale non convergano più verso il punto di collasso: le emissioni hanno smesso di crescere, le diseguaglianze economiche si stanno riducendo in tutto il globo e il ripristino degli ecosistemi naturali procede a ritmo sostenuto. Com'era prevedibile, di fronte a una notizia del genere, giornali e notiziari hanno fatto squillare le trombe annunciando la fine dell'emergenza globale. Il ritornello è più o meno questo: abbiamo sfiorato la fine del mondo, è vero, ma siamo stati bravi, ora possiamo tirare il fiato.” La civiltà umana non è collassata, ma era tutt'altro che scontato: a metà degli anni venti le emergenze climatiche, le crisi economiche e le guerre nel mondo sembravano il trailer di una catastrofe inaggirabile. Questa però non è la storia di un traguardo tagliato, bensì di un atterraggio in corso d'opera. Otto voci italiane e internazionali raccontano come stiamo uscendo dal periodo più cupo della storia dell'umanità, e quanta strada abbiamo ancora da fare. Stiamo davvero lavorando di meno? Abbiamo scongiurato la deriva autoritaria? Come abbiamo imparato a vivere in un mondo più caldo? Come sono cambiate le nazioni e i confini? Come ne usciremo è la prima opera corale di speculative nonfiction. Un libro che proietta l'ombra del presente su una sponda futura, per citare Primo Levi, rendendo più tangibili le enormi trasformazioni che stiamo vivendo oggi.
Crematorio freddo. Cronache dalla terra di Auschwitz
József Debreczeni
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2025
pagine: 256
Quando József Debreczeni arrivò ad Auschwitz nel 1944, se gli fosse stato detto di andare a sinistra la sua aspettativa di vita sarebbe stata di quarantacinque minuti. Invece fu mandato a destra: quel che seguì furono dodici orribili mesi di prigionia e lavori forzati per poi finire nel crematorio freddo, come veniva chiamato l'ospedale del campo di Dörnhau, dove i prigionieri troppo deboli per lavorare venivano lasciati morire. Debreczeni riuscì a sopravvivere e volle mettere su carta le sue esperienze stilando uno dei più duri e potenti atti d'accusa contro il nazismo mai scritti. Questo libro di memorie, reso con la prosa precisa e non sentimentale di un giornalista straordinario, chiede a chi legge di immaginare esseri umani in circostanze impossibili da comprendere. Pubblicato in ungherese nel 1950, non venne subito tradotto nel resto del mondo a causa del maccartismo, della guerra fredda e dell'antisemitismo. Oggi questa gemma sepolta è apparsa in quindici lingue e prende finalmente il posto che le spetta tra le grandi opere della letteratura sulla Shoah.
In frantumi
Hanif Kureishi
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2024
pagine: 240
“Il giorno di Santo Stefano ero a Roma, e dopo una bella passeggiata fino a Piazza del Popolo, seguita da un giretto a Villa Borghese, poco dopo essere rientrato a casa sono caduto.” È la fine del 2022 quando la vita di Hanif Kureishi cambia. Dopo quella caduta non può più camminare, scrivere o lavarsi; non può fare nulla senza l'aiuto degli altri. Inizia così la sua odissea, prima all'ospedale poi in un centro di riabilitazione, con la speranza di tornare nella casa di Londra, che lo accoglierà di lì a un anno, trasformata per adattarsi a lui, che a sua volta si adatta con fatica, rabbia, umorismo, coraggio al suo nuovo qui ed ora. “Molti dicono che quando sei in punto di morte tutta la vita ti scorre davanti agli occhi, ma io non pensavo al passato quanto al futuro, a tutto quello che mi era stato sottratto, a tutte le cose che volevo fare.” È il futuro, via via che si fa presente, la materia di questo libro, una serie di dispacci dal letto d'ospedale e dopo il ritorno a casa, dettati ai suoi cari e poi editati con pazienza, che restituiscono la voce di Hanif Kureishi come l'abbiamo sentita nei suoi romanzi: feroce, ironica, onesta. Ne viene il diario di un'esistenza in frantumi, scandita dalle cure e illuminata dalla presenza degli altri, la famiglia, gli amici vecchi e nuovi, i medici, gli infermieri, i compagni di malattia. Un'esistenza da abitare in un altro modo, da reinventare ogni giorno senza arrendersi, perché “io non mi voglio lasciar andare: di tutto questo voglio fare qualcosa”.
Affinità strutturali. Una vita tra progetti e cantieri con Renzo Piano
Maurizio Milan
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2024
pagine: 176
Ci sono incontri che cambiano la vita, come quello tra l'ingegnere Maurizio Milan e l'architetto Renzo Piano. I loro destini si sono incrociati a Venezia nel 1983 e da allora i due professionisti hanno avviato una collaborazione per progetti straordinari nel mondo: dallo stadio San Nicola di Bari alla basilica di San Pio, dal museo della Scienza di Trento all'ospedale di Entebbe in Uganda, fino al campus del Politecnico di Milano alla Bovisa. Il lavoro spalla a spalla, spesso in contesti complessi e pieni di criticità, ha rafforzato con il tempo un'intesa straordinaria. Un sodalizio duraturo che unisce l'approccio pragmatico ingegneristico con la creatività artistica, costantemente alimentato da una fortissima affinità umana. Il motto di Milan è da sempre “soluzioni semplici ai problemi complessi” e in questo viaggio sulle ali della memoria si può ritrovare tutta la dedizione alla sperimentazione di due eccellenze italiane conosciute a livello internazionale, impegnate nella creazione di soluzioni di grande impatto che hanno dato vita a opere all'avanguardia. Affinità strutturali offre uno sguardo avvincente sul mondo dell'architettura e dell'ingegneria, un invito a esplorare l'animo pulsante di due geni creativi che hanno lasciato un'impronta indelebile nel patrimonio urbano e paesaggistico mondiale.
Il cuore dell'uragano. Lettera a un ministro dell'istruzione sulla scuola che meritiamo
Alfredo Palomba
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2024
pagine: 320
Le narrazioni della scuola italiana tendono a polarizzarsi intorno a due archetipi: quello che ha per capostipite il libro Cuore e vede studenti assetati di conoscenza, guidati da insegnanti colti e sostenuti da famiglie partecipi; e quello che Alfredo Palomba definisce “i buchi neri”, secondo cui la scuola tende a essere un'istituzione aziendalizzata, i docenti una categoria che ha perso credibilità, fiaccata da responsabilità troppo grandi e stipendi troppo bassi, alla mercé di studenti senza ritegno, familiari iperprotettivi e arroganti e governi dediti solo a tagliare e a imporre una burocrazia sempre più pervasiva... Solo, al centro dell'aula di un istituto professionale di provincia, poco prima dell'arrivo di decine di ragazzi che si portano dietro vite complesse, Alfredo Palomba realizza invece di essere “nell'occhio dell'uragano, in un punto di osservazione privilegiato”. L'uragano è tutto intorno, auscultandone il cuore si può raccontarne le macerie ma anche la straordinaria vitalità. E allora ogni dettaglio diventa prezioso, dalle GPS – non uno strumento per orientarsi ma le temute graduatorie provinciali a scorrimento – fino alle vite irte di difficoltà di allievi che avrebbero bisogno di interventi di mediazione linguistica e sostegno psicologico per essere messi in condizione di apprendere, dalle statistiche riguardanti i livelli critici dei sintomi di burnout tra gli insegnanti fino all'edilizia scolastica, che con il suo stato di incuria dice più di molte parole. Con queste pagine in cui la cronaca si fa letteratura e personaggi minimi diventano eroi contemporanei, Palomba ci consegna una testimonianza che è al tempo stesso un accorato appello: perché la scuola è un laboratorio vivo di “enorme, invisibile potenziale, un capitale di eventi che è quasi una vibrazione, il segno di qualcosa di reale in attesa di compiersi”: la scuola, insomma, è il laboratorio del futuro.
Al Ghalas. L'ora più buia per il Medio Oriente
Luca Foschi
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2024
pagine: 544
Ernesto Fiaschi è un giornalista freelance, che si definisce “cameriere con voce” e “raffinato orlatore”. Partito dalla periferia di Is Mirrionis, a Cagliari, ci racconta le esperienze rocambolesche in Palestina, Libano e Afghanistan, passando per Londra e arrivando fino a Kobanê, in un memoir sui generis che commuove e diverte. Una storia di formazione dallo stile lirico e avanguardistico, Al Ghalas s'immerge nell'accadere della guerra e nel sentire degli ultimi regalandoci personaggi indimenticabili come il prete partigiano Abuna, la premurosa drag queen Edith, formidabile coinquilina a Beirut, il coraggioso Cemìl, uno dei tanti, meravigliosi ragazzi che gli fanno da guida nei luoghi più difficili, e perfino “Fairuz”, una pianta di ginestra che è molto di più di quel che si vede: è un simbolo di un amore straziante e infelice.